Piccone: «Il Pdl sta con Chiodi»

Il senatore: campagna strumentale, lo difenderemo a ogni livello


PESCARA. «Il Pdl a tutti i livelli è unito nel sostegno a Gianni Chiodi». Il coordinatore regionale del Pdl Filippo Piccone interviene all'indomani della conferenza stampa nel corso della quale il presidente della Regione ha risposto alle domande poste dall'Idv sul ruolo del suo studio e del suo socio di studio Carmine Tancredi nella vicenda del crac Di Pietro sul quale sta indagando la procura di Teramo.

Senatore Piccone, Chiodi ha risposto. Lei gli aveva chiesto di farlo all'inizio di questa vicenda».
«In effetti io mi sono esposto in maniera intellettualmente onesta e, nonostante Chiodi fosse sotto pressione rispetto a questo argomento da parte del vostro giornale e delle opposizioni, ho affermato che sarebbe stato opportuno che rispondesse. Ora Chiodi lo ha fatto. L'attacco è strumentale ma i suoi avversari insistono ancora: le controdeduzioni dell'Idv sono senza sostanza».

Il senatore Legnini ha dichiarato che questa vicenda certifica la frattura tra il centrodestra abruzzese e i cittadini. È un giudizio politico».
«Legnini fa un discorso politico? Ma su quale base? Chiodi ha risposto in maniera circostanziata e siamo felici che lo abbia fatto. Ora il Pdl e l'intero centrodestra è pronto a tutti i livelli a scendere in campo a difesa del governatore. Legnini dice che il Pdl è poco chiaro? Vuole che faccia l'elenco di tutto quello che è accaduto al centrosinistra dal punto di vista giudiziario, non escluso Del Turco? L'ultimo episodio è di una settimana fa. C'è gente in galera ma per me è innocente fino a prova contraria. Legnini guardasse le cose in casa sua. Se Legnini deve costruirsi un suo percorso per la candidatura lo faccia pure ma non alle spalle degli altri. Certo, ci sarà anche una classe politica in crisi ma se anziché qualificarla continuiamo a sputargli in faccia ne sciupiano anche la residua credibilità. Questa cosa di Legnini la vedo come un enorme autogol».

Per il senatore Pd il Pdl non ha mai realizzato una svolta legalitaria dopo il 2008.
«Ripeto, se Legnini vuole costruirsi una sua candidatura lo faccia attraverso proposte e non attraverso sterili polemiche. Soprattutto rispetto a Chiodi che è una vittima dal punto di vista mediatico e politico. Vogliamo continuare a fare gli sciacalli?»

La lotta politica è fatta anche di colpi bassi.
«Non possiamo fare lotta politica costruendo mostri politici. Bisogna usare le proposte e le idee. Non mi sembra si possano sottacere nè i difetti ma neanche i pregi di Chiodi che sono tangibili e reali, nella sanità, nella gestione dei fondi comunitari, nella ricostrizione. Noi invece è da due mesi che stiamo parlando dello studio di Chiodi. Complimenti a noi e a tutta la classe dirigente abruzzese. Stiamo parlando di aria fritta. Si ricorda il forum del Centro?».

Certo.
«Sembrava che fosse l'avvio di una stagione di proposte e di scelte coraggiose. E poi cosa facciamo tutti insieme? Alimentiamo la non politica con fango, supposizioni, sospetti».

Il Pdl non sempre è sembrato unito sulla vicenda.
«Il Pdl è compatto. Ci sono alcune voci fuori dal coro, penso a Tagliente, che dice cose che rispetto ma che non condivido. La cosa certa è che nel Pdl sta crescendo sempre più forte il disagio per questa storia».

Senatore, un'ultima domanda sulle amministrative. Che cosa succede all'Aquila?
«All'Aquila il centrodestra si è spaccato in due, ci ragioneremo sulla scorta di quello che riusciremo a fare. Dal canto nostro abbiamo inteso appoggiare un candidato della società civile che ha un taglio professionale utile per la causa aquilana. Decideranno gli elettori».

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