«Mai tangenti da Angelini»

L'ex governatore Pace: non ho ricevuto 100 mila euro

PESCARA. «Io 100 mila euro, lo giuro, non li ho mai ricevuti. Signor giudice, posso rendere una testimonianza? Non ho ricevuto contributi elettorali da Vincenzo Maria Angelini e se me li avesse dati sarebbero stati in bianco e non in nero, quindi dichiarati». E' il cuore della difesa di Giovanni Pace, l'ex presidente regionale di centrodestra imputato nel processo della Sanità che, ieri mattina, è stato pungolato dalle domande dei pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli nella prima udienza con rito abbreviato.

La sentenza del gup Angelo Zaccagnini per Pace, accusato di associazione per delinquere, concussione e tentata concussione per una presunta tangente da 100 mila euro, è prevista per il 9 maggio. Intanto, l'udienza di ieri, come richiesto dall'ex presidente difeso da Massimo Cirulli, è stata aperta alla stampa.

L'iter della delibera relativa alla prima cartolarizzazione dei debiti sulla sanità nel 2004 - «la cartolarizzazione l'ho inventata io nel 2001», ha detto in aula Pace - i rapporti con Angelini - «da lui solo una bottiglia di vino di qualità» - e quella presunta dazione da 100 mila euro: è su questo che Pace ha risposto nel processo che ruota attorno all'ex presidente Ottaviano Del Turco. Dice l'accusa che Pace «voleva la somma di 200 mila euro» e che avrebbe manifestato quella volontà a Giancarlo Masciarelli, l'ex presidente della Fira, anche lui sotto processo. Masciarelli, per la procura, contatta Angelini, facendogli capire che doveva versare quella somma perché «se vincono», con riferimento alle elezioni del 2005. Così, per la procura, è Trozzi a ricevere materialmente la somma nella sede della società della Fira. Due ore di interrogatorio, iniziate dalle domande dell'avvocato.

Avvocato Cirulli: «Ha ricevuto contributi elettorali da Angelini?».
Pace: «No, perché altrimenti li avrei dichiarati».

Avvocato: «Ha chiesto a Trozzi o Masciarelli di accettare contributi elettorali?».
Pace: «No, ho chiesto solo un contributo al mio partito perché mi pagasse direttamente le spese elettorali interamente dichiarate. Se fosse intervenuto anche quello di Angelini, l'avrei dichiarato. Non posso dire se Angelini menta o no sulla dazione: non ha detto di aver dato denaro a me, non ha detto di aver versato 100 mila euro a me su mia richiesta. Angelini dice che Masciarelli gli avrebbe consigliato di dargli 200 mila euro, poi ridotti a 100 mila euro, che li avrebbe consegnati a un'altra persona. Non ho ricevuto il contributo elettorale. Se Masciarelli ha fatto questa richiesta si può chiedere a lui, se Trozzi ha preso questo denaro si può chiedere a lui. Centomila euro sono assai: signori, io sono Pace e ho una vita trasparente. Io 100 mila euro in nero per la campagna elettorale non li ho mai presi. Non ho mai parlato con Angelini né di questo né di altro».

Pm Di Florio: «Ha ricevuto regali da Angelini?».
Pace: «Una bottiglia di vino per le elezioni del 2005 con un biglietto in latino».

Pm: «Ha mai ricevuto Angelini a casa?
Pace: «Una volta, di domenica, fece una scampanellata, aprì mia moglie».

Pm: «L'oggetto del colloquio?».
Pace: «C'era una situazione di stallo nella sanità, dopo la destituzione dell'assessore Stuart e non avevo ancora provveduto a sostituirlo».

Pm: «Spinse sulla nomina?».
Pace: «Forse me l'ha chiesto».

Pm: «Oltre alla bottiglia, ha ricevuto anche una stampa di Picasso?»
Pace: «No, quella è da sempre nel mio studio».

Pm: «Chi volle Domenici come assessore dopo Stuart? Il partito?».
Pace: «Credo di sì, fu segnalato da Aracu».

Pm: «Chi offrì l'idea delle cartolarizzazioni a Domenici e Masciarelli?»
Pace: «Le cartolarizzazioni le ho inventate io nel 2001».

Pm: «Chi scelse i partner dell'operazione, gli interlocutori?».
Pace: «Alcuni lavoravano da tempo alla Regione, altri non so, non posso rispondere con precisione».

Pm: «Masciarelli contribuì alla sua campagna elettorale?»
Pace: «Non lui, ma le società riferibili a Masciarelli hanno erogato 12-13 mila euro di contributi dichiarati».

Pm Bellelli: «Nel periodo della cartolarizzazione, c'era un processo a carico di Angelini e la Regione era parte offesa».
Pace: «Non lo so».

Pm: «Come fa a non saperlo, se ne parlò anche in consiglio regionale».
Pace: «Ne avevo sentore, ma non nello specifico».

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