Oasi e Parchi aprono alle scuole

L’alleanza di 4 aree protette per rilanciare il turismo nel dopo-terremoto

L’AQUILA. Oasi naturalistiche a braccetto per rilanciare il turismo nelle zone devastate dal sisma. Siglato un «patto di ferro» tra i Parchi nazionali d’Abruzzo-Lazio-Molise e Sirente-Velino con le riserve di Monte Velino e Pietrasecca. Quattro aree protette si alleano per dare impulso al turismo didattico-naturalistico e puntano soprattutto sulla capitale per riconquistare spazi nel mercato delle scuole. Viaggia sotto le insegne di «Abruzzo sostenibile» l’accordo biennale per lo sviluppo siglato tra i Parchi con il supporto di Legacoop Abruzzo e cooperativa Sherpa.
Un patto che mira a recuperare il terreno perduto, dopo il terremoto del 6 aprile, con un’azione congiunta rivolta agli istituti scolastici del Comune di Roma, della provincia di Napoli e dell’Abruzzo.

«Oltre a seminare morte e distruzione», affermano congiuntamente i direttori dei Parchi Ducoli e Di Nino, la dirigente del Cfs Altea, il sindaco di Carsoli Mazzetti, «il sisma ha creato seri problemi, in particolare alla provincia dell’Aquila, dove il mercato del turismo ha subito un duro colpo. Per recuperare occorre un’azione promozionale incisiva nei settori dove abbiamo più da offrire: per questo abbiamo deciso di unire le forze e lavorare in sinergia per riconquistare il terreno perduto nei confronti delle scuole».

Scommessa nel segno della qualità ambientale e del ricco patrimonio naturalistico custodito nelle aree protette della regione verde d’Europa. Il protocollo d’intesa prevede la progettazione, costruzione, promozione e commercializzazione di varie formule di gite scolastiche e vere e proprie «vacanze verdi»: gite di una o due giorni alla scoperta di orsi, lupi, camosci, cervi, aquile reali, grifoni, caprioli e grotte carsiche; campi scuola di tre o cinque giorni; campi natura di sei giorni; stage di tre giorni. Proposte che saranno pubblicizzate per tutto il 2010, inserite nei siti istituzionali e diffuse negli istituti scolastici per riallacciare i fili del turismo verso l’Abruzzo dei parchi.

Le quattro aree protette puntano sulla promozione per rivalutare le zone danneggiate dal terremoto e riattivare un circuito economico, sociale e turistico in linea con i principi della «Carta europea per lo sviluppo sostenibile».
Tre le strutture che attueranno il progetto pilota «Abruzzo sostenibile»: i centri di educazione ambientale del Parco Sirente Velino, a Secinaro, e della Riserva orientata Monte Velino, a Magliano dei Marsi, il Centro visite dell’Orso del Pnalm, a Villavallelonga.

«L’azione a tutto campo, con meta privilegiata le aree campane e romane, ha l’obiettivo di diffondere sempre più una cultura rispettosa dell’ambiente», prosegue Colitti, responsabile della cooperativa Sherpa, «e di ridare linfa al settore turistico e all’economia locale: risultati che si raggiungono coinvolgendo scuole, professionalità locali e operatori del settore».
L’operazione messa in cantiere dalle quattro aree protette ha quindi l’ambizione di coniugare lo sviluppo del territorio con la diffusione della cultura ambientale per la salvaguardia delle risorse. La prima tappa è la campagna di promozione rivolta a studenti e docenti delle scuole abruzzesi, campane e romane.