ABRUZZO
Respinti nuovi attacchi hacker, ma la giunta regionale costretta a fermare servizi / VIDEO
Dopo le Asl, tentativi di "bucare" il sistema informativo. Sospeso lo Sportello del settore ambiente con le procedure di Via. Il dg della Asl1: "Interessate diverse realtà pubbliche a livello nazionale"
L'AQUILA. Nuovi tentativi di "bucare" il sistema informativo della giunta regionale abruzzese attraverso attacchi hacker ben organizzati si stanno intensificando in questi giorni. I tentativi sono stati respinti, ma i dirigenti del settore sono stati costretti a programmare interventi per migliorare il livello di sicurezza complessivo ma anche di alcuni settori. E di conseguenza a sospendere alcuni servizi che sono risultati attaccabili.
Ci sarebbe questa motivazione alla base della decisione di sospendere lo Sportello regionale ambiente che tra le altre cose è competente per la consultazione e presentazione di eventuali osservazioni in merito alle istanze Via (Valutazione di impatto ambientale) e di Va in pubblicazione. Questo servizio, non si sa per un attacco, non sta funzionando a dovere.
Il settore ha comunicato agli utenti che a causa del malfunzionamento dello sportello, che risulta inaccessibile dal 12 maggio scorso sia per gli utenti esterni sia per il personale interno all'ente, «si considerano sospesi tutti i termini dei procedimenti ivi pubblicati a fare data dal 12 maggio fino alla data di ripristino dello stesso».
Secondo quanto appreso dall'agenzia Ansa, i tecnici del settore che si sono riuniti ieri hanno fissato una serie di interventi per irrobustire la sicurezza e riaprire con maggiori garanzie l'importante servizio. Tutti o i maggiori servizi pubblici abruzzesi sono sotto attacco, anche se senza le conseguenze che sta patendo la Asl provinciale dell'Aquila che il 3 maggio scorso per un attacco dei pirati ha visto andare fuori uso il sistema con la paralisi di prestazioni e servizi.
Intanto l’attacco informatico subito dalla Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila è stato al centro della riunione della Conferenza dei capigruppo di questo pomeriggio. Il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ha promosso il confronto con l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Veri, con il direttore del Dipartimento sanità, Claudio D’Amario e con il direttore generale Asl 1, Ferdinando Romano e annunciato ai consiglieri la disponibilità del presidente della Regione, Marco Marsilio, a riferire sul tema nel prossimo consiglio regionale, previsto per il 30 maggio.
Romano, durante l’audizione, ha parlato di un “attacco esteso che ha interessato diverse realtà pubbliche a livello nazionale” e certificato che i servizi di Pronto soccorso, Trasfusionale e la gestione dei pazienti oncologici è stata sempre garantita. “In sofferenza, soprattutto, i laboratori di analisi”, ha precisato. La Verì e D’Amario hanno riportato la strategia di sicurezza informatica che dal 2020, con il “Piano sanità digitale”, ha fornito alle Asl abruzzesi protocolli e risorse per migliorare e implementare l’infrastruttura informatica e le reti.
Inoltre, D’Amario ha assicurato che in questi giorni tutti i sistemi delle aziende sanitarie sono stati sottoposti a importanti ‘stress test’ per monitorare la capacità di resistenza ad ulteriori attacchi, definendo “accettabile” il livello di sicurezza. Il confronto è proseguito con gli interventi dei capigruppo e la definizione del calendario dei lavori della prossima seduta del Consiglio.
GUARDA QUI I COMMENTI VIDEO E LE REAZIONI DELL'OPPOSIZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE
PAOLUCCI (PD) e FEDELE (M5S). Questi i commenti dei due rappresentanti delle opposozioni in consiglio regionale. “Tra balbettamenti e incongruenze si è svolta l’audizione dell’assessore Verì e del Direttore Romano nella commissione capigruppo di oggi. Una seduta che ha messo in luce, ancora una volta, tutto il pressapochismo con cui tanto la maggioranza di centrodestra, quanto la direzione Asl1, hanno gestito, o meglio non gestito, la crisi. Tutti i chiarimenti attesi non sono arrivati. Piuttosto è stato confermato quanto sosteniamo da tempo, ovvero, che non c’è nessun ragionevole “riserbo” da mantenere perché quel poco che sono venuti a riferire oggi, avrebbero potuto e, dovuto, farlo già 20 giorni fa. Non abbiamo trovato alcuna rassicurazione né sul campo delle prestazioni, perché di fatto non sono normalizzate e non sono realmente operative come spesso sostenuto; né sul piano della privacy, perché anche in questo contesto rimane un’enorme incertezza e un grandissimo dubbio da parte dei cittadini. Ora ci auguriamo che un atteggiamento diverso sia perseguito dal Presidente Marsilio nel prossimo Consiglio regionale, dove ci aspettiamo chiarisca tante cose, a partire dai tempi del ritorno alla normalità e del perché il sistema delle prestazioni più sensibili erogate dalla Regione sia stato così vulnerabile".