OMAGGIO AI LETTORI
Sabato in regalo con il Centro un libro di 37 ricette / VIDEO
Arriva in edicola la nuova iniziativa editoriale per i lettori del quotidiano dell'Abruzzo
Ha caratteristiche organolettiche uniche, capaci di arricchire qualunque tipologia di piatto, da quello più tipicamente tradizionale, a quello più innovativo. È iscritto nell’Atlante dei prodotti tradizionali d’Abruzzo oltre ad essere un presidio Slow Food. Ma non solo: intorno ad esso sono custoditi l’identità territoriale ed il senso di appartenenza di un piccolo comune abruzzese che domina la valle dell’Aventino. È il peperone dolce di Altino, “l’oro rosso” di questo piccolo angolo d’Abruzzo in cui ogni anno, l’ultimo fine settimana di agosto, si celebra il Festival del Peperone dolce di Altino e dell’Oasi di Serranella. Un evento che attira sempre moltissime persone desiderose di conoscere da vicino questo prodotto estremamente versatile e per questo molto apprezzato in cucina.
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«Parlare di peperone dolce di Altino, per ogni altinese, non è solo presentare la qualità di una eccellenza gastronomica locale, è soprattutto raccontare una straordinaria storia di comunità locale nella quale, l’oro rosso di Altino, assolve alla funzione straordinaria di costituire anche un importante valore identitario». Esordisce con queste parole Vincenzo Muratelli, primo cittadino di Altino. «Lo straordinario lavoro di promozione fatto in questi anni», precisa, «ha consentito alla nostra comunità di riproporre, attraverso il cibo, la capacità di un territorio e della sua gente di raccontare storie di uomini, di lavoro, di attenzione e cura di un prodotto e quindi di trasmettere, in un legame meraviglioso tra uomini e terra, delle emozioni».
Il miracolo Altinese, costruito attorno al peperone dolce di Altino, ha saputo coniugare due aspetti fondamentali: la valorizzazione di un territorio meraviglioso e unico, tra cui l’Oasi di Serranella, e la valorizzazione del patrimonio umano. Questa straordinaria storia viene raccontata ogni giorno ad Altino e viene presentata al mondo ogni anno attraverso il Festival del Peperone dolce di Altino ed il Palio culinario delle contrade, quest’anno il 23 e 24 agosto, quando Altino trasforma gli spazi del suo meraviglioso borgo nei luoghi pregiati dove le pagine di questa storia vengono lette e scritte attraverso l’abilità ed i segreti delle massaie altinesi che ripropongono piatti di eccellenza della tradizione contadina locale. In questo contesto il peperone si racconta e diventa l’elemento aggregante di tutti gli altinesi e dei tanti visitatori che rimangono incantati dalla bellezza del borgo, dalla affettuosa accoglienza e dal peperone dolce di Altino che trionfa nei piatti proposti in tutto il suo meraviglioso colore e sapore.
L’iniziativa del Centro di raccogliere le più significative ricette in cui il peperone è protagonista rappresenta un’attenzione speciale per il nostro territorio e per i suoi tesori gastronomici». Ricette semplici, che ripercorrono la tradizione abruzzese, come la “chitarrina al peperone dolce di Altino”, le “fettuccine al triplo peperone” , “l’ove calate nghe le peparuole”. Un ricettario che sa dell’Abruzzo più autentico.
«Nel 2009 eravamo in nove, oggi siamo 200 tesserati». È una storia bella e importante quella dell’Associazione di tutela del peperone dolce di Altino-Oasi di Serranella, raccontata dal presidente Sebastiano Scutti: «La nostra associazione nasce da un gruppo di appassionati che ha deciso di preservare e valorizzare il prodotto tipico del nostro territorio; è una storia molto importante perché ha tracciato una via di sviluppo per l’economica locale. Dopo 10 anni, assieme al direttivo che presiedo dal 2015, posso tracciare un bilancio positivo: per la tutela, è stato redatto un disciplinare di produzione ed è stato recuperato il germoplasma originario; per la valorizzazione, l’associazione ogni agosto organizza il “Festival del Peperone Dolce di Altino – Palio culinario delle Contrade” che richiama nel centro storico del paese migliaia di buongustai. Il percorso tracciato finora ci ha dato molte soddisfazioni, ma come Associazione di tutela possiamo e vogliamo fare di più. In qualità di agronomo, riconosco l’importanza della ricerca scientifica nel settore agroalimentare: con il Crea di Monsampolo del Tronto (Ascoli Piceno) prosegue il lavoro per arrivare ad ottenere, tra un anno, il seme certificato del peperone dolce di Altino. Sarà il prossimo punto di partenza per continuare a tutelare il nostro prezioso seme, su base rigorosamente scientifica.
L’inserto del Centro dedicato alle ricette a base di peperone dolce di Altino evidenzia ancora una volta sia la bontà che la versatilità del nostro prodotto tipico in cucina. Dai primi ai secondi, ai contorni e al dolce, se ne può fare un uso quotidiano per tutto l’anno: a me piace definirlo un prodotto per quattro stagioni. Mi auguro che il lettore possa trovare spunti interessanti per piatti succulenti!». Sabato 17 agosto, in regalo per tutti i lettori del Centro, 37 ricette in cui il peperone dolce di Altino si presenta in tutta la sua incredibile versatilità.
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