Piccole imprese: perso tempo sul Patto
Artigiani e commercianti: la Regione acceleri e dica se ci sono i fondi
PESCARA. «Non si tratta di dare scadenze, dobbiamo muoverci. Abbiamo perso tempo, senza concludere nulla. Vogliamo risposte rapide, dobbiamo avere informazioni certe circa i fondi a disposizione delle imprese, che non traggono ancora alcun beneficio dalla Regione».
Il direttore regionale di Confartigianato, Daniele Giangiulli, pretende tempi rapidi e torna ad elencare le priorità da portare avanti nell'ambito del Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo.
Confartigianato, assieme a Confesercenti e Cna, condivide le parole del segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare.
In un'intervista pubblicato, nei giorno scorsi, sul Centro, infatti, il sindacalista aveva sottolineato i ritardi accumulati dall'intesa, siglata il 14 aprile dell'anno scorso, dal presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, e dai rappresentanti di tutte le principali associazioni di categoria abruzzesi. Di Cesare aveva affermato che «se fra quattro mesi non si raggiungeranno risultati concreti, significherà che non stiamo facendo nulla per fare del Patto lo strumento principale per attraversare questa crisi».
Il segretario regionale della Cgil, inoltre, si era soffermato anche sulle questioni da portare avanti con urgenza, dalla cassa integrazione in deroga e le relative risorse per il 2012 e il 2013, fino alla ricostruzione dell'Aquila.
Giangiulli torna ad evidenziare come la priorità assoluta sia la questione credito. «Rischiamo il cosiddetto "credit crunch"», sottolinea il direttore di Confartifianato Abruzzo, «la stretta creditizia di tre anni fa si sta ripresentando».
«E' inoltre fondamentale concentrarsi sulla ricostruzione dell'Aquila", aggiunge Giangiulli, «che rappresenta un volano per tutto l'Abruzzo".
«Le imprese, tra l'altro», osserva il direttore di Confartigianato, «sono state duramente colpite dal maltempo e per questo chiediamo agevolazioni e misure straordinarie. Tra i provvedimenti che la Regione potrebbe adottare, c'è l'estensione della cassa integrazione in deroga alle attività danneggiate».
Per Graziano Di Costanzo, direttore regionale della Cna, la Confederazione dell'artigianato e della piccola e media impresa, «è importante darsi un lasso di tempo per fare il primo step».
«E' fondamentale verificare le risorse disponibili», sottolinea Di Costanzo, «ma non riesco a capire perché la Regione sia così evasiva da questo punto di vista».
Altre questioni prioritarie, secondo Di Costanzo, sono l'avvio della ricostruzione dell'Aquila, la cassa integrazione in deroga, «che per le imprese può rappresentare una valvola di sfogo fondamentale»; lo sblocco dell'accesso al credito; lo sblocco dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, oltre alla semplificazione e sburocratizzazione delle procedure; e una «ricognizione sulla partita dell'innovazione e dell'internazionalizzazione».
Il direttore di Confesercenti Abruzzo, Enzo Giammarino, è convinto che si debba «aprire subito una discussione sulla verifica degli obiettivi strategici e delle risorse a disposizione».
C'è poi il tema delle infrastrutture, «perché», osserva Giammarino, «il maltempo ha messo in evidenza lo scarso potere di interlocuzione che abbiamo con il sistema autostradale e ferroviario e più in generale in materia di mobilità».
«Sul fronte della ricostruzione», prosegue il direttore di Confesercenti, «siamo l'unica Regione che, con un terremoto di quell'intensità, perde occupati nell'edilizia. E' necessario passare dalle parole ai fatti; non servono scadenze, dobbiamo partire subito».
Le tre associazioni di categoria, infine, tornano anche a parlare dell'eventuale apertura del Patto ai parlamentari abruzzesi. «Saranno coinvolti al momento opportuno», dicono i direttori, «quando si dovranno affrontare questioni che riguardano il governo nazionale, dovranno garantire un contributo costante».
Il direttore regionale di Confartigianato, Daniele Giangiulli, pretende tempi rapidi e torna ad elencare le priorità da portare avanti nell'ambito del Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo.
Confartigianato, assieme a Confesercenti e Cna, condivide le parole del segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare.
In un'intervista pubblicato, nei giorno scorsi, sul Centro, infatti, il sindacalista aveva sottolineato i ritardi accumulati dall'intesa, siglata il 14 aprile dell'anno scorso, dal presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, e dai rappresentanti di tutte le principali associazioni di categoria abruzzesi. Di Cesare aveva affermato che «se fra quattro mesi non si raggiungeranno risultati concreti, significherà che non stiamo facendo nulla per fare del Patto lo strumento principale per attraversare questa crisi».
Il segretario regionale della Cgil, inoltre, si era soffermato anche sulle questioni da portare avanti con urgenza, dalla cassa integrazione in deroga e le relative risorse per il 2012 e il 2013, fino alla ricostruzione dell'Aquila.
Giangiulli torna ad evidenziare come la priorità assoluta sia la questione credito. «Rischiamo il cosiddetto "credit crunch"», sottolinea il direttore di Confartifianato Abruzzo, «la stretta creditizia di tre anni fa si sta ripresentando».
«E' inoltre fondamentale concentrarsi sulla ricostruzione dell'Aquila", aggiunge Giangiulli, «che rappresenta un volano per tutto l'Abruzzo".
«Le imprese, tra l'altro», osserva il direttore di Confartigianato, «sono state duramente colpite dal maltempo e per questo chiediamo agevolazioni e misure straordinarie. Tra i provvedimenti che la Regione potrebbe adottare, c'è l'estensione della cassa integrazione in deroga alle attività danneggiate».
Per Graziano Di Costanzo, direttore regionale della Cna, la Confederazione dell'artigianato e della piccola e media impresa, «è importante darsi un lasso di tempo per fare il primo step».
«E' fondamentale verificare le risorse disponibili», sottolinea Di Costanzo, «ma non riesco a capire perché la Regione sia così evasiva da questo punto di vista».
Altre questioni prioritarie, secondo Di Costanzo, sono l'avvio della ricostruzione dell'Aquila, la cassa integrazione in deroga, «che per le imprese può rappresentare una valvola di sfogo fondamentale»; lo sblocco dell'accesso al credito; lo sblocco dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, oltre alla semplificazione e sburocratizzazione delle procedure; e una «ricognizione sulla partita dell'innovazione e dell'internazionalizzazione».
Il direttore di Confesercenti Abruzzo, Enzo Giammarino, è convinto che si debba «aprire subito una discussione sulla verifica degli obiettivi strategici e delle risorse a disposizione».
C'è poi il tema delle infrastrutture, «perché», osserva Giammarino, «il maltempo ha messo in evidenza lo scarso potere di interlocuzione che abbiamo con il sistema autostradale e ferroviario e più in generale in materia di mobilità».
«Sul fronte della ricostruzione», prosegue il direttore di Confesercenti, «siamo l'unica Regione che, con un terremoto di quell'intensità, perde occupati nell'edilizia. E' necessario passare dalle parole ai fatti; non servono scadenze, dobbiamo partire subito».
Le tre associazioni di categoria, infine, tornano anche a parlare dell'eventuale apertura del Patto ai parlamentari abruzzesi. «Saranno coinvolti al momento opportuno», dicono i direttori, «quando si dovranno affrontare questioni che riguardano il governo nazionale, dovranno garantire un contributo costante».
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