La Finanza: gli assessori paghino i danni
Illegittimi i provvedimenti delle giunte Pace e Del Turco per rimuovere sette dirigenti
PESCARA. Lo spoils system attuato dalle due ultime amministrazioni regionali ha provocato un danno erariale di circa 500mila euro, che va accertato ed eventualmente risarcito. E' con questa motivazione che il nucleo di polizia tributaria della Finanza dell'Aquila ha denunciato, alla procura regionale della Corte dei conti, gli ex dirigenti pro-tempore e tutti gli ex assessori delle giunte, presiedute da Giovanni Pace e Ottaviano del Turco, che hanno approvato provvedimenti di revoca nei confronti di 7 dirigenti della Regione.
L'indagine condotta d'iniziativa della Finanza, e avviata cinque mesi fa, colpisce allo stesso modo due amministrazioni di diverso e opposto orientamento politico, a conferma che lo spoils system, almeno nelle modalità con cui è stato concepito e applicato in Abruzzo, confligge con il codice civile. I sette dirigenti rimossi hanno infatti ottenuto ragione davanti al giudice, e la Regione, soccombente in tutte le cause intentate dagli ex dirigenti, condannata a risarcire i danni al personale allontanato in modo illegittimo dalle proprie mansioni.
Danno erariale che rischia ora di rivolgersi come un boomerang contro gli stessi amministratori, i quali potrebbero essere chiamati a risarcire in solido se la Corte dei conti dovesse confermare i rilievi emersi dal lavoro investigativo della Finanza. Un'indagine condotta tutta sui documenti prodotti dalle amministrazioni di centrodestra (Pace) e centrosinistra (Del Turco).
In politica, l'espressione inglese spoils system descrive il modo con cui i partiti al governo distribuiscono ai propri affiliati e simpatizzanti cariche istituzionali, la titolarità di uffici pubblici o altre posizioni di potere come incentivo a lavorare per il partito o l'organizzazione politica. Si tratta di una prassi formalmente riconosciuta, e apertamente applicata in determinati periodi storici negli Stati Uniti come in altri Paesi di democrazia occidentale. E' dunque consentito cambiare i dirigenti, a patto che il personale sostituito assuma incarichi di pari livello. A quanto pare, le cose non sono andate esattamente così in Abruzzo, considerando l'esito dalle sentenze civili e amministrative che hanno condannato in modo corale e inequivoco i provvedimenti assunti ai tempi di Pace e Del Turco. Ai sette dirigenti estromessi per ragioni politiche dal proprio incarico furono infatti assegnate mansioni inferiori, con decurtazione dello stipendio. Il che ha prodotto l'inevitabile sequela dei ricorsi.
I fatti, che risalgono al quinquennio 2000-2005, hanno prodotto a cascata, tra il 2003 e il 2008, conseguenze giudiziarie e richieste di risarcimento danni che ammontano a 482mila euro, spese giudiziali a parte. Sotto la presidenza Del Turco, il Consiglio regionale approvò anche una specifica legge sullo spoils system per procedere con le revoche degli incarichi dirigenziali. Dagli accertamenti dei finanzieri emerge l'inerzia della Regione nel rivalersi nei confronti dei soggetti - ex assessori e dirigenti - che, a vario titolo, sono stati riconosciuti come gli autori dell'illegittimo spoils system determinando così effetti negativi sul bilancio regionale, a tutto danno dei contribuenti abruzzesi.
L'indagine condotta d'iniziativa della Finanza, e avviata cinque mesi fa, colpisce allo stesso modo due amministrazioni di diverso e opposto orientamento politico, a conferma che lo spoils system, almeno nelle modalità con cui è stato concepito e applicato in Abruzzo, confligge con il codice civile. I sette dirigenti rimossi hanno infatti ottenuto ragione davanti al giudice, e la Regione, soccombente in tutte le cause intentate dagli ex dirigenti, condannata a risarcire i danni al personale allontanato in modo illegittimo dalle proprie mansioni.
Danno erariale che rischia ora di rivolgersi come un boomerang contro gli stessi amministratori, i quali potrebbero essere chiamati a risarcire in solido se la Corte dei conti dovesse confermare i rilievi emersi dal lavoro investigativo della Finanza. Un'indagine condotta tutta sui documenti prodotti dalle amministrazioni di centrodestra (Pace) e centrosinistra (Del Turco).
In politica, l'espressione inglese spoils system descrive il modo con cui i partiti al governo distribuiscono ai propri affiliati e simpatizzanti cariche istituzionali, la titolarità di uffici pubblici o altre posizioni di potere come incentivo a lavorare per il partito o l'organizzazione politica. Si tratta di una prassi formalmente riconosciuta, e apertamente applicata in determinati periodi storici negli Stati Uniti come in altri Paesi di democrazia occidentale. E' dunque consentito cambiare i dirigenti, a patto che il personale sostituito assuma incarichi di pari livello. A quanto pare, le cose non sono andate esattamente così in Abruzzo, considerando l'esito dalle sentenze civili e amministrative che hanno condannato in modo corale e inequivoco i provvedimenti assunti ai tempi di Pace e Del Turco. Ai sette dirigenti estromessi per ragioni politiche dal proprio incarico furono infatti assegnate mansioni inferiori, con decurtazione dello stipendio. Il che ha prodotto l'inevitabile sequela dei ricorsi.
I fatti, che risalgono al quinquennio 2000-2005, hanno prodotto a cascata, tra il 2003 e il 2008, conseguenze giudiziarie e richieste di risarcimento danni che ammontano a 482mila euro, spese giudiziali a parte. Sotto la presidenza Del Turco, il Consiglio regionale approvò anche una specifica legge sullo spoils system per procedere con le revoche degli incarichi dirigenziali. Dagli accertamenti dei finanzieri emerge l'inerzia della Regione nel rivalersi nei confronti dei soggetti - ex assessori e dirigenti - che, a vario titolo, sono stati riconosciuti come gli autori dell'illegittimo spoils system determinando così effetti negativi sul bilancio regionale, a tutto danno dei contribuenti abruzzesi.
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