La mareggiata devasta Ortona
Emergenza in porto, imbarcazioni «disalberate». I pescherecci riescono a rientrare in temp. Rinforzi per 4 navi. Alberi sradicati e pali a terra sulla litoranea Strade impraticabili
Ingenti danni alle barche ormeggiate. Sui moli del porticciolo sono intervenuti anche i responsabili e i soci dei sodalizi nautici accorsi in porto già nel primo pomeriggio per tentare di arginare i danni. Molte le imbarcazioni disalberate, cioè che hanno subìto la rottura dell'albero maestro mentre altre sono state sbattute contro le banchine come fuscelli.
Immediata la predisposizione di un piano d'emergenza da parte del comandante di Compamare, Giuseppe Famà, che ha sospeso tutte le attività nel bacino. Fortunatamente tutti i pescherecci che fanno base ad Ortona sono riusciti a rientrare in tempo in porto. Le banchine hanno ospitato anche alcuni pescherecci della direzione marittima di Pescara che hanno preferito rifugiarsi nello scalo invece che continuare la navigazione verso il porto dannunziano.
Gli uomini della capitaneria e gli equipaggi delle imbarcazioni ormeggiate alla banchina nord nuova e al molo mandracchio hanno rinforzato gli ormeggi di 4 navi mercantili.
Il vento ha provocato danni anche ad alcune strutture scoperchiando container e causando qualche problema di viabilità lungo via Cervana per i rami staccati dai pini che costeggiano la strada. Gli alberi spezzati e sradicati hanno caratterizzato anche il lavoro dei vigili del fuoco che hanno dovuto far fronte a richieste di intervento. Numerose le strade impraticabili a causa della presenza di ostacoli sulle carreggiate.
Il sindaco, Nicola Fratino, ha richiesto l'intervento di alcune ditte esterne per ripulire le strade, con l'ausilio di ruspe, da rami e foglie mentre i vigili urbani sono stati impegnati lungo le vie principali per dirigere il traffico.
Sara Fabrizio