CORONAVIRUS
L'Abruzzo resta "bicolore" e chiude tutte le scuole
La regione in arancione e con le zone rosse confermate delle province di Pescara e Chieti. Revocate le limitazioni in 4 comuni aquilani su 5. E oggi l'ordinanza sulla didattica a distanza dalle elementari alle superiori
PESCARA. L'indice Rt sul contagio scende da 1,17 a 1,13 ma gli altri parametri sono in peggioramento e fanno sì che l'Abruzzo resti _ con la prossima ordinanza del ministro Speranza _ per un'altra settimana in zona arancione, anzi, "bicolore", per via delle zone rosse della provincia di Pescara e di Chieti che la Regione si appresta a confermare per un'altra settimana.
Nel frattempo tuttavia sempre la Regione ha revocato l'ordinanza che istituiva la zona rossa in quattro comuni aquilani su cinque: Roccacasale, Campo di Giove, Cansano e Ortona dei Marsi (le restrizioni restano valide ad Ateleta). E tutto questo in vista del prossimo decreto del 6 marzo che cambia la classificazione delle zone e nelle quali verrà inserita anche la zona arancione scuro, "rinforzata" (divieto delle seconde case), dove l'Abruzzo finirebbe con gli attuali indici di contagio.
Altra cosa che si appresta a fare il presidente della giunta regionale Marco Marsilio è quella di chiudere le scuole dalle elementari fino alle superiori a causa sempre dell'impennata dei contagi. L'ordinanza che dispone la didattica a distanza (dad) dalle elementari alle superiori dovrebbe essere firmata oggi. L'indicazione è stata data dalla cabina di regia (con, fra gli altri ,i sindaci dei comuni capoluoghi di provincia, i presidenti delle Provincie, i direttori generali delle Asl e l'assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì) che si è riunita ieri sera, quando invece nel tardo pomeriggio l'assessore regionale alla istruzione Pietro Quaresimale aveva comunicato che la dad sarebbe stata confermata al 100% soltanto per le superiori.
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