Mutui, la domanda in Abruzzo non crolla

La regione seconda in classifica dietro solo al Trentino, si alza l'età media dei richiedenti

PESCARA. Cala, ma non tracolla la domanda dei mutui prima casa in Abruzzo. In una ricerca comparativa con le regioni, in un andamento generale negativo, l'Abruzzo occupa la seconda posizione in classifica con l'indicazione del calo in percentuale (rispetto alla rilevazione di novembre 2010) attestata al -6, inferiore soltanto (sia pure di 5 punti) a quella del Trentino (-1%). I dati provengono da mutui.it che, dopo aver analizzato 400mila domande degli ultimi tre mesi, ha verificato come le somme medie richieste si siano ridotte del 9%.

L'indagine mette in luce la differenza di atteggiamento degli italiani nei confronti del mutuo per l'acquisto della prima casa in base alla Regione in cui si vive. La riduzione dell'ammontare medio non risparmia nessuna zona d'Italia, tutte le regioni risultano ridimensionate nelle loro richieste: quelle che registrano il decremento maggiore sono Umbria (-14% rispetto a novembre 2010), Valle d'Aosta (-13%), Puglia e Basilicata (-11%), Liguria e Sicilia (-10%). Tiene solo il Trentino Alto Adige, che con una contrazione dell'1% si mantiene saldamente in prima posizione per quel che riguarda gli importi medi richiesti. L'Abruzzo con il suo -6% precede tutte le regioni del Nord e del Centro Italia. In fondo alla classifica troviamo Calabria, Basilicata e Molise che, come nel 2010, confermano le richieste minori. «I dati emersi dalla nostra indagine», spiega Lorenzo Bacca, responsabile business unit di Mutui.it, «provano, ancora una volta, che in tempi di crisi l'accesso al mutuo è materia per chi già dispone di risparmi. Anche chi vuole dedicarsi al primo progetto "da adulti" ha bisogno di costruirsi una solidità economica per ottenere la concessione del finanziamento; chiedere mutui per pagare il 100% del valore dell'immobile vuol dire esser certi di ottenere un rifiuto da parte delle banche. Naturale, quindi, che anche l'età media salga e che il sogno dell'indipendenza si faccia più lontano per i giovani».

In generale emerge che la domanda di mutui si fa alle soglia dei 40 anni e che in poco più di un anno l'importo scende del 9%, con una richiesta media di 146mila euro da restituire in 25 anni (a novembre 2010, prima dell'esplosione della crisi economica, l'importo medio dei finanziamenti era pari a 160mila euro). In Abruzzo l'importo medio è di circa 130mila euro. Su questa tendenza incidono i limiti imposti dalle banche: il finanziamento si ferma al 63% del valore dell'immobile e cresce la richiesta di tasso variabile.

«I mutui si rimpiccioliscono, mentre l'età di chi vuole sottoscriverli si alza ancora», commentano gli autori della ricerca. Un'altra indicazione arriva dalla tipologia. La richiesta di mutui a tasso variabile ormai eguaglia quella di mutui a tasso fisso (42% contro 43%), mentre solo un anno fa quest'ultima raccoglieva ben il 47% delle domande (27% per il variabile puro). (cr.re.)

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