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Neve, pioggia e vento a 100 all'ora: il maltempo flagella l'Abruzzo

Allagamenti e frane, disagi nelle strade e nelle linee ferroviarie. Le situazioni più gravi a Villla Celiera, dove sono state sgomberate 9 famiglie per una frana, nella Marsica, bloccata dalla pioggia, e all'Aquila, dove le scuole rimarranno chiuse

PESCARA. Frane, allagamenti, strade bloccate da neve e rami, treni in ritardo per le linee ostruite dai tronchi. Una giornata difficile per l'Abruzzo interno, mentre sulla costa arriva puntuale l'allarme arancione della Protezione civile per il rischio di dissesto idrogeologico dovuto da piogge e fiumi in piena. Dopo il crollo del muro di contenimento di Palazzo D'Avalos anche altri comuni hanno lanciato l'allarme per i loro territori, come ad esempio Lanciano. Ma gli effetti più gravi sulla popolazione si sono avuti da ieri sera a Villa Celiera, comune montano della provincia di Pescara che conta circa 700 abitanti, dove nove famiglie residenti in contrada Vagnola sono state sgomberate: una frana dal fronte di 300 metri ha danneggiato anche strutturalmente le abitazioni. Il vento forte, con raffiche che hanno sfiorato i 100 km orari nella notte e nel pomeriggio hanno raggiunto i 120, ha fatto il resto. Numerosi gli interventi dei Vigili del Fuoco a Pescara e provincia per rimuovere alberi e rami caduti e cartelloni pubblicitari divelti. All'Aquila chiusa per il forte vento la funivia per Campo Imperatore dove sono chiuse tutte le piste, sulle quali si sta accumulando neve fresca, fattore che le rende comunque impraticabili visto lo strato preesistente. E in serata la città è stata investita da una bufera di neve che ha costretto il sindaco a disporre per domani (sabato 31 gennaio) la chiusura delle scuole.

Villa Celiera, fango e acqua lesionano case come sisma. Fango e acqua sulle strade franate, case lesionate «come dopo un terremoto» gente che piange mentre raccoglie le sue cose dopo l' evacuazione. Nel Pescarese è emergenza per una frana che interessa un fronte di 300 metri. Sgomberate già 9 famiglie. Fortunatamente nessuna vittima. La Regione chiederà aiuto alla Protezione Civile nazionale. Il terreno infatti continua ancora a cedere. Lo scioglimento della neve abbinato al forte vento e alla pioggia sono alla base della frana che sta interessando la piccola località della provincia di Pescara: 16 le persone fatte allontanare dalle proprie abitazioni in contrada Vagnola a Villa Celiera, un comune di 700 abitanti. «É una situazione grave e interesseremo la Protezione civile nazionale. Giovedì a Roma avremo un incontro sui sistemi di protezione civile nazionale e qui porterò il dossier», ha detto l'assessore regionale alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, sottolineando che «non é una emergenza che può essere affrontata con fondi regionali». Secondo i tecnici, vista la lentezza del movimento, la frana durerà qualche giorno. «Lo scivolamento prosegue - ha riferito il sindaco Oreste Di Lorenzo - e non sappiamo al momento quale sarà l'evoluzione. Potrebbe essere necessario forse nelle prossime ore evacuare anche altre case e almeno altre due famiglie». Le abitazioni sgomberate si trovano proprio a valle della collina da dove si é sviluppata la frana. Arrivando all'ingresso di Villa Celiera, non lontano anche da Civitella Casonova si rischia di restare bloccati con l'auto nel fango. Chi può porta via qualcosa dalle case abbandonate in tutta fretta, caricando suppellettili e altri effetti su furgoni, trattori, auto e altri mezzi. In tanti hanno le lacrime agli occhi. Ci sono da salvare anche gli animali nelle stalle. Mobilitate tutte le forze dell' ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Genio civile. Bisogna fare presto. Le previsioni dicono che nelle prossime ore potrebbe tornare anche la neve.

