Sisma, il cratere si allarga
Bertolaso aggiunge 8 Comuni esclusi dai benefici.
L’AQUILA. Si allarga il cratere del terremoto: i Comuni che hanno diritto ai benefici della ricostruzione diventano 57. Le proteste dei sindaci esclusi hanno trovato accoglimento. Bertolaso, che aveva promesso una revisione del decreto, ha aggiunto da ieri Bugnara, Cagnano Amiterno, Capitignano, Fontecchio e Montereale (L’Aquila) e i teramani Colledara, Fano Adriano e Penna Sant’Andrea.
IL NUOVO ELENCO. Lo sciopero elettorale, la riconsegna dei certificati per votare, l’astensione record alle Europee, la minaccia di riconsegnare le fasce tricolori, le manifestazioni di piazza e i blocchi stradali hanno ottenuto il loro effetto. Esultano gli amministratori dei centri reinseriti, ma i mugugni non si placano. Tra i Comuni esclusi resta quello di Calascio, che pure lamentava danni a causa del terremoto e che, invece, continua a rimanere fuori. Il decreto del commissario delegato Guido Bertolaso ha integrato l’elenco dei Comuni prendendo in considerazione, sulla base dei rilievi tecnico-scientifici, i danni subìti, riconosciuti pari al sesto grado della scala Mercalli, «parametro che individua gli effetti del sisma sui beni e sulle costruzioni presenti nell’area colpita dal terremoto».
L’inserimento è avvenuto «alla luce delle verifiche effettuate a seguito dei danni causati dal protrarsi dello sciame sismico». Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Cagnano Amiterno Giuseppe Carosi, che aveva protestato con veemenza contro l’esclusione insieme ai sindaci di Montereale, Lucia Pandolfi, e di Capitignano, Maurizio Pelosi. Nell’elenco aggiornato non figura neppure il Comune di Introdacqua, che era stato il primo a presentare il ricorso al Tar del Lazio contro l’esclusione dal cratere, tramite gli avvocati Massimo Carugno, Gabriele Silvestri e Gabriele Tedeschi. Un ricorso sul quale non si è avuto ancora un pronunciamento e per il quale si attende la valutazione dei giudici nel merito. Dall’elenco resta escluso anche il Comune di Corfinio, ugualmente ricorso al Tar con esito negativo, visto che i giudici amministrativi non hanno concesso la sospensiva.
IL PRIMO TRICOLORE. Intanto, senza aspettare il ritorno del premier Silvio Berlusconi, il quale aveva chiesto agli operai di non issare il tricolore senza di lui, ieri è comparsa la prima bandiera sul tetto di una delle abitazioni del cantiere di Bazzano, il più avanzato rispetto a quello di Cese di Preturo. La bandiera, tradizionalmente innalzata dagli operai quando si completa la copertura del tetto, significa che il primo appartamento è stato realizzato da cima a fondo. Del resto, gli operai stanno lavorando giorno e notte, domeniche comprese, per rispettare i tempi di consegna degli appartamenti da assegnare entro la prima metà del mese di settembre. I cantieri aperti sono undici su un totale di venti. I lavori si concentrano soprattutto su Bazzano e Cese, i due siti che rappresentano, da soli, circa un quarto del totale del progetto Case (3300 sfollati a fronte dei complessivi 12-14mila).
PUNTEGGI PER LE CASE. È al vaglio della giunta comunale la proposta arrivata dalle commissioni consiliari incaricate di redigere un regolamento sui criteri di assegnazione degli appartamenti antisismici realizzati con il progetto Case. I criteri riguardano anche gli alloggi offerti in affitto e gli altri eventuali appartamenti che saranno messi a disposizione. La proposta introduce l’innovativo concetto di «nucleo di coabitazione». Il nucleo che fa richiesta di un alloggio potrà anche essere un insieme di più persone, o l’unione di più famiglie che, indipendentemente dalla parentela, decidono di abitare insieme ai fini dell’assegnazione della casa. Possono presentare la domanda coloro che abitano in una casa E, F o assimilabile a F come quelle nelle zone rosse variamente classificate.
