Perdonanza, salta la cena tra Berlusconi e Bertone
La sala stampa vaticana ha comunicato che la cena della Perdonanza, alla quale avrebbero dovuto partecipare, fra gli altri, il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stata annullata. Alla cerimonia dell'apertura della Porta santa il sottosegretario Gianni Letta. Striscioni e proteste dei terremotati
L'AQUILA. La sala stampa vaticana ha comunicato che la cena della Perdonanza annunciata per questa sera all'Aquila, alla quale avrebbero dovuto partecipare, fra gli altri, il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stata annullata. Il presidente del Consiglio ha inoltre deciso di delegare, quale rappresentante del governo alle celebrazioni, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, "per evitare - aggiunge la nota della sala stampa - strumentalizzazioni".
"Al termine della celebrazione - ha spiegato il portavoce vaticano - l'Arcivescovo aveva pensato, in un primom momento, di organizzare una cena quale segno di ringraziamento al Segretario di Stato, ai vescovi e alle autorità per la loro presenza e per la loro opera a favore delle vittime del terremoto. In un secondo tempo si è preferito cancellare la cena e devolverne il costo a beneficio dei terremotati".
La cerimonia religiosa della perdonanza si è conclusa con la lettura della bolla di Celestino V si è conclusa la cerimonia religiosa della Perdonanza. La processione guidata da Tarcisio Bertone si è recata davanti alla Porta santa che è stata aperta per consentire ai fedeli di oltrepassarla per ricevere così il perdono. Alla processione hanno preso parte anche i rappresentanti del governo: Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità e Gianfranco Rotondi ministro per l'Attuazione del Programma. Sono inoltre presenti le autorità della Regione Abruzzo.
Un grande striscione che recitava "Il nuovo miracolo italiano: sei mesi nelle tende" è stato esposto dai membri della conferenza dei comitati al passaggio della parte politica della processione con in testa rappresentanti locali e a cui partecipava il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.
"Al termine della celebrazione - ha spiegato il portavoce vaticano - l'Arcivescovo aveva pensato, in un primom momento, di organizzare una cena quale segno di ringraziamento al Segretario di Stato, ai vescovi e alle autorità per la loro presenza e per la loro opera a favore delle vittime del terremoto. In un secondo tempo si è preferito cancellare la cena e devolverne il costo a beneficio dei terremotati".
La cerimonia religiosa della perdonanza si è conclusa con la lettura della bolla di Celestino V si è conclusa la cerimonia religiosa della Perdonanza. La processione guidata da Tarcisio Bertone si è recata davanti alla Porta santa che è stata aperta per consentire ai fedeli di oltrepassarla per ricevere così il perdono. Alla processione hanno preso parte anche i rappresentanti del governo: Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità e Gianfranco Rotondi ministro per l'Attuazione del Programma. Sono inoltre presenti le autorità della Regione Abruzzo.
Un grande striscione che recitava "Il nuovo miracolo italiano: sei mesi nelle tende" è stato esposto dai membri della conferenza dei comitati al passaggio della parte politica della processione con in testa rappresentanti locali e a cui partecipava il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.