Fiumi, preoccupa la piena del Pescara e dell'Aterno. Superato il livello di preallarme per il fiume Pescara e per il fiume Aterno: lo rende noto il Centro funzionale d'Abruzzo della Protezione civile che ha inviato un'informativa alle amministrazioni comunali interessate, raccomandando ai sindaci dei Comuni interessati, «stante il perdurare del maltempo e considerata la costante crescita del livello dei fiumi verso soglie di criticità», di mettere in atto le azioni previste nel Piano comunale di emergenza. I Comuni interessati sono quelli che ricadono nelle due zone di allerta denominate Bacino del Pescara e Bacino dell'Aterno. La Protezione civile raccomanda di «attuare servizi di monitoraggio su aree esposte a rischio di allagamenti e/o a fenomeni gravitativi anche attraverso il presidio territoriale e a mettere in atto le azioni previste dal Piano di Emergenza Comunale con particolare riferimento all'informazione della popolazione potenzialmente a rischio». I Comuni sono inoltre invitati a «mettere in atto tutte le attività necessarie alla mitigazione del rischio; prestare particolare attenzione a sottopassaggi pedonali e veicolari; mettere in atto, in particolare nelle zone costiere, tutte le attività di verifica delle strutture esposte al vento forte, di quelle esposte ad eventuali mareggiate e ad allagamenti e di mettere in atto tutte le azioni di mitigazione del rischio idraulico».

La pioggia blocca la Marsica. Ma la pioggia ha provocato anche allagamenti disastrosi per abitazioni e opifici nella Marsica occidentale, in particolare tra Tagliacozzo e Scurcola. Neanche la Tiburtina è stata risparmiata dagli allagamenti, tanto che i vigili del fuoco hanno dovuto fare numerosi interventi anche per permettere a dipendenti e lavoratori di accedere nelle proprie aziende, anche per verificare eventuali danni.

L'episodio più grave si è verificato a Ovindoli, lungo la strada statale 696 che scende a Celano. Il peso della neve ha piegato molti abeti, che sottoposti alla pressione del vento si sono anche spezzati finendo sulla carreggiata stradale. Oltre agli spazzaneve, dunque, anche i cantonieri dell'Anas sono dovuti intervenire per liberare un tratto di circa quattro chilometri di strada all'interno del quale stamattina era rimasto intrappolato un pullman con una ventina di studenti pendolari. Gli studenti avrebbero dovuto raggiungere Avezzano alle 8 per poi frequentare le scuole, ma sono rimasti bloccati fino alle 10 lungo la statale.

L'Aquila, prima gli allagamenti poi la bufera di neve. Gravi disagi per la pioggia che cade ininterrottamente da oltre 24 ore anche a L'Aquila. A causa dello scoppio di una conduttura fognaria l'acqua si è riversata sulla trafficatissima viale Corrado IV, al momento la strada più importante del capoluogo di regione. Poi la massa d'acqua si è spinta a valle e ha minacciato un bar molto frequentato per poi defluire sul piazzale del centro commerciale Meridiana, allagandolo e creando disagi ai chioschi dei commercianti che sono posizionati nel piazzale. I vigili del fuoco hanno chiuso provvisoriamente una corsia  di viale Corrado IV e ora stanno aspirando l'acqua nel piazzale allagato. Problemi anche al progetto case di Cese di Preturo a causa di infiltrazioni. E in serata la città è stata colpita da una vera e propria bufera di neve. L'abbondante nevicata ha costretto il sindaco Cialente a disporre la chiusura delle scuole per domani (sabato 31 gennaio).

Disagi anche nei collegamenti ferroviari. Infine problemi anche sulla linea ferroviaria Campobasso-Vairano, dove il traffico è stato sospeso dalle 5.50 per un albero caduto sui binari vicino alla stazione di Bojano. Le squadre di emergenza di Rfi hanno rimosso l'albero e svolto verifiche per ripristinare la linea. Coinvolti 7 treni regionali: 3 hanno subito rallentamenti fino a due ore, due sono stati limitati nel percorso, due cancellati. Trenitalia ha attivato un servizio di bus sostitutivi tra Bojano e Cantalupo.

Le previsioni di Abruzzometeo. Domani in Abruzzo è prevista una tregua, caratterizzata comunque da instabilità, poi ancora un peggioramento con nuove nevicate. Neve sicura sopra i 1000-1200 metri, ma è molto probabile anche all'Aquila e Avezzano nel tardo pomeriggio. Possibili forti rovesci e manifestazioni temporalesche accompagnate da raffiche di vento, con possibilità di grandinate, anche sulla costa.