Polo Gran Sasso Confindustria raddoppia i servizi
Iniziativa delle associazioni di Teramo e L’Aquila Domani ad Assergi la firma dell’accordo
AQUILA. Domani Confindustria L’Aquila e Confindustria Teramo presentano ufficialmente la nascita del Polo Confindustria Gran Sasso (ore 10:30, Centro Direzionale dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso in Assergi, L’Aquila). Si tratta delle conclusione di una lunga riflessione in seno alle due associazioni, nata all’indomani del terremoto dell’Aquila, quando le due province si sono trovate a collaborare più strettamente su questo fronte.
E lo scorso anno in un’intervista al Centro il presidente di Confindustria L’Aquila Fabio Spinosa Pingue ha lanciato la proposta del polo unico con Teramo, proposta raccolta subito dal presidente di Confindustria Teramo Salvatore Di Paolo. Con la ratifica dell’accordo Confindustria Gran Sasso diventerà la più grande associazione datoriale della regione (anche se al momento le governance delle due associazioni resteranno distinte). L’Aquila e Teramo rispetto all’intera regione significano: i due terzi dell’estensione geografica, la metà dei Comuni, la metà della popolazione residente, un totale di 800 aziende associate con 25 mila addetti.
«Tutto parte dalla consapevolezza che siamo di fronte a un cambio epocale», spiega Spinosa Pingue, «per questo vogliamo far dialogare ancora di più due sistemi imprenditoriali che sono abbastanza simili, e offrire servizi ancora più competitivi, efficienti ed efficaci alle nostre aziende. Poi c’è un obiettivo più ambizioso: quello di riuscire a contaminare il territorio, a farlo dialogare nelle sue articolazioni, con l’idea che il Gran Sasso non divide, ma unisce». Contaminare il territorio vuol dire per esempio far dialogare di più le due università. Una esigenza sottolineata dal rettore aquilano Ferdinando di Orio, che però non ha ancora trovato l’ascolto di Teramo (di Orio ne ha parlato di nuovo la settimana scorsa alla presentazione del rapporto Bankitalia sull’economia abruzzese, centrando l’attenzione su una collaborazione a livello di spin-off) .
«Francoforte è passata da 500mila abitanti a 2 milioni fondendosi con altri Comuni» continua Spinosa Pingue, «ora, non è che dobbiamo trasformare l’Abruzzo in un unico Comune come Francoforte, ma perché dobbiamo rimanere fermi? Vogliamo stimolare le due comunità a guardarsi intorno e ci poniamo delle domande. Per esempio: per quanto tempo ancora questi due territori possono supportare le due università così come sono. Per esempio le due fondazioni universitarie potrebbero muoversi insieme, senza pensare che una annetta l’altra. E poi, il brand Gran Sasso lo stiamo sufficientemente valorizzando?»
All’incontro di domani interverranno i presidenti delle Province di L'Aquila e di Teramo, Antonio Del Corvo e Valter Catarra, i rettori delle Università di Teramo e L'Aquila, Rita Tranquilli Leali e Ferdinando di Orio, gli assessori regionali Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio, Giovanni Lolli, Rodolfo De Laurentiis, i consiglieri regionali Claudio Ruffini e Giovanni D'Amico.©RIPRODUZIONE RISERVATA