ABRUZZO
Ore 7,07, sveglia con il terremoto / AGGIORNAMENTI SCIAME SISMICO
Scossa di diversi secondi avvertita a Pescara, lungo la costa fino al Nord, a Roma e a L'Aquila. Magnitudo di 5,7, epicentro in mare a 15-20 km da Fano. Sospeso traffico ferroviario lungo la linea Adriatica
PESCARA. Una forte scossa di terremoto si è sentita alle 7,07 a Pescara. In tanti si sono svegliati questa mattina sentendo il leto tremare per diversi secondi.
AGGIORNAMENTI sono in corso sull'entità della scossa e sull'area di interesse.
La scossa di terremoto ha interessato in particolare le Marche, ma è stata avvertita su gran parte del Centro, Roma inclusa, e sul Nordest, fin oltre il Veneto. Stime preliminari individuano l'epicentro in mare Adriatico, poco al largo (15-20 km) di Fano, nelle Marche, con una magnitudo intanto stimata tra 5,5 e 6. Ipocentro a circa 10 km di profondità. Successivamente la magnitudo è stata definita in 5,7.
Come avviene in questi casi il traffico ferroviario è stato sospeso lungo la linea Adriatica per consentire i sopralluoghi su ponti e e nelle gallerie.
Il terremoto è tornato a L'Aquila. Per qualche istante la paura è tornata all'Aquila, città colpita dal sisma del 6 aprile 2009 e ancora in ricostruzione. Numerose le segnalazioni attraverso i social network a seguito della scossa delle 7,07 avvertita distintamente in varie parti del capoluogo. Segnalazioni sono arrivate anche dalle altre province, a partire da quella di Teramo, la più vicina rispetto alle Marche, già interessata in maniera significativa dalle forti scosse registrate nel centro Italia nel 2016 e nel 2017.
Secondo i rilevamenti dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica) le scosse si sono susseguite sia pure con magnitudo inferiore (da 4 alle ore 7,12 a scendere fino a 2,4 delle 7,35). Uno sciame sismico con epicentro localizzato sempre in mare, al largo della costa marchigiana tra Pesaro e Ancona e a profondità diverse con una minima di 4 km.
Nella zona di Ancona per ora segnalate crepe nelle pareti, sgomberata la clinica Villa Igea. Arrivate anche segnalazioni di ascensori bloccati e caduta di calcinacci. Intanto molti sono scesi in strada, tanta la paura tra la popolazione.
No rischio tsunami. "Appena 6 minuti dopo il sisma il Centro allerta tsunami ha diramato un messaggo di informazione, che non è un messaggio di allerta ma informa che c'è stato il sisma per attivare i controlli lungo le coste". Lo ha detto all'Ansa Alessandro Amato dell'Ingv, che coordina il Centro allerta Tsunami sottolineando che, allo stato attuale "il rischio non c'è". "Ci sarebbe stato con una magnitudo più grande di 6,5. Il messaggio che abbiamo diramato si attiva per terremoti di 5,5 in mare o lungo la costa nel Mediterraneo. Se ci fosse stato uno Tsunami si sarebbe sviluppato pochi minuti dopo".
LA PIU' FORTE IN ZONA IN 100 ANNI. La scossa di magnitudo 5.7 di questa mattina è la più forte mai registrata nella costa settentrionale marchigiana da quella del 1930, di magnitudo 5.8 nei pressi di Senigallia. La nuova scossa, ha spiegato il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, «è dovuta al fronte della catena appenninica sepolta sotto al mare Adriatico che si sta accorciando tra i 2 e 4 millimetri all'anno. Una regione notoriamente sismica la cui attività permette alla crosta adriatica di scendere sotto quella appenninica attraverso un fenomeno noto come subduzione».