Pochi turisti dentro l'uovo Pasqua triste in montagna
Abruzzo, molti alberghi chiusi. Previsioni buone solo sulla costa
L'AQUILA Il telefono non squilla negli alberghi dell'entroterra abruzzese. Sarà una Pasqua a secco o quasi per gli operatori turistici montani che, dopo un inverno gramo, ora si trovano ad affrontare una primavera con poche prenotazioni.
Dall'Altopiano delle Cinquemiglia a Campo Imperatore fino all'Alto Sangro è un pianto greco. Poche isole felici in una fase di crisi: all'Altopiano delle Rocche si raggiunge l'80% delle prenotazioni. Ma altrove non superano il 30. Intanto Pasqua sulla neve nell'unica stazione sciistica ancora aperta: la Maielletta.
Pescasseroli. Flusso basso di prenotazioni in questa parte dell'Alto Sangro. «Attualmente abbiamo richieste che vanno da una a 2 notti», spiega il presidente degli albergatori locali, Michele La Cesa. Turismo mordi e fuggi, costituito soprattutto da famiglie, che non soddisfa un comprensorio con 62 alberghi.
Altopiano delle Rocche. Prenotazioni all'80 per cento negli alberghi di tutto l'Altopiano, eccetto Campo Felice, dove lavoreranno i ristoranti, comunque quasi tutti pieni. «Le strutture ricettive di Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Ovindoli hanno raggiunto il quasi tutto pieno», spiega il direttore degli impianti di Campo Felice, Gennaro Di Stefano.
Scanno. Telefono muto. Non usa mezzi termini Maria Marone, presidente della Cotas (Cooperativa degli operatori turistici dell'Alto Sagittario): i turisti non ci sono. «Le persone non telefonano nemmeno per chiedere informazioni. È la prima volta che succede. Ci sono anche alcuni alberghi che resteranno chiusi. Forse incide il fatto che Pasquetta capita il giorno della Liberazione e il 1º maggio è domenica: due fine settimana bruciati».
Roccaraso. A Roccaraso e Rivisondoli si registra il 30% delle prenotazioni: non molte per la «Cortina d'Abruzzo», che durante la stagione sciistica ha fatto il pienone. Il presidente di Federturismo, Dario Colecchi, spiega che «dopo Pasqua a Roccaraso partiranno gare di pattinaggio, poi i tornei di tennis, basket e calcio»: il pienone si registrerà, si spera, dopo Pasqua.
Tagliacozzo. Pochissime prenotazioni nel paese marsicano, che paga lo scotto di essere lontano dalla stazione sciistica di Ovindoli. Stefano Poggi dell'Albergo Marina è desolato: «La gente telefona per avere informazioni, ma poi non prenotano. Infatti su 30 stanze disponibili nell'albergo, ne sono state fermate il 5 per cento».
Campo Imperatore. «Drammatica» la situazione a Campo Imperatore. Nemmeno una stanza prenotata per il ponte pasquale, con a monte l'albergo di Mussolini chiuso da un mese per inagibilità e, alla base, le altre 4 strutture senza turisti. «È mancata la promozione sul territorio da parte delle istituzioni», prova a spiegare la referente per gli albergatori della zona, Ada Fordigigli.
Lanciano. Poco movimento per le feste: nonostante i riti pasquali, la città non registra grossi afflussi di turisti.
Chieti. Ultimi scampoli di sport invernali sulla Maielletta, dove sono ancora aperte le piste di Fonte Tettoni. Molti anche i turisti a Chieti per visitare la città che ospita la processione più antica d'Italia. Fra i turisti anche inglesi e tedeschi.
Vasto. Centro storico affollato e riviera presa d'assalto. La Pasqua ha riportato in città i vastesi da fuori regione e tanti turisti grazie al clima primaverile. Soddisfatti commercianti e albergatori.
Teramo. In montagna scarseggiano le prenotazioni per il fine settimana di Pasqua. A Prati di Tivo, solo 2 o 3 gli alberghi aperti ai fedeli amanti dell'alta quota. «Noi facciamo la parte del leone a Natale ma non per Pasqua», spiega Lello Candeloro, presidente degli albergatori dei Prati. «Non ci sono grosse prenotazioni, siamo aperti solo per la clientela affezionata. In compenso stiamo ricevendo diverse prenotazioni per l'estate». Se la montagna piange, sulla costa teramana va meglio. Un buon auspicio per l'estate. (cr.re.)
