Sapori da esportazione con gli chef giramondo
PESCARA. Gli abruzzesi all’estero non emigrano da soli, ma con un grosso bagaglio di competenze, saperi, storie e metodi da insegnare. C’è chi porta con sé una serie di punti interrogativi ai quali, proprio altrove, vuol trovare risposta, e chi al contrario parte con le idee ben chiare: vuol far conoscere l’Abruzzo al mondo, quello della cucina, per esempio. È il caso di dello chef teramano Walter Potenza, nato a Giulianova ed emigrato nel 1972 a Manhattan. Oggi vive a Providence. Sotto l'insistenza dei familiari rimane negli Stati Uniti e inizia a lavorare nell'isola di Block Island sull'Atlantico. Dà così seguito alla sua vocazione per la diffusione della cucina italiana in America. Si immerge subito negli studi per la ricerca della cucina storica nei secoli e nel contempo avvia l'apertura del suo primo ristorante nel 1985. Negli anni successivi, lo chef Potenza, contribuisce all'apertura di altri 11 ristoranti a tema, uno dei quali, "La Locanda del Coccio", con menù dedicato esclusivamente alla cucina in terracotta. Nel 2007 Potenza ha avviato l'agenzia di consulenza "The Culinary Council" che ha come clienti grandi aziende alimentari negli Stati Uniti e in Canada. Il suo programma televisivo “Eat well” è al 27esimo anno, ed i suoi articoli sono pubblicati su riviste nazionali e nel web. Negli anni passati è stato premiato dai Presidenti Scalfaro e Napolitano con l'Insignia, e poi nominato presidente di Ciao Italia (Associazione dei Ristoranti Italiani nel Mondo) negli Stati Uniti. Nel 2009 Chef Walter ha ricevuto le 6 stelle dall' American Academy of Hospitality Sciences di New York e Berlino. Il suo legame con l’Abruzzo, però, non si è mai spezzato. In America ha creato la sua famiglia, cresciuto due bellissime figlie ormai grandi e sul suo profilo Facebook c’è ancora scritto delle sue origini teramane.
Anche Gianni Paolucci ha una storia simile, ma più recente. Ci scrive nella pagina del sito web del Centro dedicata agli abruzzesi che si trovano lontani da casa e racconta: «Sono uno chef abruzzese, di 41 anni, contentissimo di essere emigrato da circa un anno con mia moglie e mio figlio a Perth in Australia. Ero stanco oramai di lavorare ore e ore nelle cucine italiane togliendo tempo alla famiglia». Gianni circa un anno fa ha cucinato per l'Abruzzo club a Melbourne, e proprio quel giorno ha deciso di trasferirsi prima da solo, poi seguito dalla moglie e dal figlio di 6 anni.
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