Regione, Audi da 50mila euro al posto delle auto blu. E' polemica

La giunta Chiodi rinnova il parco macchine e si scatenano le critiche. Carlo Costantini,  capogruppo dell’Idv, attacca: "Nessuna attenzione alla gravità della crisi"

PESCARA. Le auto blu in uso agli assessori e al presidente della giunta regionale sono sparite. Al loro posto, da qualche giorno, si vedono delle fiammanti Audi A6 di colore grigio metallizzato. A renderlo noto ai cittadini non è stato un comunicato ufficiale della Regione, ma un documento inviato dal gruppo dell’Italia dei valori.

«I cittadini», si legge nella nota del partito di Di Pietro, «penseranno che Chiodi e la sua giunta abbiano raccolto l’invito di Gasparri e del ministro Calderoli, abbattendo i costi della politica e cominciando a viaggiare sulle proprie auto, ma non è così». «La Regione, cambiando il parco macchine, ha dovuto sostenere un aggravio di spese», ha detto Carlo Costantini, capogruppo dell’Idv, «e non ha mostrato nessuna attenzione al momento di crisi e di difficoltà che sta attraversando l’Abruzzo».

Si tratta di «un’operazione fatta con ogni probabilità grazie a una determina dirigenziale», ha ipotizzato Costantini, aggiungendo che «anche nel caso di rinnovo del contratto di noleggio, sarebbe stato opportuno mantenere le automobili esistenti». In ogni caso, il gruppo d’opposizione ha chiesto l’accesso agli atti per cercare di capire meglio cosa sia accaduto. Per il momento, l’unica cosa certa è che le nuove automobili non sono delle utilitarie, ma delle fiammanti ammiraglie con un prezzo che si aggira sui 50 mila euro ciascuna, un costo che può aumentare di molto con la scelta degli allestimenti. Poco più di un mese fa, la stessa scelta era stata fatta dal presidente della Gestione trasporti metropolitani, Michele Russo, che aveva ordinato lo stesso modello dell’Audi, elencando tra le caratteristiche ritenute «necessarie», gli interni in pelle, il sistema di navigazione satellitare, il cambio manuale.

Stessa scelta anche per l’allora sindaco di Montesilvano, Enzo Cantagallo e per l’ex primo cittadino di Pescara, Luciano D’Alfonso. «La Regione avrebbe dovuto scegliere qualcosa di meno costoso e soprattutto di italiano, dato che il settore è in crollo verticale». Per Alfonso Mascitelli, coordinatore regionale dell’Idv e deputato, «sarebbe bene che in questo momento i politici dessero il buon esempio, e per questo metteremo alla prova in Parlamento Lega e Pdl, presentando un emendamento in cui chiediamo la riduzione dell’indennità del 10 per cento».

La diminuzione dei costi della politica è un cavallo di battaglia che viene spesso usato durante le campagne elettorali, per poi passare assolutamente inosservato. «A livello regionale», ha continuato Mascitelli, «abbiamo chiesto la riforma radicale degli enti strumentali, carrozzoni che determinano un enorme dispendio di risorse pubbliche. Sul nazionale invece, abbiamo presentato un disegno di legge per l’abolizione delle Province, un progetto che alla vigilia delle passate elezioni avevano promesso proprio quelli del Pdl, e poi il taglio delle spese elettorali ai partiti politici».
© RIPRODUZIONE RISERVATA