Chi fa domanda non dev’essere proprietario di altre case classificate A che rientrano nell’elenco di 17 Comuni del circondario aquilano; non deve stare in affitto a spese della Protezione civile in uno di questi Comuni; non deve avere a disposizione altre case, né manufatti temporanei. I punti saranno assegnati nel seguente modo. Ogni componente un punto; bambini fino a 5 anni: 5 punti; da 6 a 15 anni: 4 punti; da 16 a 19 anni: 3 punti; iscritti all’Università (con limitazioni di età), all’Accademia Belle arti e al Conservatorio: 2 punti; anziani da 65 a 74 anni: 1 punto; da 75 a 84 anni: 1,5 punti; da 85 anni in su: 2 punti; invalidità grave (100%): 2 punti; nucleo familiare con vittima nel sisma: 5 punti per vittima; nucleo monoparentale con figli minori: 2 punti per ogni bimbo.
LE CASE DI LEGNO. La commissione tecnica del Dipartimento di Protezione civile nazionale ha aggiudicato la gara di appalto per la fornitura, il trasporto e la posa in opera fino a 1500 moduli abitativi provvisori rimovibili, in legno, per l’alloggio degli sfollati con la modalità chiavi in mano nei paesi del cratere. È esclusa L’Aquila, dove è stata scelta la soluzione delle case antisismiche prefabbricate. Il bando per coprire il fabbisogno dei senzatetto nei centri più piccoli era scaduto il primo luglio. Ad aggiudicarsi l’appalto sono state cinque aziende o raggruppamenti temporanei d’impresa: Rti Cme consorzio imprenditori edili scarl-Cosmo Haus Modena; Costituendo Rti Steda Spa-Mercatone Uno Service- gruppo autotrasporti Sulmona sas di Angelone Gennaro e C; Costituendo Rti Ille Prefabbricati Spa-Belwood srl; Costituendo Rti società cooperativa Muratori di Verrucchio- workstation srl-Artuso legnami srl-geosolar costruzioni snc; Co Spa.
Il costo a metro quadrato è di 760 euro più il 3% per oneri per la sicurezza. I lavori cominceranno dopo l’aggiudicazione ufficiale e dovrebbero essere completati entro settembre- ottobre. Alle 1500 case in legno si devono aggiungere le altre 600 che sono in costruzione grazie a donazioni o interventi di enti come nel caso di Onna dove la Provincia autonoma di Trento sta costruendo 91 casette, finanziate da donazioni raccolte dalla Croce Rossa. La provincia di Trento sta realizzando casette anche a Villa Sant’Angelo e San Demetrio ne’ Vestini.
IL NUOVO ELENCO. Lo sciopero elettorale, la riconsegna dei certificati per votare, l’astensione record alle Europee, la minaccia di riconsegnare le fasce tricolori, le manifestazioni di piazza e i blocchi stradali hanno ottenuto il loro effetto. Esultano gli amministratori dei centri reinseriti, ma i mugugni non si placano. Tra i Comuni esclusi resta quello di Calascio, che pure lamentava danni a causa del terremoto e che, invece, continua a rimanere fuori. Il decreto del commissario delegato Guido Bertolaso ha integrato l’elenco dei Comuni prendendo in considerazione, sulla base dei rilievi tecnico-scientifici, i danni subìti, riconosciuti pari al sesto grado della scala Mercalli, «parametro che individua gli effetti del sisma sui beni e sulle costruzioni presenti nell’area colpita dal terremoto».
L’inserimento è avvenuto «alla luce delle verifiche effettuate a seguito dei danni causati dal protrarsi dello sciame sismico». Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Cagnano Amiterno Giuseppe Carosi, che aveva protestato con veemenza contro l’esclusione insieme ai sindaci di Montereale, Lucia Pandolfi, e di Capitignano, Maurizio Pelosi. Nell’elenco aggiornato non figura neppure il Comune di Introdacqua, che era stato il primo a presentare il ricorso al Tar del Lazio contro l’esclusione dal cratere, tramite gli avvocati Massimo Carugno, Gabriele Silvestri e Gabriele Tedeschi. Un ricorso sul quale non si è avuto ancora un pronunciamento e per il quale si attende la valutazione dei giudici nel merito. Dall’elenco resta escluso anche il Comune di Corfinio, ugualmente ricorso al Tar con esito negativo, visto che i giudici amministrativi non hanno concesso la sospensiva.
