Pdl, in conclave per evitare liti

Giuliante: confronto su energia, Comunità montane e sanità.

PESCARA. Conclave del centrodestra questa mattina allo Sporting Club Villa Maria di Francavilla. Nelle sale dell’ex convento dei Salesiani si parlerà di come rinsaldare l’azione amministrativa Pdl, di come procedere in maniera univoca verso scelte e leggi che la Regione dovrà varare ad ottobre. All’ordine del giorno dell’incontro promosso dal capogruppo alla Regione, Gianfranco Giuliante e a cui parteciperanno il presidente Gianni Chiodi, gli assessori e consiglieri regionali e i parlamentari, c’è il Piano per l’Energia, la sanità con il rinnovo dei manager Asl, ma si parlerà anche di territorio, di lavoro e della riforma delle Comunità montane. «Si tratta di una riunione nel solco di quei sistematici confronti su progetti e iniziative tra tutti gli eletti del Pdl», spiega Giuliante, «per meglio approfondire quelle tematiche che il Consiglio regionale dovrà affrontare.

Tutti i consiglieri possono esprimere le proprie valutazioni ed è importante perchè si tratta di un necessario momento di raccordo tra Consiglio regionale ed esecutivo. In questo caso», fa presente Giuliante, «data la valenza delle argomentazioni è prevista la presenza di tutti gli esponenti del centrodestra abruzzese». Un capitolo particolare è assegnato alla sanità, con una prossima iniziativa dell’assessore Lanfranco Venturoni, che prevede l’accorpamento di tutti i servizi amministrativi delle Asl. «Finalmente oggi i commissari e sub commissari prendono servizio», racconta Venturoni, «ora ci saranno una serie di interventi per fare una buona analisi contabile e patrimoniale delle aziende. Questa sarà anche l’occasione di riorganizzare i servizi amministrativi e per creare un unico sistema informatico per cui tutto sarà più omogeno ed avere la possibilità di un vero controllo della gestione. Finora i servizi amministrativi sono stati repubbliche autonome ed è stato difficile se non impossibile metterle insieme».

Nonostante l’informatica, a giudizio di Venturoni, le Asl hanno agito sui conti con «ritardi di anni», tanto da non poter avere un controllo sulla spesa. «Non abbiamo una contabilità trimestrale», spiega l’assessore alla sanità, «non abbiamo una contabilità industriale e analitica, i conti sono a macchia di leopardo. Come si può gestire un’azienda se non sappiamo reparto per reparto, servizio per servizio, quanto costano alla Regione e ai cittadini e, soprattutto quanto produce un reparto e un servizio. In sanità adesso è tutto contabilizzato, dalle prestazioni ai servizi, come si fa a capire se investimento su un servizio o su una struttura siano giuste rispetto ad altre scelte».

«Così oggi abbiamo in alcuni casi un eccesso di personale e in altri casi una carenza. I conti e la qualità dei servizi non si vedono se il primario è più forte politicamente, ma dai conti. Spesso», conclude l’assessore Venturoni, «si sono finanziati servizi ospedalieri solo perchè il primario o il direttore erano più vicino all’amministrazione mentre era penalizzato chi lavorava in silenzio. Rimettere mano ai conti e unire i servizi amministrativi è un passo importante della riforma anti-sprechi e per rilanciare servizi di qualità».