Soldi a 200 Comuni per 558 interventi
Contributi a decine di parrocchie e c’è anche un campo di baseball
PESCARA. Se non è pioggia è grandine: 558 interventi per un totale di 16 milioni di euro. Questo il faticoso elenco collazionato dai consiglieri regionali, di maggioranza ed opposizione, in tre giorni di concitate consultazioni. Dovranno finanziare opere pubbliche in 200 comuni circa.
L’elenco è stato aggiornato fino all’ultimo, perché fino all’ultimo sono arrivate all’Emiciclo, via telefono, fax, e-mail le richieste dei sindaci e di molte parrocchie. Nella maggior parte dei casi si tratta di cifre tra i 10 mila e i 30 mila euro: sistemazioni di strade, marciapiedi palestre, chiese (almeno una cinquantina), illuminazione pubblica, metanizzazione e così via. Interventi piccoli e minimi, necessari e urgenti, se ci si mette dalla parte dei Comuni interessati, molti dei quali piccoli e piccolissimi, dunque con pochi fondi a disposizione da tasse locali e trasferimenti statali.
Interventi dubbi però, molto dubbi, nel metodo, perché arbitrari, perché frutto di un rapporto diretto tra consigliere regionale e territorio, e perché inseriti all’ultimo momento, senza discussione in aula, sotto forma di emendamento alla variazione di bilancio, la cosiddetta legge Omnibus. Ma - è questa la tesi prevalente all’Emiciclo - per molti consiglieri, e soprattutto per quelli della minoranza, è l’unico modo per dimostrare che la propria elezione porta benefici a chi ti ha votato.
Lo stesso principio ispirava la norma sulla distribuzione di fondi alle associazioni. In questo caso però il consiglio non ha voluto forzare la mano (in presenza anche del duto monito contenuto nella lettera dell’assessore al Bilancio Giovanni D’Amico sui difficili conti della Regione), rimandando tutto a settembre, in previsione di una legge ad hoc, che introduca criteri più rigidi per l’accesso ai fondi. Dagli interventi-polvere da 10-15-20-25 mila euro, si differenziano alcuni di maggiore impegno finanziario.
Il più grosso riguarda Guardiagrele, dove si prevede un contributo di 400 mila euro alla Asl di Chieti «per l’attuazione del piano di riordino della rete ospedaliera» (ma ci si può chiedere perché sia inserito in questo elenco); seguono i 300 mila euro da affidare alla Comunità montana Marsica 1 per un progetto pilota per la pastorizia che va dalla costruzione di rifugi montani alla promozione turistica delle aree montane. Certamente originale è la destinazione di 100 mila euro al comune di Tollo per la costruzione di un campo da baseball. A Tollo ne vanno altri 100 mila per il Museo del vino.
A Campotosto vanno 150 mila euro per i lavori di recupero della chiesa di Santa Maria di Pedicino. E poi via via a scendere, fondi per il monumento agli alpini a Scurcola marsicana (16 mila euro), per la curia dell’Aquila (30 mila), per la parrocchia di Santa Maria Assunta a Silvi (20 mila), per la Fondazione piccola casa di Teramo (40 mila). C’è posto per una scuola in Africa, con i 23 mila euro all’associazione Italia-Bolama. C’è anche una bocciofila, simbolo per antonomasia del finanziamento a pioggia.
È il Circolo bocciofilo De Merolis di Teramo che incassa 50 mila euro per la ristrutturazione del bocciodromo. Chiude l’elenco l’intervento numero 558, beneficiario il comune di Villalfonsina con 20 mila euro per «sistemazione viabilità». Passando dall’emendamento direttamente all’articolato dell’Ombnibus, ai Comuni andranno anche sei milioni per la lotta agli incendi; 5 milioni sono stati stanziati per le are interne, per «interventi di riconversione, di infrastrutturazione tecnologica er di riutilizzo di siti produttivi dismessi».
