Patto, ecco il documento per il governo

Vertice a Pescara per definire i punti del dossier da presentare domani a Palazzo Chigi

PESCARA. E' composto da otto temi il dossier del Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, presenterà al governo domani pomeriggio a Roma. Il documento finale è stato messo a punto, ieri sera, in un incontro nella sede di Abruzzo Sviluppo a Pescara.

Al documento finale hanno lavorato tre dei quattro membri della delegazione abruzzese (nella tabella in alto tutti i componenti) che incontrerà sei esponenti del governo a Palazzo Chigi: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta (capodelegazione), e i ministri Raffaele Fitto (rapporti con le Regioni), Altero Matteoli (Infrastrutture), Paolo Romani (Sviluppo economico), Ferruccio Fazio (Sanità), Maurizio Sacconi (Lavoro).

Assente Chiodi (il quarto e principale oratore di domani), alla rifinitura finale del dossier hanno messo mano Mauro Angelucci, presidente regionale di Confindustria, Maurizio Spina, segretario regionale della Cisl, e Camillo D'Alessandro, capogruppo del Pd in consiglio regionale. All'incontro era presente anche Nello Rapini, presidente di Abruzzo Sviluppo, società in-house della Regione.

Il documento finale - che oggi sarà sottoposto all'approvazione degli altri rappresentanti di sindacati e associazioni che parteciperanno al vertice romano - è una sorta di approfondimento dei quattro capitoli principali del Patto: sblocco dei fondi Fas (612 milioni), disponibilità delle risorse dell'Intesa quadro infrastrutture (977 milioni), Masterplan (1 miliardo 800 milioni); rifinanziamento della cassa integrazione in deroga.

Ecco gli 8 temi emersi dall'incontro di ieri sera.
1) Fondi Fas. La delegazione abruzzese chiederà lo sblocco dei Fondi per le aree sottoutilizzate.
2) Masterplan. La richiesta di sblocco, in questo caso, riguarderà anche i fondi attualmente non disponsibili del Materplan, se necessario anche attraverso modifiche legislative.
3) Zona franca. Sarà chiesto al governo un sostegno al riconoscimento della Zona franca urbana per L'Aquila nel post-terremoto.
4) Aree di crisi. La delegazione chiederà interventi di sostegno al lavoro nelle zone in crisi della regione - L'Aquila, Valle Peligna, Val Sinello e Val Vibrata - con riserva di aggiungere un'altra area a forte tasso di disoccupazione, la Val Pescara.
5) Contratti di programma. Sarà chiesto al governo la definizione di tempi certi e di modalità operative per i tre contratti di programma già esistenti con la possibilità di aggiungerne altri.
6) Infrastrutture. La delegazione guidata da Chiodi chiederà la definizione di tempi e modalità certi per l'approvazione e il finanziamento di una serie di infrastrutture definite prioritarie, cioè quelle individuate da una delibera della giunta regionale del luglio scorso. In ballo ci sono 900 milioni di euro che fanno parte di quell'accordo-quadro sottoscritto, nel maggio 2009, da Chiodi e dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per un plafond di 6 miliardi. Il governo aveva chiesto alla Regione di fare un elenco di priorità, e la delibera di due mesi aveva individuato opere e interventi come, per esempio, quelli per il porto di Ortona, per l'aeroporto di Pescara, per la velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara, e per la nuova tratta L'Aquila-Tagliacozzo.
7) Ammortizzatori sociali. La richiesta riguarda il finanziamento anche per il 2012 della cassa integrazione in deroga.
8) Credito d'imposta. Infine la delegazione chiederà al governo il riconoscimento del diritto al credito d'imposta in favore delle imprese che effettueranno nuove assunzioni.

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