Ricostruzione, ticket Chiodi-Cialente

Il presidente: all’Aquila voglio una equipe selezionata da Ministero e Ocse.

PESCARA. «Per la ricostruzione dell’Aquila e dei Paesi colpiti dal terremoto come Commissario chiedo tre condizioni: che ci sia il ruolo determinante degli enti locali abruzzesi; la composizione di una struttura tecnica di altissimo livello che lavori in sinergia con il Provveditorato alle opere pubbliche con figure professionali selezionate dal ministero dell’Economia e dall’Ocse; infine i Commisario e il suo vice devono avere poteri e deroghe di tipo straorinario, quantomeno come quelle della protezione civile, affinchè la ricostruzione non debba durare 150 anni». Questo il piano del presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi per governare programmi e progetti per la ricostruzione dell’Aquila. Una progetto che si incarna in quattro personalità: Gianni Chiodi a capo della Commissione; come vice commissario il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente; l’ingegner Gaetano Fontana direttore generale dell’Ance, a capo della Missione tecnica per la ricostruzione, struttura che deve lavorare in sinergia con il Provveditorato alle opere pubbliche guidato dall’ingegner Gugliemi.

«Io non ho potere di nomina», premette Chiodi, «ma questa è l’equipe che io spero di ottenere e con gli stessi poteri che oggi hanno il sottosegretario Guido Bertolaso e la Protezione civile. In primo luogo voglio ribadire che gli Enti locali dovranno assumere un ruolo determinante». Il presidente della giunta regionale avanza anche un’altra proposta su come comporre gli organismi tecnici. «La struttura tecnica di missione deve essere fatta da persone che il Commissario individuerà attraverso alcune procedure di selezione che siano di evidenza pubblica. Voglio fare una equipe con una selezione svolta da organismi di rilevanza nazionale come l’Ocse e il ministero dell’Econmomia. Nella mia proposta la struttura tecnico professionale devono operare trenta persone. Quindici esperti provenienti dalle amministrazioni pubbliche mentre le restanti figure devono essere scelte tra soggetti esterni all’amministrazione. Tutti però potranno far parte dello staff dopo una severa procedura di selezione».

Affianco alle strutture tecnica di missione ci sarà la struttura diretta dall’ingegnere Gugliemi, Provveditore alle opere pubbliche dell’Abruzzo, Lazio e Sardegna che è l’organismo che dovrà concretizzare i progetti. «Ricordo», prosegue il presidente Chiodi, «che la struttura di missione si occupa delle istruttorie, degli aspetti di pianificazione e programmazione, poi c’è il soggetto attuatore che è il Provveditorato alle opere pubbliche che è un organismo forte nell’ambito della ricostruzione. Accanto alla struttura di missione e al Provveditore intendo creare un comitato di altissime personalità Aquilane che sarà da supporto al mio staff di commmissario». In questo contesto il ruolo del sindaco Massimo Cialente sarà quello di vice commissario della missione tecnica «per gli aspetti programmatori e pianificatori del Comune dell’Aquila», propone ancora Chiodi, «per questo a mio giudizio Cialente deve ottenere poteri straordinari proprio per concretizzare progetti e iniziative in tempi rapidi».

Il presidente della giunta regionale ci tiene in particolare alla collaborazione del provveditore alle opere pubbliche e del prefetto dell’Aquila, Gabrielli. «L’ingener Guglielmi», fa presente Chiodi, «ha dato grande prova con le scuole, ed ha fatto cose straordinarie in tempi brevissimi. Parallelamente alla ricostruzione ci sarà una attività di montoraggio e di controllo ispettivo e spero che il Prefetto dell’Aquila, Gabrielli che ha dato grande prova in termini di operatività possa continuare a collaborare con noi con le stesse funzioni con le quali ha collaborato con il sottosegretario Bertolaso». Su quando si concretizzerà la macchina tecnico burocratica Chiodi auspica tempi rapidi. «Io spero che sia il prima possibile», dice il presidente della giunta regionale, «dobbiamo essere pronti già da adesso per quando la Protezione civile avrà esaurito i suoi compiti».