IL PRIMO TRICOLORE. Intanto, senza aspettare il ritorno del premier Silvio Berlusconi, il quale aveva chiesto agli operai di non issare il tricolore senza di lui, ieri è comparsa la prima bandiera sul tetto di una delle abitazioni del cantiere di Bazzano, il più avanzato rispetto a quello di Cese di Preturo. La bandiera, tradizionalmente innalzata dagli operai quando si completa la copertura del tetto, significa che il primo appartamento è stato realizzato da cima a fondo. Del resto, gli operai stanno lavorando giorno e notte, domeniche comprese, per rispettare i tempi di consegna degli appartamenti da assegnare entro la prima metà del mese di settembre. I cantieri aperti sono undici su un totale di venti. I lavori si concentrano soprattutto su Bazzano e Cese, i due siti che rappresentano, da soli, circa un quarto del totale del progetto Case (3300 sfollati a fronte dei complessivi 12-14mila).
PUNTEGGI PER LE CASE. È al vaglio della giunta comunale la proposta arrivata dalle commissioni consiliari incaricate di redigere un regolamento sui criteri di assegnazione degli appartamenti antisismici realizzati con il progetto Case. I criteri riguardano anche gli alloggi offerti in affitto e gli altri eventuali appartamenti che saranno messi a disposizione. La proposta introduce l’innovativo concetto di «nucleo di coabitazione». Il nucleo che fa richiesta di un alloggio potrà anche essere un insieme di più persone, o l’unione di più famiglie che, indipendentemente dalla parentela, decidono di abitare insieme ai fini dell’assegnazione della casa. Possono presentare la domanda coloro che abitano in una casa E, F o assimilabile a F come quelle nelle zone rosse variamente classificate.
Chi fa domanda non dev’essere proprietario di altre case classificate A che rientrano nell’elenco di 17 Comuni del circondario aquilano; non deve stare in affitto a spese della Protezione civile in uno di questi Comuni; non deve avere a disposizione altre case, né manufatti temporanei. I punti saranno assegnati nel seguente modo. Ogni componente un punto; bambini fino a 5 anni: 5 punti; da 6 a 15 anni: 4 punti; da 16 a 19 anni: 3 punti; iscritti all’Università (con limitazioni di età), all’Accademia Belle arti e al Conservatorio: 2 punti; anziani da 65 a 74 anni: 1 punto; da 75 a 84 anni: 1,5 punti; da 85 anni in su: 2 punti; invalidità grave (100%): 2 punti; nucleo familiare con vittima nel sisma: 5 punti per vittima; nucleo monoparentale con figli minori: 2 punti per ogni bimbo.
LE CASE DI LEGNO. La commissione tecnica del Dipartimento di Protezione civile nazionale ha aggiudicato la gara di appalto per la fornitura, il trasporto e la posa in opera fino a 1500 moduli abitativi provvisori rimovibili, in legno, per l’alloggio degli sfollati con la modalità chiavi in mano nei paesi del cratere. È esclusa L’Aquila, dove è stata scelta la soluzione delle case antisismiche prefabbricate. Il bando per coprire il fabbisogno dei senzatetto nei centri più piccoli era scaduto il primo luglio. Ad aggiudicarsi l’appalto sono state cinque aziende o raggruppamenti temporanei d’impresa: Rti Cme consorzio imprenditori edili scarl-Cosmo Haus Modena; Costituendo Rti Steda Spa-Mercatone Uno Service- gruppo autotrasporti Sulmona sas di Angelone Gennaro e C; Costituendo Rti Ille Prefabbricati Spa-Belwood srl; Costituendo Rti società cooperativa Muratori di Verrucchio- workstation srl-Artuso legnami srl-geosolar costruzioni snc; Co Spa.
Il costo a metro quadrato è di 760 euro più il 3% per oneri per la sicurezza. I lavori cominceranno dopo l’aggiudicazione ufficiale e dovrebbero essere completati entro settembre- ottobre. Alle 1500 case in legno si devono aggiungere le altre 600 che sono in costruzione grazie a donazioni o interventi di enti come nel caso di Onna dove la Provincia autonoma di Trento sta costruendo 91 casette, finanziate da donazioni raccolte dalla Croce Rossa. La provincia di Trento sta realizzando casette anche a Villa Sant’Angelo e San Demetrio ne’ Vestini.