Dall'Altopiano delle Cinquemiglia a Campo Imperatore fino all'Alto Sangro è un pianto greco. Poche isole felici in una fase di crisi: all'Altopiano delle Rocche si raggiunge l'80% delle prenotazioni. Ma altrove non superano il 30. Intanto Pasqua sulla neve nell'unica stazione sciistica ancora aperta: la Maielletta.
Pescasseroli. Flusso basso di prenotazioni in questa parte dell'Alto Sangro. «Attualmente abbiamo richieste che vanno da una a 2 notti», spiega il presidente degli albergatori locali, Michele La Cesa. Turismo mordi e fuggi, costituito soprattutto da famiglie, che non soddisfa un comprensorio con 62 alberghi.
Altopiano delle Rocche. Prenotazioni all'80 per cento negli alberghi di tutto l'Altopiano, eccetto Campo Felice, dove lavoreranno i ristoranti, comunque quasi tutti pieni. «Le strutture ricettive di Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Ovindoli hanno raggiunto il quasi tutto pieno», spiega il direttore degli impianti di Campo Felice, Gennaro Di Stefano.
Scanno. Telefono muto. Non usa mezzi termini Maria Marone, presidente della Cotas (Cooperativa degli operatori turistici dell'Alto Sagittario): i turisti non ci sono. «Le persone non telefonano nemmeno per chiedere informazioni. È la prima volta che succede. Ci sono anche alcuni alberghi che resteranno chiusi. Forse incide il fatto che Pasquetta capita il giorno della Liberazione e il 1º maggio è domenica: due fine settimana bruciati».
Roccaraso. A Roccaraso e Rivisondoli si registra il 30% delle prenotazioni: non molte per la «Cortina d'Abruzzo», che durante la stagione sciistica ha fatto il pienone. Il presidente di Federturismo, Dario Colecchi, spiega che «dopo Pasqua a Roccaraso partiranno gare di pattinaggio, poi i tornei di tennis, basket e calcio»: il pienone si registrerà, si spera, dopo Pasqua.
Tagliacozzo. Pochissime prenotazioni nel paese marsicano, che paga lo scotto di essere lontano dalla stazione sciistica di Ovindoli. Stefano Poggi dell'Albergo Marina è desolato: «La gente telefona per avere informazioni, ma poi non prenotano. Infatti su 30 stanze disponibili nell'albergo, ne sono state fermate il 5 per cento».
Campo Imperatore. «Drammatica» la situazione a Campo Imperatore. Nemmeno una stanza prenotata per il ponte pasquale, con a monte l'albergo di Mussolini chiuso da un mese per inagibilità e, alla base, le altre 4 strutture senza turisti. «È mancata la promozione sul territorio da parte delle istituzioni», prova a spiegare la referente per gli albergatori della zona, Ada Fordigigli.
Lanciano. Poco movimento per le feste: nonostante i riti pasquali, la città non registra grossi afflussi di turisti.
Chieti. Ultimi scampoli di sport invernali sulla Maielletta, dove sono ancora aperte le piste di Fonte Tettoni. Molti anche i turisti a Chieti per visitare la città che ospita la processione più antica d'Italia. Fra i turisti anche inglesi e tedeschi.
Vasto. Centro storico affollato e riviera presa d'assalto. La Pasqua ha riportato in città i vastesi da fuori regione e tanti turisti grazie al clima primaverile. Soddisfatti commercianti e albergatori.
Teramo. In montagna scarseggiano le prenotazioni per il fine settimana di Pasqua. A Prati di Tivo, solo 2 o 3 gli alberghi aperti ai fedeli amanti dell'alta quota. «Noi facciamo la parte del leone a Natale ma non per Pasqua», spiega Lello Candeloro, presidente degli albergatori dei Prati. «Non ci sono grosse prenotazioni, siamo aperti solo per la clientela affezionata. In compenso stiamo ricevendo diverse prenotazioni per l'estate». Se la montagna piange, sulla costa teramana va meglio. Un buon auspicio per l'estate. (cr.re.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA