Legge sui sottotetto, bordate contro il Pdl
La maggioranza la difende, l'opposizione: provvedimento sbagliato e anticostuzionale
PESCARA. «Con il provvedimento sui sottotetti, potremo recuperare le risorse per restituire i sussidi ai malati oncologici». Parole di Venturoni. Tiene alto lo scontro politico il nuovo testo sull'edilizia approvato martedì in Consiglio regionale. Il Pdl ha convocato ieri un vertice, all'Aquila, per spiegare le ragioni di una scelta che alimenta le bordate dei gruppi di opposizione.
Ed è sempre il capogruppo Venturoni a sottolineare come la Regione potrà recuperare fondi, che diversamente non avrebbe riscosso, «senza modificare l'assetto urbanistico, ma regolarizzando l'esistente e combattendo l'abusivismo». All'incontro, hanno partecipato l'assessore all'Urbanistica Gianfranco Giuliante e i consiglieri Riccardo Chiavaroli Emiliano Di Matteo, vice capogruppo, Federica Chiavaroli e Alessandra Petri. «L'Abruzzo non ha bisogno di chiacchiere», prosegue Venturoni, «la maggioranza intende portare avanti con determinazione leggi di riforma in grado di conciliare risanamento dei conti e esigenza di ridare slancio allo sviluppo, ossigeno alle famiglie sottoposte a un carico fiscale molto alto».
Ma la miccia è accesa e la polemica apertissima. «Mai vista tanta miseria» ribatte il capogruppo del Pd, Camillo D'Alessandro, «dopo circa 24 mesi, la maggioranza non riesce a fare altro che partorire il topolino, cioè approvare non una riforma sull'edilizia, attesa da Comuni, cittadini e operatori economici, bensì, la modesta norma sui sottotetti». Per D'Alessandro, «la cosa grave è che, se prima erano sanabili i soli sottotetti esistenti sino al 31 dicembre 2009, grazie all l'emendamento Chiavaroli, «la sanatoria sarà estesa a tutti i sottotetti fino alla data di pubblicazione della legge, che dovrà ancora avvenire». Come a dire che, a partire da martedì sera, giorno di approvazione del testo di leggem, ci sarà una corsa nei Comuni per ottenere il rilascio delle autorizzazioni e sanare gli abusi realizzati». D'Alessandro definisce un «inganno perpetuato senza ritegno nei confronti dei pazienti oncologici» il concetto, enunciato da Venturoni, di reperire risorse per recuperare i contributi per il trattamento chemio-terapico e il rimborso spese viaggio per raggiungere i luoghi di cura a favore dei malati. E ricorda che «tutte le entrate aggiuntive, se non finalizzate, vanno obbligatoriamente destinate al finanziamento del debito sanitario».
La questione dei tempi della sanatoria è un tasto dolente anche per Cesare D'Alessandro. «Per la prima volta in Abruzzo», osserva il consigliere dell'Idv, «vengono sanati interventi edilizi non ancora esistenti. Con l'approvazione della leggina che consente il recupero dei sottotetti, il centrodestra sconquassa lo stato sociale e vìola princìpi elementari della Costituzione. Una leggina modificata in aula, all'ultimo istante, da un emendamento del Pdl, che consente il recupero dei sottotetti non più soltanto ai privati cittadini proprietari di casa, ma anche a quei palazzinari che continuano a speculare sul diritto di tutti alla casa». Presumendo che la legge entrerà in vigore non prima di alcune settimane, se non mesi, D'Alessandro prende atto che «i costruttori potranno ancora realizzare o completare i loro sottotetti, già sapendo che saranno condonati a fini residenziali». Il consigliere dell'Idv parla di «cinico populismo del Pdl, ma anche di mela avvelenata per qualcuno dell'opposizione. «Dopo aver azzerato tutti i fondi per i diritti dei più deboli», annota D'Alessandro, «le sofferenze dei malati abruzzesi saranno ogni volta messe sul piatto della bilancia, portate a giustificazione delle nefandezze compiute da questa maggioranza».
L'Italia dei Valori annuncia che presenterà osservazioni anche al governo, e chiederà che la legge sia impugnata dinanzi alla Consulta per manifesta incostituzionalità.
