Pietransieri, indagini da riaprire
Roccaraso, proposta del sindaco Cipriani al giudice Intelisano
ROCCARASO. Riaprire le indagini sulla strage di Pietransieri e dare un nome ai colpevoli: la richiesta arriva dal sindaco Armando Cipriani in occasione del 66esimo anniversario dall’eccidio. «E’ mia intenzione» sostiene «sollevare la cappa dell’oblìo che ha caratterizzato questo drammatico episodio della storia d’Italia».
Della morte di 128 persone innocenti non si parla in nessun libro di storia adottato nelle scuole, la strage di Pietransieri è rimasta sconosciuta perché non annoverata tra le altre che l’esercito tedesco consumò nel resto d’Italia. Come se quelle vittime non meritassero considerazione e giustizia. Adesso il primo cittadino intende restituire dignità ai suoi morti e dare un nome ai colpevoli di tanto dolore. E la richiesta è stata accolta dal giudice militare di Roma Antonino Intelisano che non ha escluso la riapertura delle indagini e l’avvio di un processo, qualora fossero ancora in vita gli artefici di tanto orrore.
Ieri, in occasione dell’anniversario dell’eccidio, dopo la cerimonia religiosa in programma nella mattinata, a Pietransieri si è svolto un convegno per discutere sulla strage a distanza di 66 anni. Tra i partecipanti lo stesso Intelisano, Virginia Macerelli l’unica sopravvissuta alla strage che all’epoca dei fatti era una bambina, lo storico Raffaele Colapietra, lo scrittore Giovanni D’Alessandro, Rodolfo De Laurentiis del Cda della Rai, la presidente della Provincia Stefania Pezzopane e in rappresentanza del consiglio regionale Luca Ricciuti.
«Sono soddisfatto per l’interesse dimostrato dal giudice Intelisano» afferma Cipriani «è stato garantito l’impegno di riaprire le indagini». La presidente della Provincia Pezzopane ha rilanciato il progetto del Parco della Memoria. «La Regione» afferma «dovrà riprendere il disegno di legge affinché venga ricordato sempre quell’eccidio, difficile da dimenticare, difficile da accettare». È la seconda volta, in Abruzzo, che la giustizia militare concentra la propria attenzione sulle stragi nazifasciste. Il primo caso risale al 2007 quando, con la collaborazione della Procura di Monaco di Baviera, furono riaperte le indagini sulla strage di Gessopalena dove, il 21 gennaio 1944, furono uccise 42 persone. Ieri il Comune ha donato agli alunni delle scuole e ai partecipanti alla cerimonia un dvd con i raccontati di quei tragici giorni.
Della morte di 128 persone innocenti non si parla in nessun libro di storia adottato nelle scuole, la strage di Pietransieri è rimasta sconosciuta perché non annoverata tra le altre che l’esercito tedesco consumò nel resto d’Italia. Come se quelle vittime non meritassero considerazione e giustizia. Adesso il primo cittadino intende restituire dignità ai suoi morti e dare un nome ai colpevoli di tanto dolore. E la richiesta è stata accolta dal giudice militare di Roma Antonino Intelisano che non ha escluso la riapertura delle indagini e l’avvio di un processo, qualora fossero ancora in vita gli artefici di tanto orrore.
Ieri, in occasione dell’anniversario dell’eccidio, dopo la cerimonia religiosa in programma nella mattinata, a Pietransieri si è svolto un convegno per discutere sulla strage a distanza di 66 anni. Tra i partecipanti lo stesso Intelisano, Virginia Macerelli l’unica sopravvissuta alla strage che all’epoca dei fatti era una bambina, lo storico Raffaele Colapietra, lo scrittore Giovanni D’Alessandro, Rodolfo De Laurentiis del Cda della Rai, la presidente della Provincia Stefania Pezzopane e in rappresentanza del consiglio regionale Luca Ricciuti.
«Sono soddisfatto per l’interesse dimostrato dal giudice Intelisano» afferma Cipriani «è stato garantito l’impegno di riaprire le indagini». La presidente della Provincia Pezzopane ha rilanciato il progetto del Parco della Memoria. «La Regione» afferma «dovrà riprendere il disegno di legge affinché venga ricordato sempre quell’eccidio, difficile da dimenticare, difficile da accettare». È la seconda volta, in Abruzzo, che la giustizia militare concentra la propria attenzione sulle stragi nazifasciste. Il primo caso risale al 2007 quando, con la collaborazione della Procura di Monaco di Baviera, furono riaperte le indagini sulla strage di Gessopalena dove, il 21 gennaio 1944, furono uccise 42 persone. Ieri il Comune ha donato agli alunni delle scuole e ai partecipanti alla cerimonia un dvd con i raccontati di quei tragici giorni.