Maxi sequestro di mangimi a rischio: i Nas chiudono 4 aziende /VIDEO
I carabinieri sequestrano 200 tonnellate di mangime per animali da carne, 145 dei quali in una sola attività del Vastese.
PESCARA. Maxi sequestro in Abruzzo da parte dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione e tutela della salute (Nas) di Pescara: i militari hanno sottoposto a vincolo sanitario oltre 200 tonnellate di mangime per animali da carne, 145 delle quali trovate in una sola struttura nel Vastese. L'operazione rientra nell'ambito di controlli svolti in tutta la regione in materia di detenzione e commercio di fitofarmaci e prodotti per la zootecnica. Quattro, nel complesso, le attività per cui è stata disposta la sospensione e di 4 milioni di euro è il valore complessivo dei sequestri operati al termine degli accertamenti dei carabinieri per la tutela della salute, diretti dal maggiore Domenico Candelli, in collaborazione con le Asl competenti.
Si tratta di attività di produzione, confezionamento e stoccaggio di mangimi zootecnici, risultate prive di autorizzazione all'esercizio e dei requisiti igienico sanitari, strutturali e gestionali. È quindi scattato il provvedimento di sospensione emesso dall'autorità competente. Al vaglio dei carabinieri c'erano l'etichettatura dei fitofarmaci, le modalità̀ di stoccaggio e custodia, la verifica delle vendite ad acquirenti qualificati, le modalità̀di produzione e stoccaggio dei mangimi per animali da reddito. Il valore dei prodotti sequestrati ammonta a circa quattro milioni di euro, mentre le sanzioni amministrative contestate sono pari ad alcune decine di migliaia di euro. Il maxi sequestro è stato eseguito nel Vastese: circa 145mila chili tra cui granaglie, orzo, farro e favino sono stati vincolati poiché́trovati in locali interessati da gravi carenze strutturali ed igienico-sanitarie. L'operatore, è stato accertato, aveva omesso di attivare ed applicare idonee procedure di autocontrollo aziendale.
In provincia di Pescara, inoltre, i carabinieri del Nas hanno localizzato un fabbricato di tipo industriale, risultato abusivo, adibito a deposito estemporaneo di mangimi semplici e composti. Le carenze igienico-sanitarie e strutturali, oltre che l'assenza di informazioni utili alla rintracciabilità, hanno imposto l'adozione del provvedimento di sequestro di oltre 40mila chili di mangime e l'immediata chiusura del deposito. Nel Teramano, invece, i Nas hanno segnalato alla competente autorità il legale rappresentante di una ditta specializzata nella rivendita di fitofarmaci, poiché priva di autorizzazione. Oltre ai fitofarmaci, nei locali dell'attività venivano commercializzati mangimi zootecnici, sia sfusi che confezionati, per i quali non è stato possibile ricostruire la filiera produttiva. Oltre diecimila chili di prodotti mangimistici sono stati vincolati sanitariamente. Sempre nel Teramano, i carabinieri hanno individuato un deposito di mangimi in pessime condizioni igienico-sanitarie, strutturali e gestionali in tema di autocontrollo aziendale che, dagli accertamenti, è risultato essere anche abusivo. Unitamente a personale del dipartimento di Prevenzione della Asl si è provveduto quindi a sottoporre a vincolo sanitario i mangimi, impedendone l'immissione nella filiera della carne, e a sospendere l'attività. La campagna di controlli nel settore è stata disposta su tutto il territorio nazionale dal Comando carabinieri per la tutela della salute di Roma. Di conseguenza sono state eseguite numerose verifiche su rivendite di fitofarmaci e prodotti per la zootecnia della regione Abruzzo.