CORONAVIRUS / ABRUZZO
L'ironia della sorte si ripete in montagna: c'è tanta neve quando c'è il virus / VIDEO
Impianti fermi, piazzali vuoti, bar chiusi: panorama avvolto nel silenzio quando invece in altri tempi la stagione invernale sarebbe già potuta iniziare. E domani in consiglio regionale approda la legge sui ristori
PESCARA. E' come se la sfortuna perseguitasse la montagna abruzzese. Un'ironia di sorte che segna il destino di tanti operatori e paesi montani. Quando lo scorso inverno ha iniziato a nevicare, è esplosa la pandemia e gli impianti hanno dovuto chiudere. Quest’anno, invece, le montagne sono già cariche di neve, ma con ogni probabilità, gli impianti non riapriranno.
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Le immagini e le foto che arrivano dalla montagna sono eloquenti e allo stesso tempo desolanti. Un panorama bianco, incantato, e avvolto nel silenzio. Non c'è nessuno. Gli impianti sciistici sono fermi, i piazzali vuoti, per quello che sarebbe invece potuto essere il primo weekend sugli sci in Abruzzo.
Di contro domani in consiglio regionale approda la legge sul pacchetto di aiuti per il turismo montano invernale: 3 milioni e 250mila euro, plafond che verrà ulteriormente rimpinguato per inserire nella platea dei beneficiari anche maestri di sci, guide alpine e noleggi.