Nella colonna di destra gli orari in cui sono garantiti i servizi

TRASPORTI

Sciopero bus e treni, giornata campale anche in Abruzzo / GUARDA GLI ORARI

Venerdì 25 la protesta contro il mancato rinnovo del contratto nazionale. I sindacati: l'emergenza pandemica non dev'essere presa pretesto per rinviare sine die la trattativa"

PESCARA. Si prospetta una giornata difficile nei trasporti anche in Abruzzo per venerdì 25 a causa dello sciopero degli autoferrotranvieri indetto a livello nazionale dai sindacati contro il mancato rinnovo del contratto collettivo di lavoro scaduto a dicembre 2017. Personale di autobus e treni incrociano le braccia per l'intera a giornata eccetto che negli orari in cui il servizio di trasporto pubblico dev'essere garantito per legge. In Abruzzo le fasce orarie garantite sono diverse a seconda delle aziende di trasporto (vedi tabella in alto), in genere l'indicazione è quella in cui si svolge il maggior traffico dalle 6 alle 9 e dalle 13 alle 16 in coincidenza con apertura e chiusura di scuole e uffici.  Negli altri orari bus e treni si fermano, così come gli impiegati e il personale di terra e delle officine.

"In un contesto di piena emergenza sanitaria e nel quale le aziende hanno fatto un uso abnorme di ammortizzatori sociali", sostengono le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, "il personale è stato oggetto di pesanti riduzioni salariali solo in minima parte compensate dal riconoscimento di una tantum di 680 euro per il triennio 2018-2020 di vacanza contrattuale (meno di 20 euro lorde al mese !). Un problema che peraltro si è maggiormente acuito anche a seguito dell'impennata dei costi energetici e conseguentemente dell'inflazione e che hanno eroso ancora di più il potere d'acquisto dei salari. Purtroppo stiamo assistendo al rifiuto delle associazioni datoriali di entrare nel merito di una reale trattativa che è stata ripetutamente interrotta per volontà di una strumentale fuga dal negoziato di Asstra, Anav, Agens (ovvero le tre associazioni che rappresentano le imprese pubbliche e private che operano nel settore), sul tema dell’autofinanziamento del rinnovo contrattuale da parte dei lavoratori".

I segretari regionali Franco Rolandi (Filt Cgil), Andrea Mascitti (Fit Cisl) e, Giuseppe Murinni (Uil trasporti) e Luciano Lizzi (Faisa Cisal) sottolineano come il tema delle risorse per la contrazione della domanda di mobilità, dovuta alle misure di contenimento per l’emergenza pandemica (mancati ricavi, rimborso titoli di viaggio, servizi supplementari), i tagli al settore operati negli anni e ancora prima dell’emergenza sanitaria (rimborso accise, fondo copertura malattia, tagli al Fondo Nazionale Trasporti per defiscalizzazione abbonamenti), "non possono e non devono essere pretesto per rinviare sine tempore la chiusura del contratto collettivo anche in considerazione delle risorse pubbliche sbloccate attraverso i vari provvedimenti legislativi, come da ultimo il decreto Milleproroghe": "Nei giorni scorsi ci siamo rivolti non a caso al presidente della Regione Marsilio, al  consigliere regionale  con delega ai Trasporti D'Annuntiis, al presidente del consiglio regionale Sospiri e a tutti i gruppi consiliari della Regione nonché ai presidenti delle Province e ai sindaci dei comuni capoluogo, affinché si adoperino fattivamente, al pari di quanto hanno già fatto altre Regioni, nel sostenere le ragioni di questa vertenza. Siamo consapevoli", concludono, " che ogni giornata di sciopero é un pesante sacrificio per i cittadini utenti e i disagi sono ancora più pesanti a livello territoriale, ma allo stesso tempo rivendichiamo il giusto adeguamento salariale e insieme la sicurezza e il diritto a un servizio di qualità per tutti i cittadini".