Regione, assunzione per 73 precari

Restano fuori i portaborse Nuovi posti solo con concorso.

L’AQUILA. Arriva il posto fisso per 73 precari della giunta regionale. L’impiego a tempo determinato era stato chiesto a colpi di polemiche e occupazioni dell’Aula consigliare da centinaia di precari, ma la giunta ha deciso di procedere secondo quanto prevede la legge. E’ stata data priorità solo a quanti avevano maturato diritti sia per anzianità di servizio e sia per aver superato le selezioni. Il primo giugno una parte dei neo assunti firmerà il contratto un altro gruppo sarà assunto il 16 giugno. Tra giugno e luglio si definirà anche il destino dei precari del Consiglio Regionale.

Per i quali i bandi sono scaduti da pochi giorni e che dovranno sostenere prove scritte ed orali. Da questi bandi sono stati esclusi aspiranti che nel curriculum hanno una militanza regionale con chiamate dirette. Ossia quei dipendenti chiamati per lo più da gruppi politici. Non ci saranno spazi per i 210 co.co.co., per i quali non sono previste procedure per essere promossi allo status di personale con contratti a tempo determinato.

Quella dei precari storici assunti appare come l’ultima puntata di una vicenda molto lunga, che ha provocato polemiche anche dure e che ha tenuto banco per anni. E che non mancherà di avere ancora code polemiche visto che sono stati esclusi, per la mancanza di requisiti di tre anni di militanza previsti nella finanziaria nazionale, una quarantina di co.co.co. che avevano risposto al bando dello scorso mese di dicembre.

Il percorso ha avuto una accelerazione nei drammatici giorni del sisma anche perché come sottolineano fonti interne alla Regione era necessario dare un futuro certo a persone che sono impegnate in prima linea in settori importanti come la protezione civile e la sanità. La pianificazione è stata di tipo amministrativo e le procedure sono state attivate d’ufficio: è stata ispirata da una delibera approvata dalla precedente giunta di centrosinistra, preparata dall’ex assessore regionale al personale Giovanni D’Amico nella quale, tra le altre cose, è stato indicato il fabbisogno del personale.

I 73 precari storici hanno risposto al bando e, dopo l’ammissione, sono stati selezionati per titoli, senza sostenere prove. Una volta pubblicate le graduatorie, si sono programmate le assunzioni che ci saranno a giugno: in questi giorni a loro è arrivata la richiesta di documenti. Nei mesi scorsi il percorso di stabilizzazione si era interrotto con il nuovo assessore al personale Federica Carpineta che aveva chiesto di poter verificare i percorsi. Poi, c’è stato il via libera politico da parte della giunta regionale di centrodestra.

Secondo gli uffici, l’operazione non determinerà un aggravio di spese per le casse regionali: ci sarà una variazione di bilancio per trasferire i fondi per il personale a contratto determinato nel capitolo del personale assunto. In consiglio regionale si sta definendo l’elenco degli ammessi: i posti in palio sono due per la categoria B, cioè commessi, e 5 per la categoria C, ossia impiegati, di cui uno con titolo di geometra, uno di perito informatico e tre amministrativi.
Il bando è aperto e gli ammessi potrebbero anche essere fuori dall’elenco dei sette precari.