Scongiurata l’emergenza rifiuti
Arrivano i mandati di pagamento dai Comuni, la discarica resta aperta.
CUPELLO. L’emergenza rifiuti è stata scongiurata. I cancelli dell’impianto di Valle Cena restano aperti per i camion provenienti dai trenta Comuni consorziati. Il contrordine è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri con un fax del Consorzio intercomunale (Civeta), che ha di fatto annullato la precedente comunicazione facendo tirare un sospiro di sollievo ai sindaci del comprensorio.
La decisione di far rientrare l’allarme è arrivata dopo una mattinata campale, trascorsa tra convulse riunioni e serrate trattative per evitare che nei trenta Comuni del comprensorio i rifiuti restassero per strada o, nella migliore delle ipotesi, parcheggiati sui mezzi.
Decisivi sono stati i mandati di pagamento firmati da alcuni Comuni che hanno anticipato le somme da versare al Civeta, mettendo così l’ente consortile in condizioni di pagare, a sua volta, la discarica di Isernia, una delle due strutture - l’altra è Cerratina, nella zona di Lanciano - dove dallo scorso mese di gennaio vengono trasportati i rifiuti prodotti nel comprensorio vastese in seguito alla chiusura della vasca annessa all’impianto di Cupello.
Del resto la decisione, poi rientrata, di chiudere i cancelli è stata determinata proprio dalla grave crisi di liquidità in cui versa il Consorzio che ha maturato debiti pari a cinque milioni di euro.
Ma è stata importante anche la riunione che si è tenuta nella tarda mattinata a Pescara tra l’assessore regionale all’Ambiente, Daniela Stati (Pdl), lo staff tecnico del settore, alcuni sindaci del Vastese e il presidente del consiglio d’amministrazione del Civeta, Massimo Demetrio Sgrignuoli.
Nel corso del vertice è stata ventilata anche la possibilità di un commissariamento definitivo dell’ente, poi accantonata. «Si è aperto uno spiraglio che lascia ben sperare», commenta soddisfatto Gabriele Marchese, nella sua doppia qualità di presidente dell’assemblea intercomunale e di sindaco pd di San Salvo, «nell’incontro è stato deciso di dare mandato ai tecnici per la sottoscrizione di un accordo di programma tra il Civeta e la Regione, con il quale le parti prendono precisi impegni. Si va nella direzione da noi auspicata», conclude Marchese che ha sempre creduto nella possibilità di poter scongiurare l’emergenza rifiuti con atti concreti.
«Ci sono buone opportunità», conferma Angelo Pollutri (Pd), primo cittadino di Cupello, «lo spiraglio che si è aperto è importante, ma è basato sulla serietà dei Comuni consorziati, che devono pagare al Civeta il dovuto. La Regione, dal canto suo, si è impegnata a potenziare l’impianto di Valle Cena».
L’emergenza è dunque rientrata, ma sono stati giorni convulsi soprattutto per il Comune di Vasto che si è messo subito al lavoro per evitare che i rifiuti restassero per strada.
L’amministrazione ha cercato di lavorare in due direzioni: la ricerca (rimasta infruttuosa) di un sito alternativo dove conferire il pattume e una variazione di bilancio di 250mila euro per far fronte ai pagamenti.
Non sono mancate neanche le polemiche. Come quella sollevata dal sindaco di Cupello. Pollutri ha contestato la posizione assunta nel corso di una recente assemblea da alcune amministrazioni, fra le quali quella vastese che di fronte alle richieste del Consorzio aveva annunciato di non voler anticipare neanche un centesimo.
«Sono polemiche infondate», replica l’assessore alle Finanze, Domenico Molino (Pd), «Vasto è il socio di maggioranza del Consorzio, ha quindi tutto l’interesse affinché la situazione torni alla normalità». Intanto l’emergenza rifiuti è stata scongiurata. I mezzi per la raccolta della spazzatura possono entrare nel Civeta almeno fino a quando alle promesse non seguiranno i fatti.
La decisione di far rientrare l’allarme è arrivata dopo una mattinata campale, trascorsa tra convulse riunioni e serrate trattative per evitare che nei trenta Comuni del comprensorio i rifiuti restassero per strada o, nella migliore delle ipotesi, parcheggiati sui mezzi.
Decisivi sono stati i mandati di pagamento firmati da alcuni Comuni che hanno anticipato le somme da versare al Civeta, mettendo così l’ente consortile in condizioni di pagare, a sua volta, la discarica di Isernia, una delle due strutture - l’altra è Cerratina, nella zona di Lanciano - dove dallo scorso mese di gennaio vengono trasportati i rifiuti prodotti nel comprensorio vastese in seguito alla chiusura della vasca annessa all’impianto di Cupello.
Del resto la decisione, poi rientrata, di chiudere i cancelli è stata determinata proprio dalla grave crisi di liquidità in cui versa il Consorzio che ha maturato debiti pari a cinque milioni di euro.
Ma è stata importante anche la riunione che si è tenuta nella tarda mattinata a Pescara tra l’assessore regionale all’Ambiente, Daniela Stati (Pdl), lo staff tecnico del settore, alcuni sindaci del Vastese e il presidente del consiglio d’amministrazione del Civeta, Massimo Demetrio Sgrignuoli.
Nel corso del vertice è stata ventilata anche la possibilità di un commissariamento definitivo dell’ente, poi accantonata. «Si è aperto uno spiraglio che lascia ben sperare», commenta soddisfatto Gabriele Marchese, nella sua doppia qualità di presidente dell’assemblea intercomunale e di sindaco pd di San Salvo, «nell’incontro è stato deciso di dare mandato ai tecnici per la sottoscrizione di un accordo di programma tra il Civeta e la Regione, con il quale le parti prendono precisi impegni. Si va nella direzione da noi auspicata», conclude Marchese che ha sempre creduto nella possibilità di poter scongiurare l’emergenza rifiuti con atti concreti.
«Ci sono buone opportunità», conferma Angelo Pollutri (Pd), primo cittadino di Cupello, «lo spiraglio che si è aperto è importante, ma è basato sulla serietà dei Comuni consorziati, che devono pagare al Civeta il dovuto. La Regione, dal canto suo, si è impegnata a potenziare l’impianto di Valle Cena».
L’emergenza è dunque rientrata, ma sono stati giorni convulsi soprattutto per il Comune di Vasto che si è messo subito al lavoro per evitare che i rifiuti restassero per strada.
L’amministrazione ha cercato di lavorare in due direzioni: la ricerca (rimasta infruttuosa) di un sito alternativo dove conferire il pattume e una variazione di bilancio di 250mila euro per far fronte ai pagamenti.
Non sono mancate neanche le polemiche. Come quella sollevata dal sindaco di Cupello. Pollutri ha contestato la posizione assunta nel corso di una recente assemblea da alcune amministrazioni, fra le quali quella vastese che di fronte alle richieste del Consorzio aveva annunciato di non voler anticipare neanche un centesimo.
«Sono polemiche infondate», replica l’assessore alle Finanze, Domenico Molino (Pd), «Vasto è il socio di maggioranza del Consorzio, ha quindi tutto l’interesse affinché la situazione torni alla normalità». Intanto l’emergenza rifiuti è stata scongiurata. I mezzi per la raccolta della spazzatura possono entrare nel Civeta almeno fino a quando alle promesse non seguiranno i fatti.