CORONAVIRUS
Insonnia e depressione? E' lo stress da quarantena
I risultati di una ricerca condotta anche dall'Univesrità dell'Aquila sugli effetti psicologici dell'emergenza. E le più colpite sono le donne giovani
L'AQUILA. Non riuscite a prendere sonno di notte? Vi sentite stanchi, "pigri", fino ad essere depressi? Non vi preoccupate. Rientrate in una casistica definita normale in questo periodo di emergenza sanitaria. A maggior ragione se siete rinchiusi in casa o comunque uscite poco dall'inizio della diffusione del virus.
A dirlo sono i risultati di un'indagine realizzata su un campione di 18mila persone, di cui il 79,6% donne, sul territorio nazionale per valutare gli effetti psicologici dell'emergenza coronavirus e condotta dall'Università dell'Aquila, dall'università di Roma Tor Vergata in collaborazione con il progetto Territori Aperti (Centro di documentazione, formazione e ricerca per la ricostruzione e la ripresa dei territori colpiti da calamità).
Ebbene, ansia e stress da quarantena sono i principali disturbi emersi dagli intervistati i quali hanno detto di soffrire anche di depressione e insonnia a dimostrazione di come sia le misure restrittive sia la pandemia stiano avendo un impatto significativo sui sintomi da stress.
I primi risultati della ricerca, partita con un questionario online diffuso fra il 27 marzo e il 6 aprile, sono stati pubblicati sulla rivista di preprint MedArXive e ripresi dall'agenzia d'informazione Ansa. Il 37% (6.604) degli intervistati avverte i sintomi del disturbo da stress post-traumatico, il 22,9% (4.092) manifesta un disturbo dell'adattamento, il 21,8% (3.895) accusa uno stress percepito elevato, il 20,8% (3.700) lamenta ansia, il 17,3% (3.084) depressione e il 7,3% (1.301) insonnia.
Dallo studio emerge anche come queste manifestazioni di malessere psicologico siano più diffuse fra le donne, in particolare fra quelle più giovani. Tutti "alti tassi negativi" che, secondo i ricercatori, meritano «un ulteriore monitoraggio della salute mentale della popolazione nelle prossime settimane».