Ispezione del Nas

ABRUZZO / I CONTROLLI

Ospiti anziani in sovrannumero e abbandonati a se stessi, due centri nel mirino dei Nas

I carabinieri per la Tutela della Salute hanno rilevato gravi irregolarità in due strutture sanitarie e assistenziali del Pescarese e del Teramano. In un caso, l'omessa dichiarazione di positività al covid avrebbe provocato diverse morti. Situazioni non conformi anche nel Chietino

PESCARA. Ospiti in sovrannumero, in alcuni casi abbandonati a se stessi, omessa dichiarazione di positività al Covid che ha determinato il decesso di diverse persone anziane. C'è anche l'Abruzzo, in particolare due strutture situate nelle province di Pescara e Teramo, nelle 1.848 ispezioni che il comando carabinieri per la Tutela della salute ha realizzato, in stretta intesa con il ministro della Salute, Roberto Speranza, nei centri sanitari e socio-assistenziali, come Rsa e luoghi di lungodegenza, case di riposo, comunità alloggio.

Una campagna di controllo che, su scala nazionale, ha rilevato irregolarità in 281 strutture, circa il 15% di quelle sottoposte ad accertamenti. I Nas di Pescara coordinati dal comandante Domenico Candelli, hanno portato alla luce gravi violazioni "commesse dai gestori, anche riconducibili all’abbandono a se stesse di persone bisognose di assistenza, e di aver favorito, per colpa, il contagio del virus, determinando il decesso di diverse persone anziane, peraltro ospitate in numero superiore a quello consentito".

In uno dei due interventi, per i quali sono ancora in corso indagini, è stata rilevata l’omessa comunicazione alla Asl di riferimento circa casi di positività al test diagnostico per il covid-19, omissione che avrebbe ulteriormente contribuito a estendere il contagio a tutti i venti ospiti presenti e di otto dipendenti su dodici.

"I recenti controlli in strutture sanitarie e socio assistenziali", chiarisce Candelli, "hanno impegnato i Nas di Pescara in otto strutture, di cui 5 socio sanitarie e 3 socio assistenziali, ove si erano sviluppati focolai covid. Sono state rilevate non conformità in quattro strutture i cui responsabili sono stati segnalati alle autorità giudiziarie. Oltre alle due strutture ( nel Pescarese e nel Teramano) le non conformità hanno riguardato anche due strutture del chietino.

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