BOLLETTINO COVID
Nuovi positivi, in Abruzzo c'è la frenata (-40%): niente "effetto feste"
Confermate dal bollettino regionale del venerdì le anticipazioni del Centro sul calo dei nuovi contagi in regione, ora classificata a "basso rischio". Calano i ricoveri, ma ci sono 20 decessi
PESCARA. In flessione di circa il 40% rispetto alla passata settimana, il numero dei nuovi contagi da Covid-19 in Abruzzo, come anticipato da il Centro nei giorni scorsi. Lo confermano i dati del bollettino emesso dalla Regione che, come ogni venerdì, fotografa l'andamento settimanale della pandemia.
IL REPORT - Sono 2824 (di cui 711 reinfezioni) i casi positivi al Covid registrati tra il 7 e il 13 gennaio in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza - al netto dei riallineamenti - a 643335 (di cui 33329 reinfezioni). Il bilancio dei pazienti deceduti registra 20 nuovi casi (di età compresa tra 49 e 95 anni) e sale a 3865. Nel totale dei casi positivi sono compresi anche 625651 dimessi/guariti (+5242 rispetto a venerdì scorso). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 13819 (-2438 rispetto a venerdì scorso). Di questi, 179 pazienti (-58 rispetto a venerdì scorso) sono ricoverati in ospedale in area medica; 5 (-5 rispetto a venerdì scorso) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
Nell’ultima settimana sono stati eseguiti 3952 tamponi molecolari (2566498 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 17177 test antigenici (4754573).
Del totale dei casi positivi, 130327 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+547 rispetto a venerdì scorso), 184215 in provincia di Chieti (+755), 153446 in provincia di Pescara (+885), 153050 in provincia di Teramo (+610), 13175 fuori regione (+31) e 9122 (-4) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
BASSO RISCHIO - Nessuna Regione e provincia autonoma è classificata a rischio alto per l'evolversi dei casi di Covid, nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute. Sette sono invece classificate a rischio moderato: Basilicata, Emilia Romagna, Provincia di Trento, Puglia, Sardegna e Sicilia, Umbria. Quattordici, tra cui l'Abruzzo, quelle infine classificate a rischio basso.