CORONAVIRUS / ABRUZZO

Pescara, Chieti e altri 17 comuni da oggi in zona arancione / LA NUOVA MAPPA

L'ordinanza del presidente Marsilio alla luce dell'indice Rt. Dopo un mese, restrizioni soft in tutta l'area metropolitana eccetto Montesilvano e Città Sant'Angelo e a Lanciano, Silvi, Pineto e Roseto. Salgono a 45 centri con le regole più severe, la situazione più critica nella provincia aquilana

PESCARA. Da oggi, lunedì 22 marzo, tornano le restrizioni covid più soft previste dalla zona arancione nell'intera l'area metropolitana Chieti-Pescara, ad esclusione dei comuni più a nord di Montesilvano e Città Sant'Angelo. Tornano in fascia arancione, anche tre comuni della costa teramana (Silvi, Pineto e Roseto), sette comuni della provincia di Chieti (oltre a Chieti e San Giovanni Teatino, Francavilla, Lanciano, Ortona, Bucchianico e Miglianico), cinque comuni della provincia di Pescara (oltre a Pescara, Cepagatti e Spoltore che fanno parte dell'area metropolitana, Castiglione a Casauria e Pianella) e quattro comuni della provincia dell'Aquila (Ovindoli, Rivisondoli, Cagnano Amiterno e Ateleta). In totale tornano in arancione 19 comuni abruzzesi. Mentre salgono complessivamente a 45 i Comuni con le regole più severe rispetto alla fascia di rischio arancione in cui è inserito l’Abruzzo. E' quanto prevede l'ordinanza firmata dal presidente della giunta regionale Marco Marsilio che ha validità fino al 28 marzo, salvo diverse disposizioni. Le regole per le zone rosse in questi Comuni non sono le stesse previste dalle “zone rosse” del Decreto Draghi, ma quelle già in essere da tempo in Abruzzo.

L'ordinanza  è stata firmata alla luce del dato di contagiosità Rt sceso tendenzialmente in Abruzzo sotto 1 (0,96) con un impatto di rischio moderato. Dopo circa un mese di zona rossa, anzi, arancione scuro, indetta dall'ordinanza regionale dello stesso Marsilio, i comuni come Pescara, Chieti, Francavilla, Spoltore e San Giovanni Teatino, Silvi, Pineto e Roseto, tornano quindi in arancione per quel che riguarda le restrizioni Covid e di conseguenza a vedere di nuovo aperti i negozi.

Non altrettanto possono farlo quei comuni, il cui numero è salito a 45, dove secondo la Regione, c'è ancora un'alta incidenza del virus. E a preoccupare di più sono questa volta i centri della provincia aquilana che hanno indice Rt più alto, come ad esempio, Tagliacozzo, Castel di Sangro e Celano. "Se non ci fosse stato il decreto Draghi che ci impone di restare in arancione fino a Pasqua saremmo potuti andare addirittura in zona gialla", è il rammarico di Marsilio (nella foto in basso): "Le misure adottate hanno dato esito sperato, il numero dei contagi scende, l'unica apprensione viene dal numero degli ospedalizzati che invece non cala".

Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo

LE REGOLE. Nei Comuni in cui la zona rossa cessa, possono quindi riaprire i negozi. Inoltre nelle zone rosse regionali ci sono regole diverse rispetto a quelle previste dal decreto Draghi. Ad esempio, le visite a parenti e amici sono consentite all’interno dello stesso Comune, con le limitazioni di due persone oltre ai figli minori di 14 anni e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Anche in zona rossa in Abruzzo restano aperti parrucchieri, barbieri e centri estetici. 

SCUOLE. Per i Comuni in zona rossa il presidente Marsilio ha deciso di lasciare aperti nidi e scuole dell’infanzia, ma ci sono sindaci che hanno comunque predisposto ordinanze comunali che chiudono asili nido e scuole dell’infanzia.

LA NUOVA MAPPA. In provincia di Chieti escono dalle restrizioni i comuni di Chieti, Francavilla al Mare, Lanciano, Ortona, San Giovanni Teatino, Bucchianico e Miglianico. Sono soggetti a restrizione i Comuni di Castiglione Messer Marino, Orsogna, Atessa, San Vito Roccamontepiano, Torrevecchia Teatina, Ripa Teatina, Casoli, Santa Maria Imbaro, Casalincontrada e Montazzoli.

In provincia di Pescara escono dalle restrizioni i comuni di Pescara, Cepagatti, Spoltore, Castiglione a Casauria e Pianella. Sono soggetti a restrizione i Comuni di Montesilvano, Città Sant’Angelo, Lettomanoppello, Manoppello, Collecorvino, Catignano, Rosciano, Moscufo, Cappelle sul Tavo, Bolognano, Cugnoli, Montebello di Bertona, San Valentino in Abruzzo Citeriore e Villa Celiera.

Nella provincia dell'Aquila escono dalle restrizioni i comuni di Ovindoli, Rivisondoli, Cagnano Amiterno e Ateleta. Sono soggetti a restrizione i Comuni di Capitignano, Castelvecchio Subequo, Pizzoli, Sante Marie, Prezza, Pratola Peligna, Tornimparte, Magliano dei Marsi, Tagliacozzo, Celano, Castel di Sangro e San Benedetto dei Marsi.

In provincia di Teramo escono dalle restrizioni i comuni di Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi. Sono soggetti a restrizione: Colonnella, Tortoreto, Martinsicuro, Nereto, Morro d'Oro, Sant’Omero e Mosciano Sant'Angelo.