ABRUZZO
Ragazzo abruzzese vittima di un'aggressione omofoba a Bari: "Volevano uccidermi"
Il 19enne era con una 23enne della provincia di Bari quando è stato aggredito ieri sera nel Parco Rossani: qualcuno gli ha tirato addosso delle pietre
E' abruzzese uno dei due ragazzi coinvolti in un'aggressione omofoba in provincia di Bari. Il 19enne era con una 23enne della provincia di Bari quando è stato aggredito ieri sera nel Parco Rossani: qualcuno gli ha tirato addosso delle pietre a seguito di una discussione con un gruppo.
L'episodio è tutto ancora da ricostruire, indaga la Polizia che sta acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza. L'intervento delle volanti risale alle 20.35 di ieri sera, a seguito della segnalazione di una aggressione. I poliziotti sul posto hanno trovato due persone, una delle quali con una ferita alla testa.
I due hanno riferito di avere avuto una discussione con un gruppo di persone all'interno del parco e poi sarebbero stati vittime del lancio di alcune pietre.
I due sono stati poi portati in ospedale dagli operatori sanitari del 118 che, a quanto si apprende, avrebbero avuto difficoltà a raggiungere il parco a causa del traffico.
Ai due feriti sono state diagnosticate lesioni con prognosi di 15 e 5 giorni. Al momento non risultano denunce formali ma, trattandosi di persone non residenti a Bari, non è escluso che le querele vengano presentate nelle rispettive città di residenza.
«Ci hanno insultati, minacciati di morte, con frasi come "vi ammazzo, vi spacco la faccia", poi ci hanno accerchiati e hanno cominciato a lanciarci addosso sigarette accese, monetine accompagnate da frasi come 'comprati la dignità', e poi calci, pugni fino a una pietra scagliata contro la mia testa. Volevano uccidermi». A parlare è una delle due persone che sarebbero state vittime di una aggressione omofoba, ieri sera nel parco Rossani di Bari.
La coppia, un 19enne e una 23enne 'non binary', cioè che non si riconoscono nella identità di genere uomo-donna, ha denunciato di essere stata prima aggredita verbalmente e poi fisicamente, finendo in ospedale. Erano arrivati a Bari da Pescara e Foggia per festeggiare nel parco un compleanno con una decina di amici. «A un certo punto un gruppo di una ventina di persone - aggiunge - si è avvicinato e ha iniziato a insultarci e, nonostante i nostri tentativi di calmarli, offrendo loro anche cibo, sono passati alle vie di fatto e, dopo averci picchiati, sono scappati, minacciandoci di non tornare».
Adesso sono tornati a Foggia, dove hanno formalizzato la denuncia. «A Bari non possiamo più metterci piede, abbiamo paura che questi ci cerchino, ci hanno detto di non farci più vedere. Torneremo quando non potranno più farci del male», concludono.