Marelli, un futuro con la Panda

Sulmona produrrà per Pomigliano dal 2012: investimento da 6 milioni

SULMONA. La Magneti Marelli di Sulmona, una delle aziende della galassia Fiat in Italia, produrrà sospensioni per la nuova Panda. Auto che sarà assemblata a Pomigliano d'Arco, nel Napoletano. In un momento molto delicato per il futuro degli stabilimenti Fiat sul territorio nazionale, è il top manager Carlo Privitera, responsabile della produzione del Lingotto, a riaccendere le speranze sulla fabbrica di sospensioni sulmonese.

I sindacati, di nuovo uniti, hanno avuto la notizia direttamente dal manager. Ieri mattina, infatti, c'è stato un incontro a Sulmona, dove è arrivata la conferma ufficiale che lo stabilimento di Sulmona si è aggiudicato una importante fetta della lavorazione per la Nuova Panda. I volumi produttivi dell'auto - su cui la Fiat punta per riconquistare il mercato e uscire dalla crisi internazionale - si attestano su 260mila all'anno, con un investimento di cinque o sei milioni di euro sul sito sulmonese, per adattare le linee produttive e i macchinari.

La produzione, secondo quanto anticipato dai vertici della Fiat nel corso della riunione di ieri, dovrebbe entrare a regime fra un anno, a gennaio del 2012.

Soddisfazione viene espressa dalle organizzazioni sindacali locali. «Fim, Fiom, Uilm e Ugl giudicano positivamente quanto è stato anticipato» scrivono in una nota congiunta i sindacati di categoria «e annunciano ai lavoratori che si terrà nei prossimi giorni un'assemblea retribuita per illustrare loro i dettagli delle novità».

In cifre significa che l'aumento dei volumi produttivi, secondo i sindacati, comporterà il dimezzamento del numero dei lavoratori che vanno attualmente in cassa integrazione a rotazione, circa 150 (anche se il provvedimento è stato aperto per tutti i 740 operai).
Dopo le divisioni dei mesi scorsi, già a metà dicembre i sindacalisti locali avevano ritrovato una discreta unità sulla firma dell'accordo per gli otto mesi di cassa integrazione in deroga, anticipati dall'azienda.

Poco prima di Natale, scongiurando la mancanza di stipendio durante le feste, la fabbrica più grande della Valle Peligna si era vincolata a pagare le mensilità ai lavoratori fino ad agosto prossimo.

Gli altri otto mesi di cassa integrazione (fino ad agosto del 2011) non sono un semplice rinnovo, ma costituiscono il ricorso alla deroga dello strumento, visto che lo stabilimento sulmonese ha bruciato a tempi record, prima le 52 settimane di cassa integrazione ordinaria disponibili in due anni (esaurite in poco più di un anno) e poi, i dodici mesi di cassa integrazione straordinaria, terminati il 7 dicembre scorso.

In pratica, la produzione della Nuova Panda dovrebbe servire a dare nuova linfa agli operai, che vengono da due anni di stop produttivi forzati.

A ciò si aggiunga l'ansia provocata dalle esternazioni fatte nei mesi scorsi dall'amministratore delegato della Fiat, l'abruzzese Sergio Marchionne, sulla possibile cessione degli stabilimenti Magneti Marelli per rientrare con le perdite, concludere gli accordi con l'americana Chrysler e avviare il progetto di Fabbrica Italia su Pomigliano d'Arco.

Notevoli vantaggi dovrebbero arrivare anche per l'indotto. Oltre ai 740 posti di lavoro diretti, ruotano attorno allo stabilimento sulmonese i 300 lavoratori e decine di piccole aziende e servizi.

In cifre, si tratta di circa tre milioni di euro al mese di stipendi erogati, che si aggiungono ai cinque milioni di euro per l'indotto (fra mensa, pulizie, autotrasporto, vigilanti, manutenzione) e i vari negozi a esso collegati (per la cancelleria, le vernici, la carpenteria). Sono infatti collegati al libro paga della Magneti Marelli i 15 lavoratori della mensa, gestita dalla Compass Group, società milanese che opera in tutta Italia; i venti camionisti della ditta Autotrasporti Valle Peligna che affollano ogni giorno il piazzale della fabbrica; i dodici sorveglianti dell'emiliana Sirio; i 50 collaboratori che a turno si occupano per varie imprese del servizio qualità; i 40 dipendenti della società romana Genius, che gestisce pulizie (12 persone), manutenzione e facchinaggio.
A questi vanno aggiunti i tanti lavoratori e piccoli imprenditori dell'intero territorio che ruotano attorno alla Magneti Marelli.

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