No ai gasdotti in zona sismica, la Consulta boccia la Regione

Dichiarata incostituzionale la norma regionale: "Nel campo della produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia vale una potestà legislativa concorrente tra Stato e Regioni"

PESCARA. «Nel campo della produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia vale una potestà legislativa concorrente tra Stato e Regioni». Con questa motivazione di fondo la Corte Costituzionale ha stabilito l’illegittimità di una norma della Regione, l’art. 3 della legge 28/2012, che nell’ambito di un intervento sulla tutela della salute, dei beni paesaggistici e ambientali, modifica unilateralmente la disciplina in fatto di competenze regionali circa la localizzazione e realizzazione di oleodotti e gasdotti nelle zone sismiche, come il gasdotto previsto nella zona marsicana. «La disposizione impugnata», scrive la Consulta, «stabilendo l’incompatibilità a priori tra le zone sismiche classificate di prima categoria e la localizzazione e realizzazione dei gasdotti di maggiori dimensioni, sottrae la scelta al confronto, viceversa necessario, tra Stato e Regione». «Le norme interposte richiamate», scrive ancora la Corte, «hanno ridefinito, in modo unitario ed a livello nazionale, i procedimenti di localizzazione e realizzazione della rete di oleodotti e gasdotti».