ABRUZZO / L'EPIDEMIA
Prima vittima in regione con la variante brasiliana
Aveva 67 anni, il decesso a Chieti. L’Abruzzo supera i 50mila casi da inizio pandemia
La variante brasiliana fa la prima vittima in Abruzzo, tra le prime in Italia. Succede a Chieti, nel giorno in cui la regione supera i 50mila casi dall’inizio della pandemia. Ma non è l’unica soglia psicologica oltrepassata: i morti sfondano quota 1.600, mentre i tamponi eseguiti vanno oltre le 700mila unità. A un anno di distanza dall’inizio della pandemia da Covid-19, l’Abruzzo traccia il primo bilancio e oggi fa i conti anche con l’emergenza varianti. Non solo quella inglese, che circola ormai da settimane e che a Pescara è responsabile di sette contagi su dieci, ma, adesso, c’è anche lo spettro di quella brasiliana.È un uomo di 67 anni la prima vittima della variante brasiliana in Abruzzo. È anche tra le prime in Italia: solo in Umbria, a inizio mese, c’era stato un caso sospetto relativo a una persona poi deceduta. Il 67enne, residente in un centro della provincia, era ricoverato nel reparto di Medicina Covid dell’ospedale del capoluogo teatino. Il decesso dell’uomo, che aveva altre patologie, risale ai giorni scorsi, ma la notizia è emersa solo ieri, quando è stata accertata la positività alla variante. Primi contagi dovuti alla brasiliana sono emersi anche all’Aquila.
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