Sei miliardi per le infrastrutture 

Chiodi: occasione storica Il Pd: uno spot elettorale 

PESCARA. Sei miliardi per strade, ferrovie, porti, aereoporti, acquedotti e interventi di tutela idrogeologica del territorio. Questo l’impegno del governo che Gianni Chiodi porta a casa con la firma, ieri a Palazzo Chigi, dell’atto aggiuntivo all’Intesa generale quadro sulle infrastrutture. «Un accordo che segnerà il percorso amministrativo e di governo dei prossimi anni e che è stato il frutto di due mesi e mezzo di lavoro», ha spiegato Chiodi in conferenza stampa con il presidente del Consigio regionale Nazario Pagano e l’assessore ai Trasporti Giandonato Morra.

Nei primi tre anni l’impegno di spesa è di 1 miliardo 700 milioni da investire sulle opere già avviate o con una progettazione completata o avanzata (tra queste anche la messa in sicurezza dell’aeroporto d’Abruzzo a Pescara con l’allungamento di 230 metri della pista sul lato San Giovanni Teatino).

Per gli altri 4 miliardi e 300 milioni, Chiodi non ha dato scadenze, ma ha indicato un arco di impegno di 10 anni. Quasi la metà di questa cifra, 2 miliardi, riguarderà il potenziamento della linea ferroviaria Pescara-Roma, il cui progetto è affidato direttamente alle Ferrovie dello Stato e sarà presentato, ha detto Chiodi, tra un paio di settimane. Il governatore ha assicurato che «per la prima volta» l’opera ha la copertura della spesa. Il progetto prevede una variante dell’attuale tracciato di circa 100 chilometri, di cui un terzo in galleria da realizzarsi in lotti successivi. «Un annuncio vero», ha detto Chiodi, «e non ipocrita come quelli del centrosinistra».
Un secondo progetto ferroviario riguarda la realizzazione della L’Aquila-Tagliacozzo (un percorso di 41 chilometri, di cui 25 su viadotti o in galleria), che collegherà il capoluogo di regione alla linea ferroviaria Pescara-Roma, con l’obiettivo, ha detto l’assessore Morra «di sostituire i vettori su gomma», cioè di spostare il traffico passeggeri dagli autobus ai treni.

Per Chiodi il programma infrastrutturale è strategico per qualsiasi discorso di sviluppo economico: «Il tasso di infrastrutturazione ferroviario ed aeroportuale della regione è uno dei più bassi d’Italia», ha spiegato «e questo fattore ha penalizzato inevitabilmente le opportunità di sviluppo del nostro territorio. Ma l’Abruzzo deve ricominciare a produrre ricchezza ed è importante che l’intero sistema degli enti locali, Province e Comuni in primis, dia impulso a questa esigenza attraverso una progettazione degli interventi all’altezza della situazione».

Esulano da questo accordo i 200 milioni di euro stanziati per il sistema viario nei territori colpiti dal terremoto, di cui si farà carico l’Anas, e i 100 milioni di euro destinati per le stesse ragioni al sistema ferroviario.

A giorni, intanto, verrà sottoscritto un accordo con il ministero dello Sviluppo Economico, che indicherà la road-map dello sviluppo economico dell’Abruzzo dotandola, ha precisato Chiodi, anche di fondi e di priorità da perseguire.

Critico sull’annuncio del governatore è il senatore del Pd Giovanni Legnini, che definisce la firma dell’accordo «un’ennesima presa in giro, niente più che una promessa elettorale a danno degli abruzzesi». Perché, sostiene Legnini, «il protocollo non reca lo stanziamento di nuove risorse, ma soltanto un generico impegno a inserire nel prossimo allegato al Dpef la programmazione di interventi che o erano già stati finanziati o non recano la necessaria copertura finanziaria. La verità», conclude Legnini, «è che da una anno il governo ha soltanto tolto soldi all’Abruzzo».