PUGLIA
Mafia foggiana, arrestati in tre in Abruzzo: uno è un capoclan ai domiciliari a Silvi
Le indagini sulla guerra per la droga sfociano in 49 ordinanze eseguite in diverse regioni. Manette a Lanciano per un 42enne di San Giovanni Rotondo e a un 34enne di San Severo che era detenuto a Pescara
PESCARA. Sono in tre, uno dei quali era ai domiciliari a Silvi ed è ritenuto un elemento di spicco del clan che gestiva il traffico di stupefacenti: sono gli arrestati in Abruzzo nell'ambito dell'operazione "Ares" condotta dalle squadre mobili di Foggia (dirigente Antonio Tafaro) e Bari e dal Servizio centrale operativo della polizia e che ha portato a 49 arresti con l’impiego di oltre 200 agenti in provincia di Foggia e di altri nelle province di Napoli, Milano, Salerno, Rimini, Campobasso, Pescara, Chieti, Teramo, Ascoli Piceno e Fermo.
Le accuse vanno dall' associazione di tipo mafioso, all'estorsione, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di droga, spaccio, danneggiamento, reati in materia di armi, lesioni personali e tentato omicidio, aggravati dalle finalità mafiose.
Fra i destinatari dei provvedimenti restrittivi eseguiti dalla polizia contro la mafia foggiana figurano elementi ritenuti di primo piano delle famiglie di San Severo, fra i quali Giuseppe Vincenzo La Piccirella, arrestato nel Teramano, e Severino Testa, ritenuti ai vertici del clan "La Piccirella", oltre a Franco e Roberto Nardino, a capo dell'omonimo clan. Gli indagati avrebbero spesso fatto ricorso alla violenza per l'affermazione della propria leadership sul territorio, basata per gli investigatori anche sulla eliminazione fisica dei rivali.
Nel corso delle indagini sono stati accertati diversi episodi a chiaro sfondo intimidatorio, come nel tentativo di estorsione ai danni di un commerciante, che si è visto danneggiare a colpi d'arma da fuoco l'abitazione, il negozio e l'auto.
In Abruzzo sono stati presi in tre: uno come detto è Giuseppe La Piccirella, 61 anni, elemento di spicco del clan di San Severo. La polizia lo ha prelevato a Silvi dove stava scontando gli arresti domiciliari per altri fatti. Il secondo arresto è stato effettuato a Lanciano, e si tratta di Lorenzo Di Lorenzo, 42enne di San Giovanni Rotondo, accusato di una serie di episodi di spaccio che risalgono al 2016. La terza ordinanza di custodia in Abruzzo è stata notificata nel carcere di Pescara a Oreste Belfonte, 34enne di San Severo. L'uomo era rinchiuso nel San Donato per altre questioni di droga, in particolare fu trovato con 2 chili e mezzo di stupefacenti al Passo del Brennero. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Bari su richiesta della locale Procura distrettuale Antimafia.
L'operazione Ares è anche l'ultima per il questore di Foggia Mario Della Cioppa, dirigente abruzzese (di Pescara) della polizia di Stato, che da domani prende le redini della questura di Catania. «Nel solo ultimo anno di lavoro c'è stata una lunghissima serie di operazioni di polizia giudiziaria, evidente frutto di un progetto condiviso con le componenti dello Stato sul territorio, ha permesso di assicurare oltre 800 criminali alla giustizia conducendoli materialmente in carcere, di cui oltre 200 boss e sodali delle mafie del territorio foggiano», ha detto Della Cioppa, intervenendo a Bari alla conferenza stampa sui 49 arresti per mafia eseguiti all'alba a San Severo. «Con questa operazione - ha continuato - lo Stato ha assestato un altro durissimo colpo alla criminalità organizzata del territorio della provincia di Foggia. Noi vogliamo tutti dimostrare la ferma determinazione e la assoluta volontà di ripulire completamente questo territorio da una criminalità pericolosa che ha superato ogni limite». (a.mo.)