Decisamente importante è l’articolo 8 che riduce e razionalizza gli enti regionali, ne taglia 28, riducendo nei rimanenti consigieri d’amministrazione e compensi. Una buona notizia riguarda l’accesso gratuito on line al Bollettino ufficale della Regione Abruzzo, il Bura, che potrà essere consultato per via informatica, che se senza «carattere di ufficialità e legalità».
L’elenco è stato aggiornato fino all’ultimo, perché fino all’ultimo sono arrivate all’Emiciclo, via telefono, fax, e-mail le richieste dei sindaci e di molte parrocchie. Nella maggior parte dei casi si tratta di cifre tra i 10 mila e i 30 mila euro: sistemazioni di strade, marciapiedi palestre, chiese (almeno una cinquantina), illuminazione pubblica, metanizzazione e così via. Interventi piccoli e minimi, necessari e urgenti, se ci si mette dalla parte dei Comuni interessati, molti dei quali piccoli e piccolissimi, dunque con pochi fondi a disposizione da tasse locali e trasferimenti statali.
Interventi dubbi però, molto dubbi, nel metodo, perché arbitrari, perché frutto di un rapporto diretto tra consigliere regionale e territorio, e perché inseriti all’ultimo momento, senza discussione in aula, sotto forma di emendamento alla variazione di bilancio, la cosiddetta legge Omnibus. Ma - è questa la tesi prevalente all’Emiciclo - per molti consiglieri, e soprattutto per quelli della minoranza, è l’unico modo per dimostrare che la propria elezione porta benefici a chi ti ha votato.
Lo stesso principio ispirava la norma sulla distribuzione di fondi alle associazioni. In questo caso però il consiglio non ha voluto forzare la mano (in presenza anche del duto monito contenuto nella lettera dell’assessore al Bilancio Giovanni D’Amico sui difficili conti della Regione), rimandando tutto a settembre, in previsione di una legge ad hoc, che introduca criteri più rigidi per l’accesso ai fondi. Dagli interventi-polvere da 10-15-20-25 mila euro, si differenziano alcuni di maggiore impegno finanziario.
Il più grosso riguarda Guardiagrele, dove si prevede un contributo di 400 mila euro alla Asl di Chieti «per l’attuazione del piano di riordino della rete ospedaliera» (ma ci si può chiedere perché sia inserito in questo elenco); seguono i 300 mila euro da affidare alla Comunità montana Marsica 1 per un progetto pilota per la pastorizia che va dalla costruzione di rifugi montani alla promozione turistica delle aree montane. Certamente originale è la destinazione di 100 mila euro al comune di Tollo per la costruzione di un campo da baseball. A Tollo ne vanno altri 100 mila per il Museo del vino.
A Campotosto vanno 150 mila euro per i lavori di recupero della chiesa di Santa Maria di Pedicino. E poi via via a scendere, fondi per il monumento agli alpini a Scurcola marsicana (16 mila euro), per la curia dell’Aquila (30 mila), per la parrocchia di Santa Maria Assunta a Silvi (20 mila), per la Fondazione piccola casa di Teramo (40 mila). C’è posto per una scuola in Africa, con i 23 mila euro all’associazione Italia-Bolama. C’è anche una bocciofila, simbolo per antonomasia del finanziamento a pioggia.
È il Circolo bocciofilo De Merolis di Teramo che incassa 50 mila euro per la ristrutturazione del bocciodromo. Chiude l’elenco l’intervento numero 558, beneficiario il comune di Villalfonsina con 20 mila euro per «sistemazione viabilità». Passando dall’emendamento direttamente all’articolato dell’Ombnibus, ai Comuni andranno anche sei milioni per la lotta agli incendi; 5 milioni sono stati stanziati per le are interne, per «interventi di riconversione, di infrastrutturazione tecnologica er di riutilizzo di siti produttivi dismessi».
Decisamente importante è l’articolo 8 che riduce e razionalizza gli enti regionali, ne taglia 28, riducendo nei rimanenti consigieri d’amministrazione e compensi. Una buona notizia riguarda l’accesso gratuito on line al Bollettino ufficale della Regione Abruzzo, il Bura, che potrà essere consultato per via informatica, che se senza «carattere di ufficialità e legalità».