Influenza, scuole svuotate Assenti sette alunni su dieci
Elementari e materne le più colpite. A Introdacqua rientra l’allarme.
SULMONA. Il picco dell’influenza stagionale, sommato ai timori per il virus A1, ha praticamente decimato negli ultimi giorni gli studenti del territorio. Nelle aule, soprattutto degli asili e delle scuole elementari, si toccano punte di assenze intorno al 70 per cento.
In città, intanto, per fronteggiare la fine delle scorte di disinfettanti per le mani nei supermercati, le edicole ne vendono flaconi da borsetta. Le percentuali di assenza più elevate si riscontrano negli asili, dove i genitori preferiscono tenere a casa i bambini anche per un semplice raffreddore. Così nella scuola per l’infanzia «Lombardo Radice» il 60 per cento dei piccoli studenti non va a scuola da giorni; anche alle «Maestre Pie Filippini» su 90 bambini sono presenti solo 20; all’asilo «Lola Di Stefano» sono 35 gli assenti su 70 bambini iscritti. Per il primo circolo «Luciana Masciangioli» su 712 alunni, comprese le elementari, le medie e le scuole di Pacentro e Pettorano, sono 79 gli assenti; di questi la gran parte frequenta l’asilo.
Anche alle elementari sono tanti i banchi vuoti e i grembiuli riposti negli armadi. Sempre per il secondo circolo, alle elementari di viale Rooswelt, le assenze sono a quota 71, su 254 in totale. Anche nelle frazioni il trend è lo stesso. Nelle elementari di Bagnaturo, ad esempio, sono nove gli studenti presenti su 22. Emergenza rientrata, invece, nella scuola elementare di Introdacqua, dove nei giorni scorsi si erano registrate assenze vicine all’80 per cento. «I bambini sono tutti tornati a scuola» rassicura il sindaco Giuseppe Giammarco «dopo gli accertamenti della Asl, che ha scongiurato la presenza dell’influenza A, speriamo che la psicosi fra i genitori sia superata».
Le presenze scolastiche vanno decisamente meglio negli istituti superiori, dove le assenze pesano sul curriculum degli studenti.
Negli istituti tecnici Ragioneria e Geometri le assenze sono ferme al 20 per cento.
Più o meno stessa percentuale nei licei Scientifico, Classico e Linguistico.
In città, intanto, c’è stato un boom di vendite di disinfettanti per le mani, acquistabili in formato mini anche nelle edicole. Alcuni uffici privati e istituti di credito, poi, hanno dotato i loro cassieri di kit facoltativi di mascherine e disinfettanti.
In città, intanto, per fronteggiare la fine delle scorte di disinfettanti per le mani nei supermercati, le edicole ne vendono flaconi da borsetta. Le percentuali di assenza più elevate si riscontrano negli asili, dove i genitori preferiscono tenere a casa i bambini anche per un semplice raffreddore. Così nella scuola per l’infanzia «Lombardo Radice» il 60 per cento dei piccoli studenti non va a scuola da giorni; anche alle «Maestre Pie Filippini» su 90 bambini sono presenti solo 20; all’asilo «Lola Di Stefano» sono 35 gli assenti su 70 bambini iscritti. Per il primo circolo «Luciana Masciangioli» su 712 alunni, comprese le elementari, le medie e le scuole di Pacentro e Pettorano, sono 79 gli assenti; di questi la gran parte frequenta l’asilo.
Anche alle elementari sono tanti i banchi vuoti e i grembiuli riposti negli armadi. Sempre per il secondo circolo, alle elementari di viale Rooswelt, le assenze sono a quota 71, su 254 in totale. Anche nelle frazioni il trend è lo stesso. Nelle elementari di Bagnaturo, ad esempio, sono nove gli studenti presenti su 22. Emergenza rientrata, invece, nella scuola elementare di Introdacqua, dove nei giorni scorsi si erano registrate assenze vicine all’80 per cento. «I bambini sono tutti tornati a scuola» rassicura il sindaco Giuseppe Giammarco «dopo gli accertamenti della Asl, che ha scongiurato la presenza dell’influenza A, speriamo che la psicosi fra i genitori sia superata».
Le presenze scolastiche vanno decisamente meglio negli istituti superiori, dove le assenze pesano sul curriculum degli studenti.
Negli istituti tecnici Ragioneria e Geometri le assenze sono ferme al 20 per cento.
Più o meno stessa percentuale nei licei Scientifico, Classico e Linguistico.
In città, intanto, c’è stato un boom di vendite di disinfettanti per le mani, acquistabili in formato mini anche nelle edicole. Alcuni uffici privati e istituti di credito, poi, hanno dotato i loro cassieri di kit facoltativi di mascherine e disinfettanti.