Controlli in Abruzzo
Mense scolastiche, la truffa del cibo bio / VIDEO
I carabinieri del Nas scoprono alimenti convenzionali e non naturale. Chiuso un nido abusivo, infiltrazioni e sporcizia nelle strutture. Denunce e sanzioni per 15mila euro
PESCARA. Alimenti sequestrati, segnalazioni all'autorità giudiziaria e amministrativa, sanzioni amministrative per 15mila euro. È il bilancio di una serie di controlli che i carabinieri del Nas di Pescara ha eseguito nelle mense scolastiche e negli istituti dell'infanzia, primari e secondari, sia pubblici che privati, in tutto l' Abruzzo. Undici, nel complesso, le strutture ispezionate.
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In Provincia di Pescara, i militari, diretti dal maggiore Domenico Candelli, hanno segnalato all'autorità giudiziaria il responsabile e l'addetta alla refezione di una scuola per l'infanzia in cui venivano impiegate, per la preparazione dei pasti, materie prime convenzionali, sebbene nei contratti stipulati con i genitori dei bambini venisse vantato l'uso esclusivo di prodotti biologici. In un centro cottura cittadino, che forniva servizio di catering ad una scuola privata, invece, i militari, in collaborazione con personale della Asl, hanno documentato gravi carenze igienico sanitarie e gestionali. Immediato è scattato il provvedimento di sospensione dell'attività e il vincolo per oltre 50 chilogrammi di prodotti alimentari, di origine animale e vegetale, risultati carenti di informazioni utili alla loro rintracciabilità.
In provincia di Chieti, il Nas ha ispezionato un nido che, oltre ad essere mantenuto in condizioni strutturali carenti, è risultato privo di autorizzazione. A seguito dell'informativa, il sindaco del comune interessato ha chiuso la struttura. In una scuola primaria di un comune della costa sono state rilevate inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali, sia nei locali destinati alla preparazione dei pasti sia in quelli ad uso didattico e nelle relative pertinenze. I responsabili sono stati segnalati. In un ulteriore istituto scolastico, che ospita gli alunni della scuola primaria e secondaria,sono stati sequestrati alimenti vari, pronti per essere lavorati e somministrati, privi di informazioni sulla loro rintracciabilità.
In provincia dell'Aquila, in un comune della Marsica, gli ispettori del Nas, in collaborazione col personale della Asl, durante un'ispezione in un centro cottura pasti per le scuole pubbliche, hanno disposto il divieto di utilizzo di diverse decine di chilogrammi di alimenti che, acquistati congelati e surgelati, sarebbero stati sottoposti a scongelamento con modalità improprie. Ai responsabili sono state contestate violazioni amministrative per l'omesso aggiornamento del piano di autocontrollo aziendale e per le carenze igieniche rilevate negli ambienti di lavorazione degli alimenti.
In tutti gli istituti ispezionati, i militari, oltre che nei locali per la preparazione dei pasti, hanno svolto verifiche negli ambienti didattici. Le diverse carenze rilevate - infiltrazioni di acqua piovana, intonaci rovinati, malfunzionamento dei servizi igienici, carenze nella cartellonistica relativa all'indicazione delle uscite in caso di emergenza - sono state segnalate.
In una scuola dell'infanzia del Pescarese sono state riscontrate deiezioni di volatili ed ostacoli fissi a ridosso di un'uscita di emergenza.
Ammontano a circa 15mila euro le sanzioni amministrative contestate agli operatori del settore alimentare responsabili, a vario titolo, delle carenze igienico sanitarie e strutturali, dell'omesso aggiornamento dei piani di autocontrollo aziendale e della carenza nelle procedure di rintracciabilità degli alimenti.