dimissioni
L'Aquila, niente fondi, Rainaldi lascia il Tsa
Il presidente dello Stabile: «Il mio gesto vuole essere una richiesta d'attenzione non solo per il Teatro Stabile, ma per l'intero settore cultura che credo sia il solo motore sostenibile, insieme al turismo, per l'economia dell'intera regione»
L’AQUILA. «Il mio gesto vuole essere una richiesta d'attenzione non solo per il Teatro Stabile, ma per l'intero settore cultura che credo sia il solo motore sostenibile, insieme al turismo, per l'economia dell'intero nostro territorio». Ezio Rainaldi commentato così le sue dimissioni da presidente dell'Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile d'Abruzzo in seguito all'esito della riunione dell'Assemblea dei Soci che si è tenuta venerdì 25 settembre. Le dimissioni arrivano annunciate, dopo una prima lettera di richiesta al governo regionale con la quale l'ingegner Rainaldi chiedeva assicurazioni sullo stanziamento dei fondi necessari per portare a termine l'attività teatrale relativa all'anno 2015 e per poter chiudere in pareggio il bilancio dell'Ente. «Molte le attività che hanno gratificato il mio mandato», dice Rainaldi, " dalla direzione di Alessandro Preziosi a quella di Alessandro D'Alatri, all'importante progetto triennale che ci ha fatto riconoscere dal ministero Teatro di Rilevante Interesse Culturale con uno dei punteggi qualitativi più alti d'Italia. Lascio il Tsa che è un Ente sano», aggiunge Rainaldi, «e con i bilanci in pareggio, ma è assurdo trovarsi ad ottobre senza sapere lo stanziamento finanziario della Regione, socio fondatore ed ente di riferimento del Tsa».