Per Maurizio Acerbo, la norma sui sottotetti è una «furbata sbagliata nel merito e nel metodo. Innanzitutto», spiega il capogruppo di Rifondazione, «perché la maggioranza ha rinunciato ad approvare un testo organico sull'edilizia e le nostre proposte sul contenimento del consumo del territorio, la permeabilità dei suoli e una maggiore incisività dei vincoli paesaggistici e idrogeologici. Il che è francamente surreale, a pochi giorni dagli allagamenti nel Teramano». (cr.re.)
Ed è sempre il capogruppo Venturoni a sottolineare come la Regione potrà recuperare fondi, che diversamente non avrebbe riscosso, «senza modificare l'assetto urbanistico, ma regolarizzando l'esistente e combattendo l'abusivismo». All'incontro, hanno partecipato l'assessore all'Urbanistica Gianfranco Giuliante e i consiglieri Riccardo Chiavaroli Emiliano Di Matteo, vice capogruppo, Federica Chiavaroli e Alessandra Petri. «L'Abruzzo non ha bisogno di chiacchiere», prosegue Venturoni, «la maggioranza intende portare avanti con determinazione leggi di riforma in grado di conciliare risanamento dei conti e esigenza di ridare slancio allo sviluppo, ossigeno alle famiglie sottoposte a un carico fiscale molto alto».
Ma la miccia è accesa e la polemica apertissima. «Mai vista tanta miseria» ribatte il capogruppo del Pd, Camillo D'Alessandro, «dopo circa 24 mesi, la maggioranza non riesce a fare altro che partorire il topolino, cioè approvare non una riforma sull'edilizia, attesa da Comuni, cittadini e operatori economici, bensì, la modesta norma sui sottotetti». Per D'Alessandro, «la cosa grave è che, se prima erano sanabili i soli sottotetti esistenti sino al 31 dicembre 2009, grazie all l'emendamento Chiavaroli, «la sanatoria sarà estesa a tutti i sottotetti fino alla data di pubblicazione della legge, che dovrà ancora avvenire». Come a dire che, a partire da martedì sera, giorno di approvazione del testo di leggem, ci sarà una corsa nei Comuni per ottenere il rilascio delle autorizzazioni e sanare gli abusi realizzati». D'Alessandro definisce un «inganno perpetuato senza ritegno nei confronti dei pazienti oncologici» il concetto, enunciato da Venturoni, di reperire risorse per recuperare i contributi per il trattamento chemio-terapico e il rimborso spese viaggio per raggiungere i luoghi di cura a favore dei malati. E ricorda che «tutte le entrate aggiuntive, se non finalizzate, vanno obbligatoriamente destinate al finanziamento del debito sanitario».
La questione dei tempi della sanatoria è un tasto dolente anche per Cesare D'Alessandro. «Per la prima volta in Abruzzo», osserva il consigliere dell'Idv, «vengono sanati interventi edilizi non ancora esistenti. Con l'approvazione della leggina che consente il recupero dei sottotetti, il centrodestra sconquassa lo stato sociale e vìola princìpi elementari della Costituzione. Una leggina modificata in aula, all'ultimo istante, da un emendamento del Pdl, che consente il recupero dei sottotetti non più soltanto ai privati cittadini proprietari di casa, ma anche a quei palazzinari che continuano a speculare sul diritto di tutti alla casa». Presumendo che la legge entrerà in vigore non prima di alcune settimane, se non mesi, D'Alessandro prende atto che «i costruttori potranno ancora realizzare o completare i loro sottotetti, già sapendo che saranno condonati a fini residenziali». Il consigliere dell'Idv parla di «cinico populismo del Pdl, ma anche di mela avvelenata per qualcuno dell'opposizione. «Dopo aver azzerato tutti i fondi per i diritti dei più deboli», annota D'Alessandro, «le sofferenze dei malati abruzzesi saranno ogni volta messe sul piatto della bilancia, portate a giustificazione delle nefandezze compiute da questa maggioranza».
L'Italia dei Valori annuncia che presenterà osservazioni anche al governo, e chiederà che la legge sia impugnata dinanzi alla Consulta per manifesta incostituzionalità.
Per Maurizio Acerbo, la norma sui sottotetti è una «furbata sbagliata nel merito e nel metodo. Innanzitutto», spiega il capogruppo di Rifondazione, «perché la maggioranza ha rinunciato ad approvare un testo organico sull'edilizia e le nostre proposte sul contenimento del consumo del territorio, la permeabilità dei suoli e una maggiore incisività dei vincoli paesaggistici e idrogeologici. Il che è francamente surreale, a pochi giorni dagli allagamenti nel Teramano». (cr.re.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA