Salvini a Chieti: selfie e sorrisi in tenuta da poliziotto / VIDEO E FOTOGALLERY

CHIETI. Cercano di avvicinarlo e lui non si tira indietro, incitato da "ammiratori" ed elettori che lo chiamano "capitano" e che gli urlano di "cambiare tutto". Inizia così, con addosso una giacca della polizia, la giornata di Matteo Salvini a Chieti, prima tappa del tour di due giorni che il vice premier effettua oggi e domani (sabato 5 gennaio) in Abruzzo.

Ore 11,30, su corso Marrucino _ un'ora e mezza prima, nelle vicinanze sotto le Poste e davanti alla sede della Procura c'era stato un falso allarme bomba (vedi articolo a parte) _ Salvini si presta a tutti i selfie che gli vengono chiesti, sorride e dispensa anche consigli sull'uso dello smartphone: "Qui, vedi, si zoomma, sistema il telefono, amico mio". Presente anche il candidato del centrodestra alle Regionali Marco Marsilio.

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La folla lo circonda ("Io non riesco a muovermi"), lo reclama, lo abbraccia. Lui dispensa auguri, sorrisi, ringrazia. Un'anziana gli sussura qualcosa, lui ringrazia. Un'altra donna in pelliccia di visone gli stringe la mano. L'atmosfera di festa non cambia sotto i portici del Corso. "La polemica con i sindaci? Sono dieci, in Italia ci sono ottomila sindaci, quindi andiamo a parlare degli altri 7.990", ha modo di ribattere. E poi sull'ipotesi Election day: "Mi hanno chiesto se è possibile andare a votare con la neve: io penso che c'è tanta voglia di cambiamento che può fare la pioggia o la neve ma la gente andrà a votare. Il 10 febbraio si farà la storia anche in Abruzzo". E via altri selfie. A una donna che gli dice di essere il suo idolo, lui replica: "Esagerata". Uno sguardo all'orologio, si è fatto tardi. Salvini si riprende, si volta indietro e dà indicazioni per organizzare lo spostamento a Pescara: "Allora, portate qui le auto e andiamo..."