Più facile allontanare i molestatori con Youpol e ammonimento del questore

Una app per segnalare e gestire richieste di aiuto in caso di soprusi, botte e maltrattamenti. Proposta concreta, efficace e di immediato utilizzo quella rilanciata con “Questo non è amore”, la campagna di informazione e sensibilizzazione della polizia di Stato nella Giornata internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne che ricorre oggi, 25 novembre.

Di fronte all’emergenza Covid, la polizia di Stato rimodula e attualizza gli strumenti tecnologici e social, anche attraverso la rinnovata diffusione dell’app YouPol a cui la vittima può prontamente, anche in maniera anonima, segnalare reati di violenza subiti, trasmettere messaggi e immagini. Creata per contrastare il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, la app è stata aggiornata, nel marzo scorso, prevedendo la possibilità di segnalare anche i reati di violenza domestica. È comunque sempre importante la chiamata al numero di emergenza 112 e/o 113, soprattutto nei casi di pericolo imminente, attivo 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno.

Tra i provvedimenti preventivi contro i casi di maltrattamenti e stalkeraggio vi è poi  l'ammonimento del questore, che anticipa la soglia di tutela, potendo essere adottato in quei casi che costituiscono l’anticamera di comportamenti violenti più gravi. In particolare, chi si rende responsabile di percosse o lesioni lievi, nell’ambito di violenza domestica, può essere ammonito non solo su richiesta della vittima o di un testimone, ma anche per iniziativa della stessa forza di polizia, che può così provvedere ad allontanare immediatamente il soggetto dall’abitazione dove si sono realizzate le condotte violente. Ricorrere all’ammonimento è molto semplice. La vittima deve esporre i fatti e avanzare la richiesta. Il questore, verificati i fatti, adotterà il provvedimento.

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