Poste riprende i tagli, chiusi altri 19 uffici in Abruzzo
Altri 35 saranno razionalizzati. Interrogazione di Melilla (Sel): vanno coinvolti gli enti locali
PESCARA. «Poste Italiane ha riattivato la procedura di attuazione del piano di razionalizzazione dei suoi uffici dislocati sul territori». Lo comunica il deputato di Sel Gianni Melilla che in una interrogazione al mijistro delle Finanze invita a «rivedere il piano di razionalizzazione coinvolgendo gli enti locali coinvolti dai pesanti tagli per trovare soluzioni condivise che non penalizzano le popolazioni interessate».
Nella Regione Abruzzo la riorganizzazione prevedeva la chiusura di 19 uffici postali e la razionalizzazione di 35. Attualmente il piano prevede che gli Uffici interessati alla chiusura siano19; In provincia Chieti: San Giacomo di Scerni, Guastameroli, Altino, Chieti 5. In provincia dell’Aquila: Aragno, Assergi, Cese, Torrone di Sulmona, Civita di Oricola. In provincia di Pescara: Piccianello, Roccafinadamo. In provincia di Teramo: Cologna, Faraone, Montepagano, Mutignano, Poggio Morello, Rocche di Civitella, Treciminiere.
Gli uffici interessati alla razionalizzazione sono 35: Ari, Carunchio, Celenza sul Trigno, Civitella Messer Raimondo, Lentella, Liscia, Montenerodono, Pennapedimonte, San Martino sulla Marrucina, Torrebruna, Palmoli, Pretoro, Schiavi d’Abruzzo, Carpineto Sinello, Roccaspinalveti, Bomba, Perano, Colledimezzo, Pietraferrazzana, Bugnara, Campotosto, Castel di Ieri, Però dei Santi, Ortona dei Marsi, Prata d’Ansidonia, Villavallelonga, Civitella Alfedena,Sant’Eusanio Forconese, Carpineto della Nora, Ripacorbaria, Caprara d’Abruzzo, Musellaro, Corvara, Pagliaroli, Silvi.