«Marcinelle monito per la sicurezza»
Il ricordo di Napolitano: «Il valore del sacrificio va tramandato ai giovani»
ROMA. La politica ricorda la tragedia di Marcinelle, la strage di minatori che sconvolse il Belgio 54 anni fa con un tributo di 262 vittime, 136 italiane. E lo fa stringendosi attorno al monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che invita tutte le istituzioni a non far cadere la tensione sul tema della sicurezza del lavoro: un tema che deve rimanere una «priorità assoluta», concorda il presidente del Senato Renato Schifani.
«La commemorazione di quella tragedia rinnova l'angoscioso ricordo di una delle più drammatiche pagine della storia del lavoro del nostro Paese», scrive il presidente della Repubblica in un messaggio inviato ai familiari delle vittime. Quella «terribile vicenda», rimarca, «conserva attuale il suo alto valore di monito sul tema della sicurezza del lavoro. Gli indubbi progressi conseguiti a tal proposito nell'ultimo mezzo secolo non possono, infatti, giustificare alcuna caduta di impegno delle istituzioni e degli altri soggetti responsabili a fronte del ripresentarsi, in condizioni nuove, di problemi e pericoli non meno gravi che nel passato». Per Napolitano, «è necessario custodire e trasmettere alle nuove generazioni il senso e il valore del sacrificio di Marcinelle».
«Nel ricordo di quegli uomini che, in anni difficili per il nostro Paese, decisero di emigrare alla ricerca di nuove possibilità per se stessi e le loro famiglie», osserva il presidente del Senato Schifani, «è per noi tutti un dovere morale mantenere viva la memoria. La sicurezza sul lavoro», rincara, «deve continuare a essere un impegno inderogabile e assoluto per garantire a tutti i lavoratori condizioni ambientali prive di pericoli, rispettose delle nostre leggi e della dignità umana».
«Ancora una volta», afferma Roberto Menia, sottosegretario e coordinatore dei Comitati tricolori italiani nel mondo, «la memoria della tragedia di Marcinelle parla a tutti gli italiani indistintamente. Parla di una nazione che ha saputo crescere anche nel sacrificio della sua gente emigrata. Parla di un sentimento unitario che nel momento difficile dà il meglio di sé. Parla ai tanti giovani impegnati in tutto il mondo e ci fanno sentire orgogliosi di essere figli della stessa patria».
«L'anniversario della tragedia di Marcinelle», spiega il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, «non deve essere solo un momento di ricordo delle vittime di quella strage ma deve costituire un monito per tutti noi, perché temi fondamentali come la sicurezza sul lavoro e i diritti dei lavoratori non escano mai dall'agenda politica».
Una linea che viene recepita da Pdl, Idv e dal resto dell'opposizione: tutti insieme ribadiscono l'obiettivo di «mantenere alta l'attenzione ancora oggi» su temi fondamentali come la cultura della sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori.
«Il ricordo della tragedia di Marcinelle costituisce oggi, con ancora drammatica attualità, un monito per tutti», afferma il portavoce nazionale dell'Idv Leoluca Orlando, «il ricordo di quel dramma non può essere ridotto a ritualità formale». (cr.pe.)
«La commemorazione di quella tragedia rinnova l'angoscioso ricordo di una delle più drammatiche pagine della storia del lavoro del nostro Paese», scrive il presidente della Repubblica in un messaggio inviato ai familiari delle vittime. Quella «terribile vicenda», rimarca, «conserva attuale il suo alto valore di monito sul tema della sicurezza del lavoro. Gli indubbi progressi conseguiti a tal proposito nell'ultimo mezzo secolo non possono, infatti, giustificare alcuna caduta di impegno delle istituzioni e degli altri soggetti responsabili a fronte del ripresentarsi, in condizioni nuove, di problemi e pericoli non meno gravi che nel passato». Per Napolitano, «è necessario custodire e trasmettere alle nuove generazioni il senso e il valore del sacrificio di Marcinelle».
«Nel ricordo di quegli uomini che, in anni difficili per il nostro Paese, decisero di emigrare alla ricerca di nuove possibilità per se stessi e le loro famiglie», osserva il presidente del Senato Schifani, «è per noi tutti un dovere morale mantenere viva la memoria. La sicurezza sul lavoro», rincara, «deve continuare a essere un impegno inderogabile e assoluto per garantire a tutti i lavoratori condizioni ambientali prive di pericoli, rispettose delle nostre leggi e della dignità umana».
«Ancora una volta», afferma Roberto Menia, sottosegretario e coordinatore dei Comitati tricolori italiani nel mondo, «la memoria della tragedia di Marcinelle parla a tutti gli italiani indistintamente. Parla di una nazione che ha saputo crescere anche nel sacrificio della sua gente emigrata. Parla di un sentimento unitario che nel momento difficile dà il meglio di sé. Parla ai tanti giovani impegnati in tutto il mondo e ci fanno sentire orgogliosi di essere figli della stessa patria».
«L'anniversario della tragedia di Marcinelle», spiega il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, «non deve essere solo un momento di ricordo delle vittime di quella strage ma deve costituire un monito per tutti noi, perché temi fondamentali come la sicurezza sul lavoro e i diritti dei lavoratori non escano mai dall'agenda politica».
Una linea che viene recepita da Pdl, Idv e dal resto dell'opposizione: tutti insieme ribadiscono l'obiettivo di «mantenere alta l'attenzione ancora oggi» su temi fondamentali come la cultura della sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori.
«Il ricordo della tragedia di Marcinelle costituisce oggi, con ancora drammatica attualità, un monito per tutti», afferma il portavoce nazionale dell'Idv Leoluca Orlando, «il ricordo di quel dramma non può essere ridotto a ritualità formale». (cr.pe.)
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