Petroceltic, nessun ricorso al Tar

Scoppia la polemica in consiglio regionale: non passa la mozione dell'Idv, l'estrazione va avanti. Decisioni unanimi sulla vendita degli alloggi popolari dell'Ater e fattoria sociale

L'AQUILA. Via libera ai Comuni sulla vendita degli alloggi popolari, protesta con l'esposizione di cartelli in aula delle opposizioni di centrosinistra contro i ritardi sulla delocalizzazione delle antenne di San Silvestro a Pescara. E ancora la bocciatura, tra le polemiche, della risoluzione con cui si chiedeva alla Regione di presentare ricorso al Tar contro il permesso di ricerca per idrocarburi concessa dal ministero dell'Ambiente alla società Petrolceltic. Sulla petrolizzazione Chiodi e la sua maggioranza a parole sono contro, nei fatti a favore, ha tuonato il capogruppo dell Idv, Carlo Costantini.

Seduta del Consiglio regionale frizzante, sia pure con un ordine del giorno ridotto, caratterizzata da provvedimenti interessanti. Tra questi le disposizioni sull'agricoltura sociale approvate all'unanimità: in pratica, viene istituita la fattoria sociale per offrire servizi alla di popolazione più svantaggiata. Misura tra le primi approvate in Italia, che pone l'Abruzzo all'avanguardia, sottolineano i consiglieri del Pdl Riccardo Chiavaroli, Emilio Iampieri e Walter Di Bastiano, firmatari e ideatori della legge. Il capogruppo di Rifondazione, Maurizio Acerbo, evidenzia che nella legge è previsto lo strumento degli Orti sociali, piccoli appezzamenti pubblici affidati alla coltivazione di persone o associazioni socio-sanitarie per promuovere la prevenzione, la riduzione, la rimozione delle cause di rischio di emarginazione, il disagio e la discriminazione in tutte le sue forme.
Le legge che estende ai Comuni la facoltà, già concessa alle Ater, di predisporre piani di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, salvaguarda i diritti maturati dai legittimi assegnatari degli alloggi. I Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti avranno la possibilità di chiedere alla giunta l' autorizzazione a variare la destinazione d'uso degli alloggi, a condizione che sia finalizzata a garantire un servizio pubblico.
L'assemblea ha quindi posto le basi per il rilancio dell'Arit (agenzia regionale per l'informatica e le telematica): una risoluzione votata all'unanimità impegna il presidente della giunta ad assumere i provvedimenti necessari per affidare all'Arit i servizi informatici delle strutture della Regione, delle Asl e di tutti gli enti strumentali e locali abruzzesi. Soddisfazione è stata espressa dal consigliere del Pd, Claudio Ruffini, il quale sottolinea il lavoro comune svolto in II e IV commissione. Respinta la risoluzione presentata dal terzo polo sul riordino della sanità in Abruzzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA