San Stefar in venditaL'asta parteda otto milioni
In dirittura d'arrivo la vicenda del San Stefar, il centro di riabilitazione sopravvissuto al fallimento della clinica Villa Pini ma dichiarato fallito tre mesi più tardi
PESCARA. Si affaccia sulla dirittura d'arrivo anche la vicenda del San Stefar, il centro di riabilitazione sopravvissuto al fallimento della clinica Villa Pini (febbraio 2010) di Enzo Angelini salvo poi essere dichiarato fallito tre mesi più tardi. Il giudice delegato del tribunale civile di Chieti Adolfo Ceccarini ha fissato il prezzo di vendita dell'azienda in circa 8 milioni di euro e la data ultima per l'offerta di acquisto, il prossimo 4 marzo.
Con l'avviso di vendita si accelera l'agonia di una struttura che va avanti grazie alla professionalità dei dipendenti - 417 lavoratori subordinati e 33 collaboratori legati da rapporti di prestazione d'opera - dissemeninati in 19 centri tra Abruzzo e Molise e che malgrado tutto non ricevono gli stipendi degli ultimi tre mesi. Un contributo ad avviare la procedura di vendita lo hanno dato anche la curatrice fallimentare, Giuseppina Ivone, che si è dovuta barcamenare tra banche e Asl per poter riscuotere e mandare avanti l'ordinaria amministrazione e i sindacati, che hanno collaborato affinché la situazione non degenerasse.
Chi compra il San Stefar rileva il complesso aziendale che si trova a Teramo in via Alberto Pepe, le autorizzazioni all'esercizio dell'attività sanitaria, gli accreditamenti predefiniti con le Regioni Abruzzo e Molise per i 19 centri di riabilitazione che operano sia in convenzione con le Asl sia a pagamento, in regime ambulatoriale, domiciliare ed extramurale. Il prezzo a base d'asta è di 7milioni 948mila 806 euro e le manifestazioni d'interesse vanno presentate entro le 11 del 4 marzo.
Il centro San Stefar in Abruzzo è presente ad Alba Adriatica, Atri, Castel di Sangro, Pescasseroli, Casalbordino, Chieti, Lanciano, L'Aquila, Montesilvano, Pescara, Roseto, San Salvo, Sant'Egidio alla Vibrata, Teramo Vasto e Villa Santa Maria; in Molise opera a Campobasso, Teramo e Castelmauro. I locali nei quali è attivo sono in affitto, essendo quella di Teramo l'unica proprietà immobiliare. La fetta grossa dell'intero valore aziendale è in riferimento agli accreditamenti che il San Stefar ha dalla Regione Abruzzo e dalla Regione Molise. Quelli del 2010 ammontano a circa 12 milioni e mezzo di euro (10 dall'Abruzzo e 2,5 dal Molise).
Gli imprenditori interessati all'acquisto devono tuttavia considerare due elementi: che gli accreditamenti vanno ridefiniti anno per anno e che contro gli stessi è pendente un ricorso allla giustizia amministrativa da parte dell'Aiop, l'associazione delle cliniche private, la quale non ritiene corretto che a una struttura fallita sia stato concesso di continuare ad operare sotto convenzione. Un «rischio» di acquisto da valutare e che ricorda quanto è già avvenuto in occasione della vendita di Villa Pini dove fra tanti candidati, solo uno presentò l'offerta (Petruzzi) che non era di acquisto, bensì per due anni di affitto.
Con l'avviso di vendita si accelera l'agonia di una struttura che va avanti grazie alla professionalità dei dipendenti - 417 lavoratori subordinati e 33 collaboratori legati da rapporti di prestazione d'opera - dissemeninati in 19 centri tra Abruzzo e Molise e che malgrado tutto non ricevono gli stipendi degli ultimi tre mesi. Un contributo ad avviare la procedura di vendita lo hanno dato anche la curatrice fallimentare, Giuseppina Ivone, che si è dovuta barcamenare tra banche e Asl per poter riscuotere e mandare avanti l'ordinaria amministrazione e i sindacati, che hanno collaborato affinché la situazione non degenerasse.
Chi compra il San Stefar rileva il complesso aziendale che si trova a Teramo in via Alberto Pepe, le autorizzazioni all'esercizio dell'attività sanitaria, gli accreditamenti predefiniti con le Regioni Abruzzo e Molise per i 19 centri di riabilitazione che operano sia in convenzione con le Asl sia a pagamento, in regime ambulatoriale, domiciliare ed extramurale. Il prezzo a base d'asta è di 7milioni 948mila 806 euro e le manifestazioni d'interesse vanno presentate entro le 11 del 4 marzo.
Il centro San Stefar in Abruzzo è presente ad Alba Adriatica, Atri, Castel di Sangro, Pescasseroli, Casalbordino, Chieti, Lanciano, L'Aquila, Montesilvano, Pescara, Roseto, San Salvo, Sant'Egidio alla Vibrata, Teramo Vasto e Villa Santa Maria; in Molise opera a Campobasso, Teramo e Castelmauro. I locali nei quali è attivo sono in affitto, essendo quella di Teramo l'unica proprietà immobiliare. La fetta grossa dell'intero valore aziendale è in riferimento agli accreditamenti che il San Stefar ha dalla Regione Abruzzo e dalla Regione Molise. Quelli del 2010 ammontano a circa 12 milioni e mezzo di euro (10 dall'Abruzzo e 2,5 dal Molise).
Gli imprenditori interessati all'acquisto devono tuttavia considerare due elementi: che gli accreditamenti vanno ridefiniti anno per anno e che contro gli stessi è pendente un ricorso allla giustizia amministrativa da parte dell'Aiop, l'associazione delle cliniche private, la quale non ritiene corretto che a una struttura fallita sia stato concesso di continuare ad operare sotto convenzione. Un «rischio» di acquisto da valutare e che ricorda quanto è già avvenuto in occasione della vendita di Villa Pini dove fra tanti candidati, solo uno presentò l'offerta (Petruzzi) che non era di acquisto, bensì per due anni di affitto.
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