Pdl sotto assedio per le 250 nomine
La lite interna tra An e Forza Italia frena il ricambio negli enti regionali.
PESCARA. Un ghiotto boccone che fa litigare il centrodestra. Sono gli enti regionali con i loro ambiti posti ben retribuiti che vedono una folla di candidati, circa 250, far pressione sui partiti. La corsa all’incarico è iniziata a dicembre con la chiusura delle urne e la vittoria Pdl. Poi sia i tempi del cosiddetto spoil system, il terremoto hanno e i dissapori interni al centrodestra hanno comlicato tutto. Il problema è rimasto irrisolto anzi si è ingigantito innescando nuove tensioni nel Pdl. Prima questione le richieste di posti sono troppe e mal si coniugano con le promesse di tagli e riduzioni di compensi.
Poi npn c’è accordo sui nomi. Rinvii, il Pdl litiga La maggioranza di centrodestra dopo rinvii è giunta ai ferri corti perchè la nomina, secondo An, di manager, presidenti, direttori, commissari e cda per una ottantina di enti «strumentali», non può più slittare, pena una sommosssa interna. Attualmente, infatti, con una certa meraviglia sulle poltrone sono rimasti in carica i manager nominati dall’ex giunta di centrosinistra del presidente Del Turco, all’epoca accusati dal Pdl di essere nomine frutto di «arroganti» spartizione e aver prodotto solo inefficenze. Ora la situazione si è capovolta. Le nomine non fatte tra i malpancismi di An e Forza Italia stanno mettendo in crisi l’immagine di coalizione unita e vincente.
E’ stato il capogruppo del Pdl alla Regione Gianfranco Giuliante a suonare polemicamente la sveglia chiedendo subito una riunione sulle nomine per evitare altri rinvii. La corsa agli enti Il summit della maggioranza consiliare, anche alla presenza del presidente della Giunta, Gianni Chiodi, in programma all’inizio della settimana è stato rinviato, con disappunto di Giuliante. Mentre sul tavolo degli assessori regionali aumentano le richieste e le pressioni sui nomi da indicare. Gli enti in ballo, per citarne alcuni sono: i trasporti con Arpa, Gtm e Sangritana (tre società che dovrebbero essere unite in una sola); l’edilizia pubblica con l’Aret, e l’Arit; l’ambiente con l’Arta; il turismo l’Aptr; la gestione dell’acqua con le Ato: servizi all’industria con Abruzzo Engineering; l’occupazione con Abruzzo Lavoro; l’informatica con l’Arit; le società di formazione professionale come ad esempio il Ciapi.
L’ambita finanziaria regionale Fira. I servizi all’agricoltura con l’Arssa; la gestione dell’aeroporto con la Saga. Poi ci sono le nomine più importanti, quelle ai vertici delle Asl che rappresentano un capitolo a parte. Assegnare le poltrone Complessivamente in ballo ci sono 70 o 80 incarichi pesanti con presidenze e direzioni, poi la miriade di posti in consigli di amministrazione. Tra Giochi del Mediterraneo e G8, forse se ne riparlerà a fine luglio mentre i sindacati, in particolare quelli dei trasporti parlano di «sprechi e costi di gestione sempre più alti».
Poi npn c’è accordo sui nomi. Rinvii, il Pdl litiga La maggioranza di centrodestra dopo rinvii è giunta ai ferri corti perchè la nomina, secondo An, di manager, presidenti, direttori, commissari e cda per una ottantina di enti «strumentali», non può più slittare, pena una sommosssa interna. Attualmente, infatti, con una certa meraviglia sulle poltrone sono rimasti in carica i manager nominati dall’ex giunta di centrosinistra del presidente Del Turco, all’epoca accusati dal Pdl di essere nomine frutto di «arroganti» spartizione e aver prodotto solo inefficenze. Ora la situazione si è capovolta. Le nomine non fatte tra i malpancismi di An e Forza Italia stanno mettendo in crisi l’immagine di coalizione unita e vincente.
E’ stato il capogruppo del Pdl alla Regione Gianfranco Giuliante a suonare polemicamente la sveglia chiedendo subito una riunione sulle nomine per evitare altri rinvii. La corsa agli enti Il summit della maggioranza consiliare, anche alla presenza del presidente della Giunta, Gianni Chiodi, in programma all’inizio della settimana è stato rinviato, con disappunto di Giuliante. Mentre sul tavolo degli assessori regionali aumentano le richieste e le pressioni sui nomi da indicare. Gli enti in ballo, per citarne alcuni sono: i trasporti con Arpa, Gtm e Sangritana (tre società che dovrebbero essere unite in una sola); l’edilizia pubblica con l’Aret, e l’Arit; l’ambiente con l’Arta; il turismo l’Aptr; la gestione dell’acqua con le Ato: servizi all’industria con Abruzzo Engineering; l’occupazione con Abruzzo Lavoro; l’informatica con l’Arit; le società di formazione professionale come ad esempio il Ciapi.
L’ambita finanziaria regionale Fira. I servizi all’agricoltura con l’Arssa; la gestione dell’aeroporto con la Saga. Poi ci sono le nomine più importanti, quelle ai vertici delle Asl che rappresentano un capitolo a parte. Assegnare le poltrone Complessivamente in ballo ci sono 70 o 80 incarichi pesanti con presidenze e direzioni, poi la miriade di posti in consigli di amministrazione. Tra Giochi del Mediterraneo e G8, forse se ne riparlerà a fine luglio mentre i sindacati, in particolare quelli dei trasporti parlano di «sprechi e costi di gestione sempre più alti».