expo 2015
L’Abruzzo a Milano stringe i primi contatti
Imprenditori europei e tour operator americani nello stand dei Tipici dei Parchi attratti dai prodotti enogastronomici e dalle opportunità della montagna
L’AQUILA. “What is this?”. L’attrazione, davanti all’ingresso dello spazio abruzzese nel padiglione “Kip international school” dell’Expo, a ridosso del Padiglione Zero, è stata per centinaia di visitatori cinesi, giapponesi, olandesi ed europei in generale, americani e italiani, la tradizionale macchina di legno usata in passato dalle filatrici abruzzesi.
Il “primo richiamo” per gente comune, ma anche imprenditori, tour operator, associazioni, scolaresche che entrando si sono poi visti aprire davanti agli occhi un’esplosione di prodotti dell’enogastronomia e le immagini dell’Appennino proiettate sui grandi schermi. Il padiglione ha il nome di “Territori attraenti per un mondo sostenibile”, dedicato ai luoghi colpiti da catastrofi naturali nel mondo.
A portare l’Abruzzo nel cuore dell’Expo sono i Tipici dei Parchi con la manifestazione “Adotta il nostro futuro”, promossa dall’Ufficio speciale della ricostruzione dei Comuni (Usrc) e quello dell’Aquila (Usra), e realizzata da Carsa con la collaborazione delle Dmc (Destination management company) Gran Sasso d'Italia-L'Aquila-Terre Vestine, Abruzzo qualità, Gran Sasso-Laga Cuore dell'Appennino, Terre pescaresi, Distretto turistico montano Gran Sasso d'Italia e Terre d'amore in Abruzzo di Sulmona. Sono riusciti a inserirsi all’interno dell’esposizione dedicata all’alimentazione, con show cooking degli chef Toni Moscone e Simone Iezzi.
L’Expo non è una fiera per vendere o comprare o fare “b2b”; eppure, tra un assaggio di pane con farina di solina, lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, zafferano di Navelli, tondini del Tavo e fagioli di Paganica, confetti di Sulmona e la mostra di prodotti turistici come quello delle stazioni sciistiche dell’altopiano delle Rocche e la maestosità del Gran Sasso e della Maiella, sono nati contatti che vanno al di là dello scambio di complimenti.
«Per la prima volta», sottolinea Roberto Di Vincenzo, presidente Carsa, «hanno lavorato insieme tutti gli attori della ricostruzione, materiale e immateriale».
«Siamo entrati a contatto», spiega Alfonso D’Alfonso, presidente Dmc Gran Sasso-Terre Vestine «con l’imprenditore Dionigi Colombo, fondatore e amministratore del progetto “Dolci Libertà”, che realizza le sue produzioni nella Casa circondariale di Busto Arsizio e che ci ha prospettato di diffondere prodotti locali abruzzesi all’interno di questo sistema in Lombardia. Si è parlato, poi, di un progetto di sviluppo basato sull’utilizzo di materie prime con l'imprenditrice del policlinico San Donato, Gilda Castaldi, per l’adozione di diversi prodotti del territorio nei menu del San Donato, per un’alimentazione attenta alla qualità delle materie prime».
Altro progetto è legato della possibilità che l’Abruzzo rimanga dentro l'Expo, nel padiglione Onu, per sei mesi. Parola in questo caso di Alessandro Civati, direttore della Fondazione Codici Italia. Mancherebbero, secondo Di Vincenzo, soltanto i protocolli. Visitatori e imprenditori stranieri sono rimasti attratti dai confetti di Sulmona confezionati con un velo a forma di fiore, come spiega Anna Berghella della Dmc “Terre d’amore”.
Claudio Ucci, attuale coordinatore della Dmc Gran Sasso Laga, racconta che una delegazione di Cascina Triulza, dove ha sede il Padiglione della “Società civile”, della Fondazione Triulza (raggruppamento di organizzazioni nazionali e internazionali del terzo settore) intende portare le tipicità abruzzesi nelle scuole d’Italia: «Partiremo con un protocollo d’intesa da concretizzare entro il periodo dell’Expo».
«Abbiamo portato il brand turistico», spiega Massimiliano Bartolotti rappresentante della Dmc “Abruzzo qualità”, «abbiamo avuto una riscoperta da parte del pubblico italiano per la montagna estiva che ha avuto negli ultimi anni un crollo». Molti i visitatori che hanno individuato località importanti e sconosciute come le Grotte di Stiffe e in generale San Demetrio nei Vestini.
Bartolotti infine racconta che un gruppo di tour operator americani ha proposto d’inserire nei pacchetti di viaggio itinerari abruzzesi abbinandoli al Giubileo del prossimo anno.
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